
Farias lo chiama in causa dopo tre minuti e risponde presente alla grande allungandosi sulla sua sinistra. Bravo poi anche nel gestire l'ordinaria amministrazione.
Farias lo chiama in causa dopo tre minuti e risponde presente alla grande allungandosi sulla sua sinistra. Bravo poi anche nel gestire l'ordinaria amministrazione.
Errori gravissimi in fase di impostazione che si compensano con una buona presenza in fase offensiva. Nel secondo tempo si ricompone e tiene agevolmente a bada Oberlin e Caputo.
Errori gravissimi in fase di impostazione che si compensano con una buona presenza in fase offensiva. Nel secondo tempo si ricompone e tiene agevolmente a bada Oberlin e Caputo.
Nella ripresa ha l'argento vivo addosso e chiama in causa più volte Dragowski, ma sull'intera partita pesa tantissimo quel suo goffo colpo di testa alto da un metro che poteva scrivere un finale diverso a tutta la storia.
Rispetto al solito, fa fatica a fare breccia nella difesa avversaria, grazie ai concreti aiuti di Veseli e Traoré a Di Lorenzo.
Farias gli schizza da tutte le parti, facendolo anche ammonire. Per sua fortuna però il brasiliano alza bandiera bianca e riesce a riprendere bene possesso della difesa.
A differenza del "predecessore" Gosens, riesce a sgusciare sul fondo e crossare, sfruttando anche la maggiore stanchezza dei dirimpettai e risultando un innesto positivo, sebbene non decisivo.
A differenza del "predecessore" Gosens, riesce a sgusciare sul fondo e crossare, sfruttando anche la maggiore stanchezza dei dirimpettai e risultando un innesto positivo, sebbene non decisivo.
E' il migliore del terzetto difensivo nerazzurro; non disdegna nemmeno la proiezione offensiva, finendo nella sequenza delle parate di Dragowski.
Equilibratore del gioco nerazzurro pur senza strafare. Gestisce con sapienza i palloni da smistrare a centrocampo, pur senza ingranare mai le marce alte.
Nel primo tempo dipinge calcio, e nella ripresa, forse complice il molto probabile richiamo all'ordine di Gasperini, sembra indolente e indispettito. Quando nel finale rialza il ritmo, si capisce però qual è il suo peso specifico per i nerazzurri.
Nella serata del suo compleanno, gli manca sempre l'ultimo guizzo per trovare la rete da tre punti. Nel complesso non sfigura in mezzo al campo nel duello con Krunic.
Anche lui ha in mano il pennello perfetto per dipingere calcio, ma poi non riesce, per troppa frenesia, mai a impugnarlo nella maniera giusta. Tradito dal nervosismo, viene richiamato in panchina da Gasp per gli ultimi assalti, e non la prende benissimo.
Anche lui ha in mano il pennello perfetto per dipingere calcio, ma poi non riesce, per troppa frenesia, mai a impugnarlo nella maniera giusta. Tradito dal nervosismo, viene richiamato in panchina da Gasp per gli ultimi assalti, e non la prende benissimo.
Si aspettava una serata diversa, ma Nikolau lo trasforma da pantera in gattino. Ci prova anche sbuffando e caricando a testa bassa, ma la serata è stregata.
Si aspettava una serata diversa, ma Nikolau lo trasforma da pantera in gattino. Ci prova anche sbuffando e caricando a testa bassa, ma la serata è stregata.
Si arrabbia, sbuffa e sbraita, perché la sente prima degli altri la partita che ha su di sé un sortilegio impossibile da rompere. I cambi, forse tardivi, non convincono nemmeno tantissimo.
Si arrabbia, sbuffa e sbraita, perché la sente prima degli altri la partita che ha su di sé un sortilegio impossibile da rompere. I cambi, forse tardivi, non convincono nemmeno tantissimo.
Partita pazzesca dell'ex Fiorentina, che compie un numero impressionante di miracoli. Ilicic, Hateboer (tre volte), Zapata, Gomez, Mancini, Freuler, Masiello: è questa la lista di giocatori ipnotizzati. Se l'Empoli porta a casa il punto è (quasi) tutto merito suo.
Non riesce a fare meglio di Antonelli, entrando in gara in maniera timida e facendo fatica ad armare gli attaccanti di Andreazzoli.
Non riesce a fare meglio di Antonelli, entrando in gara in maniera timida e facendo fatica ad armare gli attaccanti di Andreazzoli.
Si arrende al 14' per un infortunio muscolare e in quei pochi minuti che resta in campo dimostra di non essere in condizione. Prima si attarda nel crossare un pallone che poteva portare al vantaggio, poi rimpalla in fuorigioco una conclusione di Krunic e in difesa si fa scappare alle spalle Ilicic nell'occasione di Hateboer. Poi il fisico gli dice stop ed esce in lacrime.
Dei tre difensori dell'Empoli è quello meno continuo. Alterna momenti di distrazione a ottime giocate difensive. Ha l'attenuante di avere dalle sue parti l'estro di Ilicic.
Dei tre difensori dell'Empoli è quello meno continuo. Alterna momenti di distrazione a ottime giocate difensive. Ha l'attenuante di avere dalle sue parti l'estro di Ilicic.
Sempre sul pezzo quando serve, nonostante qualche piccola sbavatura qua e là. Presente nei momenti che contano ad arginare i tentativi sulla sinistra di Gosens e Gomez. Ha anche il merito di salvare l'unico tiro su cui non arriva Dragowski.
Sempre sul pezzo quando serve, nonostante qualche piccola sbavatura qua e là. Presente nei momenti che contano ad arginare i tentativi sulla sinistra di Gosens e Gomez. Ha anche il merito di salvare l'unico tiro su cui non arriva Dragowski.
Manca clamorosamente la sua spinta. E' un soufflé seduto e viene praticamente sempre sorpassato negli uno contro uno. Nel secondo tempo sparacchia fuori un'occasione che poteva valere l'intera posta in palio.
Con l'assenza di Silvestre e Maietta, la responsabilità cade sul ragazzo greco, che all'esordio si regala una serata da protagonista su Duvan Zapata, uno dei migliori goleador del campionato, che gli sfugge praticamente una sola volta in 90 minuti.
Ci mette tutta l'anima ad arginare Ilicic e a provare a ripartire con qualità. Il centrocampista bosniaco alterna bene fasi di spinta a quelle di sacrificio.
Serata storta per il franco-algerino, che si segna assente sul registro di classe. Prova a dettare i tempi, ma a fine partita il numero di palle perse banalmente è ampiamente in doppia cifra.
Con Andreazzoli è tornato il giocatore che ha fatto innamorare la Fiorentina. Molto attivo a centrocampo e bravo a verticalizzare con prontezza. E' uno dei pochi a non svanire nel secondo tempo.
Con Andreazzoli è tornato il giocatore che ha fatto innamorare la Fiorentina. Molto attivo a centrocampo e bravo a verticalizzare con prontezza. E' uno dei pochi a non svanire nel secondo tempo.
Una scheggia impazzita che fa ammattire Palomino. Impegna Gollini, fa ammonire l'argentino e crea tante altre occasioni pericolose. Si arrende al 41' per un problema fisico.
Fatica a dialogare sia con Farias che con Oberlin. Il brasiliano va a velocità doppia, lo svizzero non intende i suoi movimenti. E lui si incaponisce a cercare la giocata, pur mantenendo la capacità di lavorare bene spalle alla porta.
Litiga molto spesso con il pallone e vanificando i suoi stessi buoni movimenti. Dà ancora l'impressione del giocatore acerbo.
Litiga molto spesso con il pallone e vanificando i suoi stessi buoni movimenti. Dà ancora l'impressione del giocatore acerbo.
Si aggrappa a San Dragowski e porta a casa un punto preziosissimo in ottica salvezza.