Pronti via e Colpani lo chiama in causa con un tiro che non gli crea preoccupazione. Graziato da Djuric nella ripresa, nel complesso se la cava con sicurezza quando viene chiamato in causa.
Quando Colpani si accende fa un po' fatica a stargli dietro ma nel complesso lo tiene a bada, concedendosi anche qualche avanzata offensiva di qualità.
Il duello con Djuric non sempre lo vede vincitore e deve ringraziare la scarsa mira del bosniaco. Meglio in attacco dove si rende pericoloso sui calci da fermo.
Non offre grandi garanzie ai compagni, alternando momenti positivi a momenti in cui non ne combina mezza buona.
Non offre grandi garanzie ai compagni, alternando momenti positivi a momenti in cui non ne combina mezza buona.
Va un po' a sprazzi ma quegli sprazzi sono molto insidiosi, come ormai diventato d'abitudine. Suo il cross da cui nasce il rigore che decide la partita.
Non è una partita in cui brilla per verve ma per capacità di rimanere lucido e al servizio della squadra sì.
Maldini non è un cliente pericoloso oggi e allora può concedersi qualche sortita in avanti senza troppi timori, sempre attento comunque a non scoprire troppo la sua zona.
Si procura il calcio di rigore decisivo con uno dei suoi mille inserimenti senza palla che servono per spezzare la compattezza della difesa biancorossa.
Il lavoro difensivo del Monza, e di Akpa Akpro soprattutto, lo limita tantissimo costringendolo a rinculare per poter giocare qualche pallone.
Il lavoro difensivo del Monza, e di Akpa Akpro soprattutto, lo limita tantissimo costringendolo a rinculare per poter giocare qualche pallone.
Ha una palla buona, quella dal dischetto, e non la sbaglia: lascia così una traccia indelebile sulla partita.
Ha una palla buona, quella dal dischetto, e non la sbaglia: lascia così una traccia indelebile sulla partita.
Lotta e suda con coraggio ma paga la scarsa vena negli ultimi 16 metri tra stop sbagliati e passaggi imprecisi. L'unico suo tiro degno di nota trova pronto Di Gregorio.
Un solo lampo, nel secondo tempo quando impegna Di Gregorio con un tiro angolato. Per il resto vaga sul terreno di gioco senza incidere.
Non è un Torino brillantissimo ma certamente fa più del Monza per meritarsi la vittoria. Dietro balla pochissimo, davanti non è molto preciso ma alla fine i 3 punti arrivano.
Inoperoso nel primo tempo, nella ripresa deve disimpegnarsi tre volte per evitare di capitolare: bella soprattutto la parata sul tiro da lontano di Zapata. Nulla può sul rigore.
Se Okereke e Zapata nel primo tempo combinano poco o nulla il merito è anche suo e del modo agguerrito con cui li affronta. Cala nella ripresa.
Schierato a destra prima come terzino poi come esterno a tutta fascia, si limita al compito senza strafare.
Schierato a destra prima come terzino poi come esterno a tutta fascia, si limita al compito senza strafare.
Si disimpegna con calma e precisione anche nelle situazioni più ingarbugliate e se c'è da mettere il fisico non si tira indietro.
Prova a prendere le misure a Bellanova e in parte ci riesce ma nel primo tempo le occasioni del Torino arrivano dalle sue parti. Esce dopo un'oretta di gioco.
Prova a prendere le misure a Bellanova e in parte ci riesce ma nel primo tempo le occasioni del Torino arrivano dalle sue parti. Esce dopo un'oretta di gioco.
Prova a prendere le misure a Bellanova e in parte ci riesce ma nel primo tempo le occasioni del Torino arrivano dalle sue parti. Esce dopo un'oretta di gioco.
Entra anche per dare un contributo offensivo sui calci piazzati: di occasioni però ne ha poche. Per il resto nessun svarione.
Non commette errori grossolani ma al tempo stesso non spicca per vivacità, sia sulla destra che sulla sinistra.
In mezzo al campo la sua presenza è sempre utile per i compagni visto che offre sempre un approdo sicuro per il pallone. Pecca tuttavia di qualità palla al piede.
Partita solida e disciplinata poi in tre minuti rovina tutto: prima il fallo da rigore che sblocca il risultato, poi il rosso che lascia i suoi in inferiorità numerica.
Schierato largo a sinistra non entra mai davvero in partita, pur sacrificandosi in fase di copertura. Un paio di accelerazioni non bastano a strappare la sufficienza.
È ovunque: monta una guardia spietata su Vlasic e allo stesso tempo se serve andare a tappare dei buchi si fa trovare pronto. Pecca solo palla al piede ma è chiedergli troppo.
È l'unico dei suoi che riesce ad inventare qualcosa, tirando in porta oppure mettendo palloni gustosi in area.
Pochi minuti a disposizione per provare ad incidere: si impegna ma non basta.
Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, Pessina viene espulso ed è quindi costretto ad arretare il suo raggio d'azione. Situazione difficile, tuttavia non entra mai in partita.
Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, Pessina viene espulso ed è quindi costretto ad arretare il suo raggio d'azione. Situazione difficile, tuttavia non entra mai in partita.
Grande lotta fisica per 90 minuti con Buongiorno; su tanti duelli esce vincitore ma ha la "colpa" di mandare fuori un colpo di testa da buonissima posizione con il punteggio ancora sullo 0-0.
Grande lotta fisica per 90 minuti con Buongiorno; su tanti duelli esce vincitore ma ha la "colpa" di mandare fuori un colpo di testa da buonissima posizione con il punteggio ancora sullo 0-0.
Appena entrato serve a Djuric un pallone succulento; per molti minuti è il più frizzante dei suoi poi però si spegne con il passare dei minuti.
La sua squadra regge il confronto per un'ora abbondante pur senza riuscire ad affondare con pericolosità. Il rigore e l'espulsione di Pessina sono macigni sulle chance di portare a casa qualcosa.
La sua squadra regge il confronto per un'ora abbondante pur senza riuscire ad affondare con pericolosità. Il rigore e l'espulsione di Pessina sono macigni sulle chance di portare a casa qualcosa.