
Gran partita quella dell'estremo difensore della Spal, decisivo per ben due volte su Dzeko: la prima con un intervento con i piedi e la seconda con una grandissima parata ravvicinata che gli vale il 7 pieno in pagella.
Gran partita quella dell'estremo difensore della Spal, decisivo per ben due volte su Dzeko: la prima con un intervento con i piedi e la seconda con una grandissima parata ravvicinata che gli vale il 7 pieno in pagella.
Entra sul finale per dare manforte ai suoi compagni sul forcing offensivo della Roma, e tutto sommato riesce a portare a casa la pagnotta senza grossi problemi.
Partita stranissima quella del centrale polacco, a due facce: ottima in fase offensiva (suo l'assist per l'incornata di Fares), meno preciso in difesa, quando butta a terra Dzeko in occasione del penalty poi trasformato da Perotti. Risultato: 6 in pagella, una media tra le due.
Partita stranissima quella del centrale polacco, a due facce: ottima in fase offensiva (suo l'assist per l'incornata di Fares), meno preciso in difesa, quando butta a terra Dzeko in occasione del penalty poi trasformato da Perotti. Risultato: 6 in pagella, una media tra le due.
Probabilmente il meno sicuro dei tre centrali difensivi della Spal, visto che alterna buone chiusure ad attimi di amnesia difensiva, come in occasione del tiro di Dzeko parato da Viviano nel secondo tempo con un intervento miracoloso.
Probabilmente il meno sicuro dei tre centrali difensivi della Spal, visto che alterna buone chiusure ad attimi di amnesia difensiva, come in occasione del tiro di Dzeko parato da Viviano nel secondo tempo con un intervento miracoloso.
Torna al centro della difesa e fa a sportellate per tutto il match con Dzeko e soprattutto Schick, duello dal quale alla lunga ne esce vincitore, portandosi a casa tre punti e una sufficienza piena in pagella.
La classe c'è e si vede ogni volta che lo sloveno tocca il pallone, creando spesso scompiglio nella difesa della Roma. Tante buone giocate e tanta sostanza in mediana, qualità che gli valgono il 6.5 in pagella.
La classe c'è e si vede ogni volta che lo sloveno tocca il pallone, creando spesso scompiglio nella difesa della Roma. Tante buone giocate e tanta sostanza in mediana, qualità che gli valgono il 6.5 in pagella.
Schierato da Semplici in cabina di regia, il ragazzo riesce a portare ordine alla manovra della Spal, giocando una partita gagliarda pur con qualche attimo di amnesia, come in occasione della fuga di Zaniolo che porta al penalty di Dzeko, poi trasformato da Perotti.
Forse la miglior partita del franco-algerino da quando è in Italia. Una freccia lì a sinistra, dove asfalta ripetutamente prima Kluivert e poi soprattutto Karsdorp, quest'ultimo sovrastato in occasione della sua incornata che vale l'1-0 per la squadra di casa.
Partita senza infamia e senza lode quella del centrocampista scuola Lazio, il meno attivo dei mediani della Spal in proiezione offensiva, ma prezioso in fase di ripiegamento per dare equilibrio alla manovra di Semplici.
Finalmente è tornato e non è un caso che la Spal torni a vincere proprio con lui in campo, una freccia soprattutto nel primo tempo sulla corsia di destra, dove asfalta sia El Shaarawy che soprattutto Juan Jesus. Esce nella ripresa a causa delle non perfette condizioni fisiche.
Finalmente è tornato e non è un caso che la Spal torni a vincere proprio con lui in campo, una freccia soprattutto nel primo tempo sulla corsia di destra, dove asfalta sia El Shaarawy che soprattutto Juan Jesus. Esce nella ripresa a causa delle non perfette condizioni fisiche.
Ormai non ci sono dubbi: è lui il fulcro dell'attacco della Spal, l'uomo dal quale passeranno gran parte delle chances salvezza. Decisivo anche stasera quando si procura e realizza il rigore del definitivo 2-1. Una sentenza.
RItrova la maglia da titolare dopo qualche turno di stop, e si batte con forza per aiutare i suoi compagni alla conquista dei tre punti. La sufficienza arriva più per i chilometri percorsi e la grinta vista sul campo che per la qualità delle giocate.
Una vittoria che vale più dei tre punti conquistati quella di oggi, contro una squadra che era alla disperata ricerca del risultato per proseguire alla corsa Champions. E ora la classifica della Spal finalmente sorride, visto che i ferraresi sono momentaneamente a +5 dalla zona salvezza, in attesa degli altri risultati.
Prende due gol, ma stavolta non ha colpe evidenti in nessuno dei due. Sul rigore di Petagna intuisce anche la traiettoria, ma non ci arriva di pochissimo. Una cosa è certa: quest'anno il portiere della Roma non è un fattore positivo per il fantacalcio...
Prima l'autogol contro l'Empoli, oggi il rigore regalato alla Spal per il fallo su Petagna. Non una grande settimana per l'ex difensore dell'Inter, sempre più un fattore in negativo per la difesa giallorossa. Ah, quanto pesano le assenze di Florenzi, Kolarov e Manolas...
Prima l'autogol contro l'Empoli, oggi il rigore regalato alla Spal per il fallo su Petagna. Non una grande settimana per l'ex difensore dell'Inter, sempre più un fattore in negativo per la difesa giallorossa. Ah, quanto pesano le assenze di Florenzi, Kolarov e Manolas...
Come Marcano fa a sportellate sia con Antenucci che soprattutto con Petagna, vincendo spesso i duelli di testa, ma non sempre quelli a terra. Non commette errori evidenti, ma comunque non dà sicurezza all'intero reparto.
Stanotte l'olandese avrà gli incubi ripensando alla gara di Fares, che lo ha asfaltato per quasi 90 minuti sulla sua fascia di competenza. Per non parlare del gol dell'1-0, dove praticamente non salta sullo stacco del franco-algerino che di testa buca Olsen. Colpevole.
Stanotte l'olandese avrà gli incubi ripensando alla gara di Fares, che lo ha asfaltato per quasi 90 minuti sulla sua fascia di competenza. Per non parlare del gol dell'1-0, dove praticamente non salta sullo stacco del franco-algerino che di testa buca Olsen. Colpevole.
Il difensore spagnolo ingaggia un duello all'ultimo sangue sia con Antenucci che con Petagna, risultando vincitore soltanto a fasi alterne. Suo il mezzo errore in occasione del penalty di Petagna, quando costringe Juan Jesus a stringere la diagonale ed a commettere fallo.
Entra e dà frizzantezza e qualità alla manovra dei giallorossi, avendo anche il merito di realizzare in maniera impeccabile il rigore procurato da Dzeko. Difficile per la Roma fare a meno delle sue giocate.
Brutto passo indietro per il centrocampista ex Atalanta, decisamente a disagio quando deve creare gioco in una mediana a 2, specie quando al suo fianco c'è un giocatore come Nzonzi che non dà velocità. Urgono i rientri di Pellegrini e soprattutto di capitan De Rossi.
Brutto passo indietro per il centrocampista ex Atalanta, decisamente a disagio quando deve creare gioco in una mediana a 2, specie quando al suo fianco c'è un giocatore come Nzonzi che non dà velocità. Urgono i rientri di Pellegrini e soprattutto di capitan De Rossi.
Grande fisicità, ma anche tanta lentezza nelle giocate del centrocampista francese, mai veramente nel vivo della manovra della Roma. Dovrebbe essere il regista dei giallorossi, e invece si limita spesso al compitino senza dare verticalità al gioco.
Grande fisicità, ma anche tanta lentezza nelle giocate del centrocampista francese, mai veramente nel vivo della manovra della Roma. Dovrebbe essere il regista dei giallorossi, e invece si limita spesso al compitino senza dare verticalità al gioco.
Entra e quasi cambia la partita per l'impatto che ha nella ripresa, avendo il grande merito di sgusciare a Missiroli e regalare una palla d'oro a Dzeko, dal quale poi nasce il penalty realizzato da Perotti. Imprescindibile.
L'ultimo a mollare la presa sulla gara. Partita di grande sacrificio del bosniaco, che prima si procura il penalty realizzato poi da Perotti, e poi lotta come un leone in area alla ricerca del gol, che non arriva solo a causa di un Viviano in versione Nazionale.
Rispetto a Kluivert ha quantomeno il merito di rendersi pericoloso in almeno un paio di occasioni, ma sbaglia la mira e non riesce a lasciare il segno nella serata di Ferrara. Esce ad inizio secondo tempo, lasciando così spazio a Perotti.
Poteva e doveva essere la gara della sua definitiva consacrazione nel 4-4-2 di Ranieri, e invece l'attaccante ceco stecca sul terreno di Ferrara, sparendo quasi completamente nel secondo tempo quando invece la Roma avrebbe avuto un disperato bisogno delle sue giocate.
Gioca 45 minuti e sbaglia quasi tutti i palloni toccati sul terreno dello stadio Paolo Mazza, non riuscendo mai a rendersi pericoloso sulla sua fascia di competenza. Esce all'intervallo per lasciar spazio a Zaniolo.
Le tante assenze lo obbligano a delle scelte forzate, ma anche lui ci mette del suo dando fiducia ad alcuni giocatori che non lo ripagano sul campo (Kluivert su tutti). Nella ripresa inserisce Zaniolo e Perotti e la musica cambia, ma forse la rimonta è iniziata troppo tardi.