L'Empoli non centra lo specchio della porta e lui passa un pomeriggio tranquillo.
In valore assoluto sfoggia anche una buona prova, ma mezzo voto in meno per le due occasioni sotto porta cestinate in maniera abbastanza clamorosa. Nel complesso è sufficiente.
La tattica dell'Empoli è chiara; giallo a tutti i costi basta che Theo non parta. La tattica a suo modo funziona, con il francese che gioca senza infamia e senza lode.
Un'ora di buona consistenza con un unico brivido avuto nel dribbling subito da Niang a centrocampo. Per il resto fa bene il suo.
Rientra dopo una lunghissima assenza e risponde subito presente salvando Thiaw dalla colossale figuraccia.
Buon primo tempo, poi forse annoiato dai ritmi bassi compie un paio di sbavature non da lui. Quasi letale quella su cui deve mettere una toppa provvidenziale Kalulu.
Buon primo tempo, poi forse annoiato dai ritmi bassi compie un paio di sbavature non da lui. Quasi letale quella su cui deve mettere una toppa provvidenziale Kalulu.
Il gol è un tiro non irresistibile reso tale da Luperto, ma resta il movimento, così come tanti altri che fa per provare a scardinare la difesa dell'Empoli.
Grinta e anche botte in mediana, a cui unisce però giocate piuttosto visionarie. E' da un suo gran lancio che nasce il gol vittoria.
E' la chiave tattica di Pioli, grazie alla sua bravura nello sdoppiarsi nelle fasi. Inserimenti sempre molto buoni e anche un bel gol sfiorato, ma Caprile sfoggia una bella parata.
Riesce a non far rimpiangere Pulisic, e non era impresa facilissima. Si ritaglia due occasioni da gol importanti, ma Cacace prima e Caprile poi gli dicono di no.
Entra bene con voglia di fare e di mettersi in mostra, velocizzando la manovra.
Sempre abile a verticalizzare, anche se leggermente condizionato dal giallo che prende abbastanza presto. Visione di gioco però davvero ottima.
Ci si aspettava ben altro, invece non ha la grinta giusta per trovare la via del gol nella gara in cui viene scelto titolare per far rifiatare Giroud.
Ci si aspettava ben altro, invece non ha la grinta giusta per trovare la via del gol nella gara in cui viene scelto titolare per far rifiatare Giroud.
Pochi minuti a disposizione per provare a lasciare un segno tangibile sulla partita dei suoi.
Rimpiazzare Leao, nonostante tutto, non è impresa facile, e lui lo fa con le giuste giocate. Va a sprazzi, ma sono sprazzi che indirizzano i tre punti verso i rossoneri, vedi assist per Pulisic.
Rimpiazzare Leao, nonostante tutto, non è impresa facile, e lui lo fa con le giuste giocate. Va a sprazzi, ma sono sprazzi che indirizzano i tre punti verso i rossoneri, vedi assist per Pulisic.
Senza eccedere, con probabilmente il minimo sforzo, trova un altro 1-0 e il secondo posto per qualche ora, o di più, Juventus permettendo.
Tradito da Luperto sul gol, sfoggia due belle parate su Loftus-Cheek e Chukwueze.
Una prestazione comunque in linea con le sue ultime, macchiata gravemente dall'indecisione sul tiro rabberciato di Pulisic che alla fine decide il match.
Finché la freschezza atletica lo sostiene fa bene il suo compito poi va in riserva d'ossigeno e in difficoltà crescente.
Entra a freddo per l'infortunio di Ismajli e copre molto bene il reparto difensivo, proponendosi anche in maniera interessante.
Jovic è avversario abbordabile nel pomeriggio odierno, ma il polacco tiene comunque bene senza troppi patemi.
Jovic è avversario abbordabile nel pomeriggio odierno, ma il polacco tiene comunque bene senza troppi patemi.
Inizia e finisce male i suoi 42 minuti di partita facendosi sverniciare da Okafor. Tante cose buone nel mezzo ma l'errore di posizione che porta al gol del Milan incide.
Fa meglio di Pezzella, mostrandosi sempre attento in chiusura, in particolare sull'occasione da gol di Chukwueze.
Anello debole del reparto offensivo, che conferma che la fiammata di ritorno è stata davvero effimera. Gestisce male praticamente tutti i palloni che passano dai suoi piedi.
Si vede poco davanti perché ha una missione da compiere, fermare in tutti i modi Theo Hernandez. E la porta a compimento.
Si vede poco davanti perché ha una missione da compiere, fermare in tutti i modi Theo Hernandez. E la porta a compimento.
Consolida la mediana cercando anche qualche giocata importante là davanti.
Perde troppi duelli in mezzo al campo, mandando un po' in affanno la squadra toscana.
Non teme i contrasti con i fisici centrocampisti rossoneri e tiene bene i duelli in mediana. Anche lui condizionato dal giallo.
Non teme i contrasti con i fisici centrocampisti rossoneri e tiene bene i duelli in mediana. Anche lui condizionato dal giallo.
Un paio di lampi qua e là, ma poi davvero poco quanto fatto dall'ex nel pomeriggio di San Siro.
Un paio di lampi qua e là, ma poi davvero poco quanto fatto dall'ex nel pomeriggio di San Siro.
Contro la sua ex squadra, decide di graziarla con un colpo di testa liberissimo su corner che è più un retropassaggio a Maignan che altro.
Prova a farsi vedere, e come altri si immola su Theo beccandosi presto un giallo.
Seconda sconfitta consecutiva, sempre di misura, ma la squadra dimostra di essere più che mai compatta e viva.