
Dopo l'inizio da incubo, sale in cattedra nella ripresa con 3 interventi (uno veramente significativo e due buone parate). L'arbitro lo salva da altri due gol viola.
Dopo l'inizio da incubo, sale in cattedra nella ripresa con 3 interventi (uno veramente significativo e due buone parate). L'arbitro lo salva da altri due gol viola.
Dopo l'inizio da incubo, sale in cattedra nella ripresa con 3 interventi (uno veramente significativo e due buone parate). L'arbitro lo salva da altri due gol viola.
Coinvolto anche lui nelle difficoltà del primo tempo. Eclatante l'errore sul pallone regalato a Parisi, poi spende il giallo. Meglio nella ripresa, accompagnando l'azione.
Il voto più difficile della serata, perchè se dietro è un disastro (Dodò fa quel che vuole), davanti dà un bell'apporto. Ma solo nella ripresa. Ecco perchè nel complesso non arriva alla sufficienza.
Torna in campo dopo 2 mesi, ma stecca. Saltato facile da Gudmundsson sullo 0-1, si fa anticipare da Kean sul raddoppio viola. Si riscatta in parte con l'assist del 2-2.
Molto goffo e un po' sfortunato sull'autogol. E in costante difficoltà sugli affondi di Kean e gli inserimenti da dietro.
Molto goffo e un po' sfortunato sull'autogol. E in costante difficoltà sugli affondi di Kean e gli inserimenti da dietro.
Molto goffo e un po' sfortunato sull'autogol. E in costante difficoltà sugli affondi di Kean e gli inserimenti da dietro.
Dopo 20' opachi, è bravissimo a smarcare Abraham per l'1-2. Offre un bel pallone anche a Gimenez nella ripresa, ma nel mezzo spreca un gol a tu per tu con De Gea.
Messo in mezzo dal palleggio della Fiorentina nella prima mezzora. Poi entra in partita e nella ripresa fa la sua parte.
L'errore grossolano da cui nasce l'1-0 viola compromette la sua partita. L'americano va in confusione e sbaglia quasi tutto, inducendo Conceicao a toglierlo per scelta tecnica dopo 25'.
Non era al meglio e si vede. Gioca sottoritmo rispetto ai suoi standard, ma resta un punto di riferimento per i suoi. Pericoloso al tiro in avvio di ripresa.
Impatta benissimo sulla partita. Vivace, è pericoloso con i suoi spunti. E quando gli capita il pallone buono, trova la zampata del 2-2.
Si costruisce quasi da solo il gol che riaccende la partita. Prova a colpire anche in avvio di ripresa, ma non angola il colpo di testa. L'infortunio lo mette fuori causa.
Qualche fiammata accennata, ma senza mai infiammarsi. Spariglia un po' la difesa viola ma gli manca lucidità nell'ultima scelta.
Ancora deludente, fatica a liberarsi in area. E sul bel filtrante di Pulisic, si fa chiudere dall'uscita fuori area di De Gea. E sulla caduta si fa pure male, momentaccio.
Il suo Milan non guarisce mai: ennesimo inizio choc, ed ennesima rimonta. Riuscirà prima o poi a fare 90' positivi?
Nonostante i due gol subiti è tra i migliori in campo. Doppio riflesso su Reijnders e Pulisic, bravo a chiudere lo specchio a Theo e poi anticipare Gimenez in uscita fuori area.
Alcune cose ottime e purtroppo per lui la più bella in assoluto (gol a giro sul secondo palo) è invalidata dal fischio dell'arbitro. L'errore sul 2-2 del Milan gli costa mezzo voto.
Alcune cose ottime e purtroppo per lui la più bella in assoluto (gol a giro sul secondo palo) è invalidata dal fischio dell'arbitro. L'errore sul 2-2 del Milan gli costa mezzo voto.
Preso in mezzo in entrambi i gol del Milan. Non errori clamorosi, ma imprecisioni che pesano. Tiene comunque botta fino alla fine.
Uno dei tanti viola che cala dopo un'ottima mezzora. Intraprendente in avvio, partecipa all'azione dello 0-2 e crea problemi a Walker. Nella ripresa i ruoli si invertono e va un po' in difficoltà.
Buon primo tempo, con pochissime sbavature. Esce anche con personalità da qualche situazione non semplice. Soffre di più nella ripresa e si prende qualche rischio.
Anche il suo voto è frutto di un bilanciamento. Devastante nel primo tempo, con bellissimo assist incorporato, sale infatti a 7 live. La crescita di Theo nella ripresa gli crea seri problemi, poi riemerge nel finale. Il Var gli nega il gol vittoria e un voto più importante.
Anche il suo voto è frutto di un bilanciamento. Devastante nel primo tempo, con bellissimo assist incorporato, sale infatti a 7 live. La crescita di Theo nella ripresa gli crea seri problemi, poi riemerge nel finale. Il Var gli nega il gol vittoria e un voto più importante.
Entra bene nel clima partita. Diligente in fase difensiva, bada al sodo.
Prezioso nel solito lavoro di equilibratore e nell'impostazione corta. Coinvolto nella situazione del gol di Abraham, non si intende con i compagni e l'inglese sguscia via.
Prezioso nel solito lavoro di equilibratore e nell'impostazione corta. Coinvolto nella situazione del gol di Abraham, non si intende con i compagni e l'inglese sguscia via.
Molto bene nella prima mezzora: gran palla per Dodò nell'azione dello 0-2. Lo spostamento a play davanti alla difesa lo penalizza ed è coinvolto sul gol del 2-2.
Molto bene nella prima mezzora: gran palla per Dodò nell'azione dello 0-2. Lo spostamento a play davanti alla difesa lo penalizza ed è coinvolto sul gol del 2-2.
Qualche giocata visionaria, come il lancio di 70 metri che avvia l'azione del secondo gol. Se non fosse per il calo, piuttosto vistoso, nella fase centrale del match sarebbe stato da 7 pieno. E se non fosse per il Var che vanifica il bell'assist finale per Dodò.
Si piazza largo a sinistra per contrastare Walker e raddoppiare dietro. Fa il suo.
Inserito un po' a sorpresa da Palladino, non entra benissimo nel match. Qualche palla persa di troppo.
Ancora un gol, e sono 17 in campionato, prendendo il tempo a Tomori e battendo Maignan. Il francese nella ripresa gli nega la gioia della doppietta, ma lui resta sempre acceso.
Conferma la crescita delle ultime uscita. Grande merito sullo 0-1 con l'azione e il cross che propizia l'autogol. Qualche altra iniziativa interessante.
Non entra male nel match, ma è poco freddo quando riceve in piena area e calcia addosso a Maignan.
Dopo Juventus e Atalanta, la Fiorentina sfiora il tris. Poi rischia anche di perderla, ma non l'avrebbe meritato. Squadra in crescita, anche se qualche cambio non convince del tutto.
Dopo Juventus e Atalanta, la Fiorentina sfiora il tris. Poi rischia anche di perderla, ma non l'avrebbe meritato. Squadra in crescita, anche se qualche cambio non convince del tutto.