
Nell'unica occasione in cui viene chiamato in causa, è molto bravo a respingere una bella conclusione di Trotta. Rivede il pallone all'ultimo minuto, quando deve raccoglierlo dal fondo del sacco.
Nell'unica occasione in cui viene chiamato in causa, è molto bravo a respingere una bella conclusione di Trotta. Rivede il pallone all'ultimo minuto, quando deve raccoglierlo dal fondo del sacco.
Partita discreta per novanta minuti, poi, complice soprattutto il calo di tensione collettivo sul 4 a 0, il liscio che porta al gol della bandiera ospite. Una disattenzione che non può non essere tenuta in conto.
Partita discreta per novanta minuti, poi, complice soprattutto il calo di tensione collettivo sul 4 a 0, il liscio che porta al gol della bandiera ospite. Una disattenzione che non può non essere tenuta in conto.
E' il primo che Mazzarri toglie dalla mischia non appena le acque si calmano. Segno che è una pedina importante per questo Toro, anche se oggi la squadra non ha assolutamente bisogno di lui per dilagare. Alla prossima.
E' il primo che Mazzarri toglie dalla mischia non appena le acque si calmano. Segno che è una pedina importante per questo Toro, anche se oggi la squadra non ha assolutamente bisogno di lui per dilagare. Alla prossima.
E' il primo che Mazzarri toglie dalla mischia non appena le acque si calmano. Segno che è una pedina importante per questo Toro, anche se oggi la squadra non ha assolutamente bisogno di lui per dilagare. Alla prossima.
Passano gli anni ed il buon Emiliano continua a resistere stoico al centro delle difesa. Simy e Trotta non sono proprio dei clienti scomodissimi, ma lui li tiene a bada senza troppi problemi. Esperto.
Finalmente è tornato sui livelli visti a Genova due stagioni fa. Corre, dribbla, abbina tecnica e quantità e lo fa su entrambe le fasce. Dopo Cagliari altra prestazione più che convincente.
Il piccolo terzino ha perso la continuità che aveva avuto ad inizio stagione, e in tal senso i trenta minuti, disputati con buona attitudine e personalità, che Mazzarri gli concede devono essere un nuovo punto di partenza. Il futuro può essere suo.
Partita abbastanza agevole ma comunque ottimamente condotta in porto. Sicuro in più occasioni, limita al minimo il numero di sbavature. Il migliore del terzetto difensivo.
Assieme a Burdisso è l'unico degli insufficienti, a causa dei tanti falli e della sciocca ammonizione che gli costerà una squalifica pesante contro l'Inter. La generosità è una dote apprezzata da molti, l'ingenuità, invece, spesso costa caro.
Il tracciante con cui apre il campo in occasione del secondo gol del Toro è davvero di pregevole fattura, come tutte le piccole cose che fa vedere di lì in avanti. Alla fine c'è riposo anche per lui: l'Inter aspetta.
Venti minuti di buona gamba e diversi scatti a perdifiato per allungare ulteriormente le maglie della difesa del Crotone. Esattamente quello che gli chiedeva Mazzarri: missione compiuta.
Per novanta minuti si rivede, finalmente, il Belotti di cui si era innamorata mezza Europa lo scorso anno. Sin dai primi minuti è aggressivo sui portatori di palla, lotta, si sbatte ed è, finalmente, di nuovo letale in area di rigore. Tre palloni toccati, tre gol di pregevole fattura. Bentornato, Gallo!
E' la vera arma letale di questo Torino: qualità eccelsa, senso della posizione notevole, idee illuminanti. Il gol, pur contro una difesa già allo sbando, è un piccolo gioiello, mentre l'assist è quasi ordinaria amministrazione. Imprescindibile.
La cura Mazzarri sta facendo bene anche a lui, che tende troppo spesso a sparire dai radar anche per mesi. Un po' impreciso in alcune circostanze, ha comunque il merito di mettere sui piedi e sulla testa di Belotti due palloni deliziosi. La classe, come sempre, è innegabile.
La cura Mazzarri sta facendo bene anche a lui, che tende troppo spesso a sparire dai radar anche per mesi. Un po' impreciso in alcune circostanze, ha comunque il merito di mettere sui piedi e sulla testa di Belotti due palloni deliziosi. La classe, come sempre, è innegabile.
Con questa vittoria i suoi si portano a -5 dall'Europa, traguardo apparso lontanissimo in più di un'occasione. Difficile che alla fine ci riesca, ma i suoi ce la metteranno tutta. Come lui, del resto.
Nessuna colpa sui gol, poco impegnato per il resto: serata non indimenticabile la sua. Semplicemente al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Nessuna colpa sui gol, poco impegnato per il resto: serata non indimenticabile la sua. Semplicemente al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Bullizzato da Iago Falque per gran parte del match, riesce a riprendersi leggermente sul finale, ma la sua prestazione complessiva resta comunque insufficiente. Poco propositivo in avanti, dovrà fare di meglio già dalla prossima uscita.
Il gol nel finale serve ad addolcire una pillola altrimenti molto amara. A conti fatti è forse l'unico del Crotone che ci prova leggermente di più, ma i suoi errori in fase difensiva pesano abbastanza sul computo del risultato finale.
Piccolo festival degli orrori quello dell'ex di turno: perde Belotti in occasione del primo gol, va a farfalle assieme a Ceccherini sul secondo, perde ancora, assieme a Simy, Belotti sul terzo gol. Dimenticare e ripartire l'unica soluzione.
Piccolo festival degli orrori quello dell'ex di turno: perde Belotti in occasione del primo gol, va a farfalle assieme a Ceccherini sul secondo, perde ancora, assieme a Simy, Belotti sul terzo gol. Dimenticare e ripartire l'unica soluzione.
Va a farfalle in occasione del secondo gol del Toro, ed in generale no riesce a prendere mai le misure agli attaccanti avversari. Serata no.
Parte bene, poi naufraga nel disastro collettivo. Marcature allegre e tante letture sbagliate vengono quindi di conseguenza.
Dopo quindici minuti è già k.o. e quindi deve assistere dalla panchina alla debacle dei suoi. Forse non è stato mica così sfortunato..
Nella capocciata fra compagni che dà il via al gol numero 4 del Toro, è il protagonista principale. Prima e dopo lo spiacevole episodio, tanti passaggi sbagliati ed un numero di tocchi semplicemente troppo basso. Lì in mezzo è uno dei pochi con un minimo di qualità: deve tirarla fuori se anche quest'anno il Crotone vuole salvarsi.
Partitaccia anche per il centrocampista svedese, ingabbiato dal terzetto di centrocampo di Mazzarri e mai capace di accendere la luce, sia a livello tattico sia a livello tecnico. Perde costantemente i riferimenti e gira a vuoto in cerca di qualcosa che alla fine non arriva mai: il pallone.
Il fisico c'è, la gamba pure, ma il carattere e la tecnica sono ancora tutti da formare. Tremolante in occasione del secondo gol del Toro, spreca via anche una buona occasione calciando malamente a lato un buon pallone sulla corsa. Da rivedere.
Unica nota lieta di giornata in casa Crotone: Tumminello è tornato in campo dopo il brutto infortunio di inizio stagione e lo ha fatto con una verve positiva encomiabile. Non è un caso che l'assist per Faraoni nasca proprio dai suoi piedi. Un nuovo inizio.
Unica nota lieta di giornata in casa Crotone: Tumminello è tornato in campo dopo il brutto infortunio di inizio stagione e lo ha fatto con una verve positiva encomiabile. Non è un caso che l'assist per Faraoni nasca proprio dai suoi piedi. Un nuovo inizio.
Un bel diagonale di controbalzo sull'1 a 0, poi il nulla: la squadra non lo supporta neanche lontanamente, ma lui non si danna l'anima per essere aiutato. Ed avrebbe dovuto dannarsi, visto che è largamente il miglior giocatore in rosa.
Ogni volta che si muove i cingoli hanno bisogno di svariati litri di lubrificante per consentire a tutto il corpo di muoversi con un minimo di coordinazione. Colpisce una traversa con un colpo di testa da tre metri, poi si lascia inghiottire nel buco nero dell'attacco del Crotone. Dinoccolato.
Ogni volta che si muove i cingoli hanno bisogno di svariati litri di lubrificante per consentire a tutto il corpo di muoversi con un minimo di coordinazione. Colpisce una traversa con un colpo di testa da tre metri, poi si lascia inghiottire nel buco nero dell'attacco del Crotone. Dinoccolato.
Se vuole salvare questa squadra, dovrà semplicemente dirgli di prendere ad esempio questa partita e fare esattamente l'opposto. Squadra svogliata, senza cattiveria e soprattutto senza idee: sconfitte così fanno malissimo al morale, soprattutto a pochi giorni da una partita decisiva in chiave salvezza.