L'Empoli tira solamente due volte nello specchio della sua porta, trovando un gol su cui lui non ha alcuna responsabilità. Per il resto serata quasi da spettatore con qualche pallone gestito facilmente con i piedi.
Corre senza soluzione di continuità fin dai primissimi minuti della partita mettendo in seria difficoltà un esterno dalla gamba importante come Parisi.
Corre senza soluzione di continuità fin dai primissimi minuti della partita mettendo in seria difficoltà un esterno dalla gamba importante come Parisi.
Partita di sostanza per il difensore atalantino che riesce a limitare il contributo di Satriano alla causa empolese. Buono il suo apporto anche in fase di costruzione con oltre il 93% di passaggi completati.
All'inizio del secondo tempo commette una sbavatura che potrebbe costare molto caro alla sua squadra, invece per sua fortuna Scalvini riesce a rimontare Caputo ed impedire che gli ospiti trovino il raddoppio.
Sfortunato in occasione della rete del momentaneo vantaggio ospite, il pallone gli rimbalza addosso prima di arrivare sui piedi di Ebuhei. Si riscatta mettendo in mezzo il gustoso cross su cui De Roon svetta per insaccare il gol dell'1-1.
Sfortunato in occasione della rete del momentaneo vantaggio ospite, il pallone gli rimbalza addosso prima di arrivare sui piedi di Ebuhei. Si riscatta mettendo in mezzo il gustoso cross su cui De Roon svetta per insaccare il gol dell'1-1.
La sua chiusura su Caputo a pochi passi della porta difesa da Musso è decisiva per mantenere i suoi in partita dopo l'errore di Palomino. Per il resto partita ordinata con qualche sgroppata anche nella metà campo avversaria.
L'olandese spicca il volo e riporta l'Atalanta sul momentaneo punteggio di parità. La rete mette il punto esclamativo su di una partita attenta in entrambe le fasi di gioco, soprattutto in quella di non possesso arginando attentamente la verve dei giovani centrocampisti empolesi.
L'olandese spicca il volo e riporta l'Atalanta sul momentaneo punteggio di parità. La rete mette il punto esclamativo su di una partita attenta in entrambe le fasi di gioco, soprattutto in quella di non possesso arginando attentamente la verve dei giovani centrocampisti empolesi.
Nel primo tempo ha almeno 4 occasioni importanti per sbloccare il match, ma le spreca nei modi più vari. Che non è particolarmente in serata lo si capisce dopo meno di un minuto quando calcia altissimo da posizione molto favorevole. Nella ripresa sparisce un po', ma riesce comunque a mettere lo zampino sulla rete del definitivo 2-1.
Le numerose assenze in casa Atalanta costringono Gasperini a schierarlo in mezzo al campo, ma lui non sembra essere particolarmente a suo agio, soprattutto ad inizio partita. Nel complesso risulta meno efficace in fase di accompagnamento rispetto a quello a cui eravamo abituati.
Inizia molto bene risultando a lungo una spina nel fianco della difesa empolese. Con il passare dei minuti però la sua azione perde d'efficacia e si fa notare solamente per le situazioni di gioco da fermo, fino a costringere Gasperini a richiamarlo in panchina.
Il colombiano si muove parecchio senza dare troppi punti di riferimento alla difesa dell'Empoli. Questo continuo muovimento lo porta però ad essere poco efficace e preciso quando riesce a trovarsi vicino alla porta difesa da Perisan.
Entra e si fa vedere solo per un calcio di punizione che va a sbattere sulla barriera. Prova un paio di conclusioni da fuori area, ma nessuna inquadra lo specchio della porta.
Entra per dare la scossa all'attacco dell'Atalanta, ma si fa notare più che altro per la scaramuccia con Bandinelli. Nel finale avrebbe l'occasione di mettere la firma al match, ma Perisan si esalta strozzandogli l'urlo in gola.
Entra e svolta le sorti della partita. Lo scandinavo ha voglia di tornare al gol e si vede, la rete del definitivo 2-1 è di quelle da rapace d'area con una zampata che mette il pallone in fondo al sacco in una situazione non proprio pulita.
La sua squadra va incredibilmente in svantaggio dopo aver dominato a lungo la partita. Il tecnico non si fa abbattere ed anzi trova la giusta mossa per dare la carica i suoi e ribaltare la partita trovando tre punti fondamentali per la corsa alla Champions.
Non può nulla sulle due reti dell'Atalanta, ma nel finale si esalta negando in due occasioni la terza rete ai padroni di casa. Se l'Empoli esce dal Gewiss Stadium con solo una rete di svantaggio gran parte del merito è sua.
Non può nulla sulle due reti dell'Atalanta, ma nel finale si esalta negando in due occasioni la terza rete ai padroni di casa. Se l'Empoli esce dal Gewiss Stadium con solo una rete di svantaggio gran parte del merito è sua.
Mandato in campo al posto di Grassi per aumentare la densità della retroguardia empolese, il numero 34 resta in campo circa venti minuti costretto a gettare la spugna per via di un problema fisico.
Zappacosta lo mette in difficoltà fin dai primissimi secondi di gioco, palesando tutti i limiti difensivi dell'esterno empolese. Meglio quando si tratta di attaccare la metà campo avversaria, ma questa sera le occasioni per mettersi in mostra sono state troppo poche.
Soffre molto la verve degli esterni ed i movimenti degli attaccanti atalantini, dimostrando qualche lacuna di troppo in fase di non possesso. Decisamente meglio quando si tratta di attaccare: è sua infatti la rete che illude l'Empoli portandolo momentaneamente in vantaggio.
Rovina una prestazione positiva facendosi cogliere completamente impreparato nell'azione che porta alla vittoria dell'Atalanta: Hojlund gli passa davanti e a lui non resta che tentare disperatamente di far fallo senza riuscire ad impedire all'attaccante avversario di segnare.
Inizia la partita quasi in apnea con i centrocampisti dell'Atalanta che fanno girare la sfera senza che lui riesca ad intervenire. Con il passare dei minuti riesce a prendere le misure e trova il modo di schermare con più continuità le linee di passaggio dei padroni di casa.
Inizia la partita quasi in apnea con i centrocampisti dell'Atalanta che fanno girare la sfera senza che lui riesca ad intervenire. Con il passare dei minuti riesce a prendere le misure e trova il modo di schermare con più continuità le linee di passaggio dei padroni di casa.
Inizia la partita quasi in apnea con i centrocampisti dell'Atalanta che fanno girare la sfera senza che lui riesca ad intervenire. Con il passare dei minuti riesce a prendere le misure e trova il modo di schermare con più continuità le linee di passaggio dei padroni di casa.
Entra al posto del propositivo Baldanzi, ma non riesce ad eguagliare le gesta del compagno rilevato. Nel finale l'Atalanta si riversa nella metà campo empolese per ribaltare il risultato ed a lui non resta che schiacciarsi sulla linea difensiva per provare a mantenere in piedi il fortino.
Nel tempo a sua disposizione si fa notare più che altro per la scaramuccia che lo vede coinvolto assieme all'atalantino Lookman. Poco presente in fase di costruzione anche per via della netta superiorità dei padroni di casa.
Entra per un Akpa che inizia a dare i primi segni di stanchezza, prova a contribuire allo sviluppo della manovra empolese, ma l'Atalanta sembra non volergli lasciare la possibilità di gestire neanche un pallone.
Entra per un Akpa che inizia a dare i primi segni di stanchezza, prova a contribuire allo sviluppo della manovra empolese, ma l'Atalanta sembra non volergli lasciare la possibilità di gestire neanche un pallone.
Una partita di grande sacrificio per il centrocampista empolese, ma con una giocata determinante ai fini del risultato: è lui che colpisce di tacco innescando Baldanzi nella rete che porta al momentaneo vantaggio empolese. Dopo quel fulmine a ciel sereno però si estranea un po' dalla partita commettendo anche qualche sbavatura di troppo.
Una partita di grande sacrificio per il centrocampista empolese, ma con una giocata determinante ai fini del risultato: è lui che colpisce di tacco innescando Baldanzi nella rete che porta al momentaneo vantaggio empolese. Dopo quel fulmine a ciel sereno però si estranea un po' dalla partita commettendo anche qualche sbavatura di troppo.
Nonostante la giovane età il numero 35 è il faro di questo Empoli. Chiama palla senza soluzione di continuità e riesce spesso a spezzare il raddoppio che i centrocampisti avversari portano su di lui. Le sue qualità sono evidenti e la sua tranquillità sembra essere quella di un giocatore ben più esperto.
Nonostante la giovane età il numero 35 è il faro di questo Empoli. Chiama palla senza soluzione di continuità e riesce spesso a spezzare il raddoppio che i centrocampisti avversari portano su di lui. Le sue qualità sono evidenti e la sua tranquillità sembra essere quella di un giocatore ben più esperto.
Mandato a sorpresa in campo da titolare il classe 2003 dimostra di avere una certa personalità ed una grande intesa con Baldanzi. Al cospetto di giocatori ben più esperti il massese non sfigura permettendosi anche qualche preziosismo.
Nella ripresa avrebbe per due volte l'occasione di realizzare il raddoppio empolese. Nella prima occasione non riesce ad approfittare dell'errore di Palomino facendosi rimontare da Scalvini e, successivamente, la sua conclusione sugli sviluppi di un calcio d'angolo risulta troppo morbida per impensierire Musso.
Nella ripresa avrebbe per due volte l'occasione di realizzare il raddoppio empolese. Nella prima occasione non riesce ad approfittare dell'errore di Palomino facendosi rimontare da Scalvini e, successivamente, la sua conclusione sugli sviluppi di un calcio d'angolo risulta troppo morbida per impensierire Musso.
Nel primo tempo si fa notare soprattutto per qualche possesso gestito all'interno della propria metà campo e di qualche recupero in fase difensiva. Nella ripresa sparisce dai radar risultando poco utile ai fini dello sviluppo della manovra empolese.
I suoi riescono a trovare incredibilmente il vantaggio dopo essere stati in difficoltà per larghi tratti della ripresa. La sua squadra si rivela però troppo poco cinica e l'Atalanta ne approfitta per ribaltare il risultato.
