
Una parata pazzesca in apertura che di fatto lancia il contropiede dell'1-0, poi un erroraccio che regala il gol del 3-1 ad Antei: per i miracoli aspetterà altre occasioni.
Una parata pazzesca in apertura che di fatto lancia il contropiede dell'1-0, poi un erroraccio che regala il gol del 3-1 ad Antei: per i miracoli aspetterà altre occasioni.
Rientra e dà subito qualità al gioco bianconero, niente di sconvolgente o particolare, ma in fin dei conti l'impegno si è rivelato tutt'altro che impegnativo.
Segnalato in difficoltà dopo le ultime prestazioni con la maglia azzurra, si riprende bene giocando soprattutto di fisico sugli avversari. Qualche sbavatura di troppo, ma gestisce bene i momenti di sofferenza.
Segnalato in difficoltà dopo le ultime prestazioni con la maglia azzurra, si riprende bene giocando soprattutto di fisico sugli avversari. Qualche sbavatura di troppo, ma gestisce bene i momenti di sofferenza.
Messo nel dimenticatoio da Dani Alves e Cuadrado, sfrutta l'occasione nel migliore dei modi: asfalta Peluso propiziando anche la rete di Pjanic, sfiora il gol, ne salva uno sulla linea con un grande recupero.
Presenza continua sulla fascia di competenza, Gazzola si ricorderà a lungo di questa serata nonostante una prestazione non esattamente eccellente del brasiliano che, però, si rende spesso e volentieri pericoloso.
Bastone e carota, si inserisce così nel tridente difensivo senza sbavature se non in occasione di un cartellino giallo evitabile nella fase finale del match.
Bastone e carota, si inserisce così nel tridente difensivo senza sbavature se non in occasione di un cartellino giallo evitabile nella fase finale del match.
Entra a poco più di un quarto d'ora dalla fine, si piazza davanti alla difesa a dettare i tempi di una resistenza bianconera tutt'altro che impossibile.
Per una volta non segna, ma dopo i due gol nelle prime due giornate il tedesco decide di piazzare un'altra zampata stavolta sotto forma di assist: il tocco di testa libera Higuain per la doppietta.
Per una volta non segna, ma dopo i due gol nelle prime due giornate il tedesco decide di piazzare un'altra zampata stavolta sotto forma di assist: il tocco di testa libera Higuain per la doppietta.
Esordio con gol, tante giocate di fino sulla trequarti, un feeling subito evidente con i compagni di squadra: la sensazione è che ancora il meglio deve arrivare.
E' un moto continuo che davanti alla difesa permette a Pjanic di spostare il proprio raggio d'azione trenta metri più avanti, e i risultati si notano sia nella sua prestazione che in quella di tutta la squadra.
Partiamo dal difetto: con Higuain davanti cerca più di far segnare il compagno che cercare il gol lui. Gli riesce benissimo in partenza, poi un paio di giocate di classe ad illuminare lo Stadium, col gol sarebbe stata una prestazione perfetta.
E' la solita macchina da spallate con gli avversari nonostante entri a partita già abbondantemente decisa. Dà fiato alla squadra e soprattutto ad Higuain, applauditissimo dai suoi tifosi.
Tocca due palloni nei primi dieci minuti e la Juve si ritrova sul 2-0: potrebbe anche finire qui la sua partita, lui la impreziosisce con un buonissimo lavoro di sponda e qualche leziosità comunque utile nella manovra bianconera.
Bravissimo a mettere in campo la squadra gestendo comunque il tutto con un po' di turn-over, la prima mezz'ora è da stropicciarsi gli occhi. Qualche problema col passare dei minuti, ma già sul 3-0. Da rivedere la fase difensiva sui calci da fermo.
Bravissimo a mettere in campo la squadra gestendo comunque il tutto con un po' di turn-over, la prima mezz'ora è da stropicciarsi gli occhi. Qualche problema col passare dei minuti, ma già sul 3-0. Da rivedere la fase difensiva sui calci da fermo.
Se nonostante i tre gol subiti il migliore in campo del Sassuolo è il portiere, la dinamica della partita appare già abbastanza chiara. Incolpevole sui gol subiti, evita un passivo più largo.
Nella confusione creata dagli attacchi bianconeri è probabilmente l'unico a salvarsi, più o meno, anche se in fin dei conti partecipa ai disastri di reparto in occasione delle tre marcature degli avversari.
Nella confusione creata dagli attacchi bianconeri è probabilmente l'unico a salvarsi, più o meno, anche se in fin dei conti partecipa ai disastri di reparto in occasione delle tre marcature degli avversari.
Nonostante il gol siglato, non fa nulla per non far rimpiangere l'assenza di Cannavaro: perde praticamente qualunque confronto diretto contro gli attacchi bianconeri, in confusione in occasione dei gol juventini.
Nonostante il gol siglato, non fa nulla per non far rimpiangere l'assenza di Cannavaro: perde praticamente qualunque confronto diretto contro gli attacchi bianconeri, in confusione in occasione dei gol juventini.
Nonostante il gol siglato, non fa nulla per non far rimpiangere l'assenza di Cannavaro: perde praticamente qualunque confronto diretto contro gli attacchi bianconeri, in confusione in occasione dei gol juventini.
Non tutti gli avversari saranno del calibro di Alex Sandro, ma i novanta minuti di oggi sono qualcosa che sicuramente l'esterno neroverde vorrà dimenticare molto presto.
Si ritrova contro l'avversario meno offensivo del gruppo bianconero fra i possibili esterni destri, finisce per soffrirlo in ogni occasione senza mai metterlo in difficoltà dall'altro lato del campo.
Impreciso oltre le più nere previsioni, non riesce neanche a mettere fisicità per contrastare le geometrie della mediana bianconera: prestazione in netto contrasto col suo standard.
Impreciso oltre le più nere previsioni, non riesce neanche a mettere fisicità per contrastare le geometrie della mediana bianconera: prestazione in netto contrasto col suo standard.
Ok i gol di Higuain, ma la partita il Sassuolo la perde in mezzo al campo dove Magnanelli non trova mai i tempi giusti per contrastare gli avversari, e non riesce neanche a trovare la giusta vigoria per far ripartire l'azione. Ci saranno tempi migliori.
Entra in campo quando ormai i buoi sono scappati dal recinto, prova a farsi vedere con qualche iniziativa personale, ma predica nel deserto in una serata storta per i compagni di squadra.
Schierato quasi a sorpresa, viene coinvolto nel nubifragio del reparto centrale neroverde: non riesce a dettare i tempi di gioco, manca negli inserimenti, non rompe mai le trame bianconere.
Una partita da ex che non riesce a lasciare il segno, la sua esperienza tornerà utile in altre occasioni, probabilmente in difficoltà al di là dei propri demeriti.
E' l'unico che crea qualche problema alla Juve nella fase calda del match, ci prova anche dopo il nubifragio dei compagni, esce a testa altissima dal campo.
Prova qualche giocata nell'arco del match, ma probabilmente avrebbe fatto meglio a cercare qualcosa di più semplice. Colpisce un palo sul 3-1, ma in netta posizione di fuorigioco fra l'altro poi ravvisata dal guardalinee.
Entra sul 3-1 ad inizio ripresa, prova a farsi vedere in alcune situazioni, ma la partita era già compromessa e la Juve padronissima del terreno di gioco.
Entra sul 3-1 ad inizio ripresa, prova a farsi vedere in alcune situazioni, ma la partita era già compromessa e la Juve padronissima del terreno di gioco.
Giocare all'arma bianca contro questa Juventus allo Stadium non è stata una scelta che ha pagato: dopo dieci minuti era già 2-0, forse sarebbe stato meglio essere un attimo più prudenti.