Sul rigore è sfortunato: lo causa per un errore di Zortea, para il primo che però non vale, sul secondo il pallone gli rimbalza addosso. Bene su Krstovic nel primo tempo.
- Cheddira 47’
- Cerofolini aut 61’
Sbroglia parecchie matasse, tiene a bada Krstovic e Piccoli meglio di quanto faccia Okoli, con una sua sponda crea i presupposti per il gol di Cheddira.
Sbroglia parecchie matasse, tiene a bada Krstovic e Piccoli meglio di quanto faccia Okoli, con una sua sponda crea i presupposti per il gol di Cheddira.
Un paio di svarioni (uno in particolare con Piccoli che non ne approfitta) gli impediscono di ambire ad un voto più alto dopo una partita giocata con voglia e tenacia.
Il retropassaggio a Cerofolini che causa il rigore è quantomeno azzardato e arriva dopo una partita in cui ha dovuto inseguire Banda spesso vanamente.
Il duello con Almqvist lo vede vincitore spesso e volentieri, il che gli permette anche di spingere con regolarità. Difetta in precisione al momento dei cross.
In cabina di regia fa bene in fase di interdizione, meno quando deve dettare i tempi. Resta comunque un elemento utile soprattutto nelle fasi più concitate.
Solito dinamismo perpetuo in mezzo al campo, solita prestazione gagliarda. Pecca però di precisione quando si inserisce al tiro, soprattutto nel secondo tempo.
Solito dinamismo perpetuo in mezzo al campo, solita prestazione gagliarda. Pecca però di precisione quando si inserisce al tiro, soprattutto nel secondo tempo.
Entra a freddissimo e, a parte una conclusione da fuori e un'ammonizione per simulazione, non riesce a lasciare un segno tangibile del suo passaggio in campo.
Entra per dare ordine alla manovra e liberare Mazzitelli dai compiti di regia: non brilla ma non fa nemmeno danni.
Parte mezzala ma dopo 4 minuti deve spostarsi più avanti per l'infortunio di Harroui. L'unico guizzo degno di nota della sua partita è la traversa colpita subito dopo il gol dell'1-1: per il resto poco o nulla da segnalare.
Meno brillante di altre partite; qualche giocata delle sue riesce a confezionarla ma restano episodi isolati all'interno di una partita giocata al di sotto delle sue possibilità.
Il gol è da rapinatore d'area, bravo a sfruttare la palla che gli finisce sui piedi. Partecipa più del solito alla manovra, esce perché sostanzialmente non ne ha più.
Prova a dare un po' di vivacità sulla corsia di sinistra ma ha poco tempo per lasciare il segno.
Di occasioni la sua squadra le crea, soprattutto nel finale, ma senza quella lucidità sotto porta necessaria. Il punto è un brodino che quantomeno interrompe la serie di sconfitte.
Subito chiamato in causa da Cheddira, "regala" il pallone dell'1-0 allo stesso Cheddira con un'uscita non impeccabile. La parata su Kaio Jorge nel finale è notevole.
Se Soulé non gioca una partita brillante è anche per merito suo che lo anticipa spesso. Ci sono anche due belle chiusure difensive a coprire buchi lasciati dai compagni. Manca di pericolosità quando spinge.
Nonostante un colpo subito nel riscaldamento, gioca con energia e durezza. Nell'arrembaggio finale del Frosinone tiene la barra dritta.
Lo scivolone su Kaio Jorge nel finale poteva costare caro; in generale raramente si mostra autorevole palla al piede ed efficace in marcatura.
Gelli non lo mette granché in difficoltà, deve guardarsi più dagli arrivi costanti di Valeri a cui si oppone con calma ed efficacia.
In mezzo al campo a fare legna, soprattutto nel concitato finale.
Rispetto a Kaba porta meno irruenza in mezzo al campo ma più capacità di lettura, soprattutto in fase di non possesso.
Può fare di più, specie quando viene spostato nel tridente offensivo; è anche vero che gli arrivano pochi palloni davvero giocabili.
Può fare di più, specie quando viene spostato nel tridente offensivo; è anche vero che gli arrivano pochi palloni davvero giocabili.
Per sua fortuna il rigore tirato male e sbagliato non incide sul risultato. Al di là del penalty, la sua è una prestazione perlopiù incolore senza particolari guizzi. Meglio in fase di non possesso.
Per ogni giocata buona ne piazza una meno efficace o che fa venire i brividi ai suoi tifosi (ogni riferimento a palloni persi ai 20 metri è puramente voluto). Però non cala mai l'intensità e la combattività.
Al di là dei contrasti vinti per superiorità fisica, il suo apporto alla causa leccese è minimo: sbaglia parecchi palloni e quando si inserisce non riesce a costruire qualcosa di buono.
Un paio di brividi nel finale li regala ai suoi tifosi che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Rimedia con l'esperienza.
Entra con grande animo combattente, va su tutti i palloni, prova a sfruttare un errore di Okoli senza successo.
Per alcuni tratti del primo tempo è imprendibile, sfugge a tutti ma come spesso accaduto in passato gli manca la capacità di fare la giocata giusta negli ultimi 16 metri.
Fatica veramente tanto a rendersi protagonista: Valeri lo limita parecchio e quando ci sono potenziali spazi non ne sa approfittare.
Più in palla e più grintoso di altre recenti partite, non sfrutta a dovere un assist di Pongracic nel primo tempo ma non si perde d'animo. Nella ripresa si prende la responsabilità del replay del rigore e lo porta a casa con fortuna.
Tra il rigore rocambolesco di Krstovic e la traversa di Gelli sicuramente gli gira bene. La sua squadra, comunque, ha saputo dare segni di vita da coltivare per le prossime partite.