
Ottimo quando chiude lo specchio a Periši? mentre sta per servire Icardi, "farfallone" quando battezza fuori il traversone sbilenco di Periši? e il tiro-cross innocuo di Candreva. Niente papera, ma quanti rischi...
Ottimo quando chiude lo specchio a Periši? mentre sta per servire Icardi, "farfallone" quando battezza fuori il traversone sbilenco di Periši? e il tiro-cross innocuo di Candreva. Niente papera, ma quanti rischi...
Ottimo quando chiude lo specchio a Periši? mentre sta per servire Icardi, "farfallone" quando battezza fuori il traversone sbilenco di Periši? e il tiro-cross innocuo di Candreva. Niente papera, ma quanti rischi...
Vero, Cancelo viene giù come la pioggia su Milano e ogni tanto appare in ritardo sulle folate del portoghese, ma un Bonucci così quanto pesa sulla fase difensiva del Milan? Il miracolo di Handanovi? gli nega il secondo gol consecutivo, l'esperienza gli regala falli a favore e il giallo al malcapitato PeriÅ¡i?: più in forma di quel che resta della BBC.
Con Bonucci è il migliore della retroguardia rossonera, interpretando ottimamente le due fasi di gioco. Vero, lascia qualche spazio di tropo alle iniziative di PeriÅ¡i?, ma delle chiusure positive s'è perso il conto. Dalla trequarti offensiva serve bene Bonaventura, ma Jack spreca colpendo male.
Mezzo voto in meno del capitano per l'errato posizionamento nel primo tempo, quando il filtrante di Candreva manda in rete Icardi: "Benedetto sia il VAR", avrà pensato. Nella ripresa non sbaglia più niente.
Mezzo voto in meno del capitano per l'errato posizionamento nel primo tempo, quando il filtrante di Candreva manda in rete Icardi: "Benedetto sia il VAR", avrà pensato. Nella ripresa non sbaglia più niente.
Dopo un paio di minuti decide di provare a risolvere il derby da solo regalando una palla sanguinolenta a Icardi, che per sua fortuna non lo punisce. Il secondo tempo è un'agonia passata a rincorrere Cancelo, che se lo fuma sempre. Pomeriggio no, e quando Icardi segna (prima del VAR) dov'è?
Beccato da una frangia della tifoseria, Jack fatica a ritrovarsi, accumulando errori su errori, palle perse su palle perse. Sanguinosa quella scippatagli da Cancelo nel secondo tempo coi nerazzurri vicini gol con Icardi. Offensivamente non si vede mai, rinunciando completamente a cross e inserimenti. Fuori per Borini come ultimo cambio di Gattuso.
Intimidito dai continui fischi e rumori dagli spalti a ogni mezzo errore, il fu capitano mette sùbito in chiaro una cosa: i retropassaggi restano il cavallo di battaglia. Mai pericoloso (quando potrebbe), mai illuminante (quando dovrebbe). Lascia il campo a Locatelli nella ripresa senza lode e senza infamia.
Finta e controfinta, finta e controfinta: il canovaccio dello spagnolo è un disco rotto, eppure, per le qualità espresse, è sempre il rossonero più cercato dai compagni. Recordman di cross e di palle smarrite, è sempre ben controllato da D'Ambrosio, che pure non risulterà fra i migliori in campo.
Entra per l'ignavo Montolivo e ha poche palle per impostare, piuttosto gli tocca aiutare RodrÃguez alle prese con Cancelo.
Spalla dolorante in avvio, Franck dà sempre l'impressione di dover spaccare il campo a ginocchiate e invece si ritrova in mano un mazzetto di ciuffi d'erba. Quando gli capita l'occasione giusta, in area, è bravo a ritagliarsi lo spazio, ma il tiro non è mai pericoloso. Forza della natura, ma a metà: bene quando serve Cutrone - in fuorigioco - che segna in bello stile.
Il turco incassa i rimbrotti post Juventus e scende in campo con ben altro piglio: invito i più scettici a riguardare la partita per non stupirsi ai paragoni con Ringhio. Gara di lotta e sofferenza, "Calha" recupera più palloni di tutti, fa il mediano, subisce quattro falli ed evoca i gialli a Å kriniar, Candreva e Cancelo. Peccato per l'apporto offensivo - mai pericoloso - ma non si poteva chiedere di più, stasera.
Il turco incassa i rimbrotti post Juventus e scende in campo con ben altro piglio: invito i più scettici a riguardare la partita per non stupirsi ai paragoni con Ringhio. Gara di lotta e sofferenza, "Calha" recupera più palloni di tutti, fa il mediano, subisce quattro falli ed evoca i gialli a Å kriniar, Candreva e Cancelo. Peccato per l'apporto offensivo - mai pericoloso - ma non si poteva chiedere di più, stasera.
Al posto di Cutrone nell'ultima parte di gara, entra con la cattiveria giusta e lotta con Miranda nel wrestling dell'area piccola, ma quando ha sulla zucca la palla del vantaggio dopo un cross dalla destra colpisce "molle", con la sfera che strozzata rotola senza potenza verso Handanovi?. Altra occasione fallita.
Al posto di Cutrone nell'ultima parte di gara, entra con la cattiveria giusta e lotta con Miranda nel wrestling dell'area piccola, ma quando ha sulla zucca la palla del vantaggio dopo un cross dalla destra colpisce "molle", con la sfera che strozzata rotola senza potenza verso Handanovi?. Altra occasione fallita.
Il gol in rovesciata, poco prima di lasciare il campo a Kalini?, è un piccolo tributo a CR7, nonché un capolavoro. Nel primo tempo viene scherzato fisicamente da Miranda, ma non smette mai di lottare come recita la coreografia prima del match: "Fino alla morte". Anima rossonera, ma (stasera) senza vedere la porta.
Il gol in rovesciata, poco prima di lasciare il campo a Kalini?, è un piccolo tributo a CR7, nonché un capolavoro. Nel primo tempo viene scherzato fisicamente da Miranda, ma non smette mai di lottare come recita la coreografia prima del match: "Fino alla morte". Anima rossonera, ma (stasera) senza vedere la porta.
Un pari che non accontenta lui e nemmeno i tifosi: il calendario gli dice male e dopo la sconfitta con la Juventus non riesce a schierare una formazione in grado di spezzare la rinnovata organizzazione dell'nter. Graziato da Icardi, può ritenersi fortunato per lo 0-0.
Nel primo tempo raccoglie sulla linea di porta il tocco repentino di Bonucci: banale, ma parata felina che vale un gol, forse due. Nel finale, opposto a Cutrone defilato, chiude bene lo specchio. MVP.
Nel primo tempo raccoglie sulla linea di porta il tocco repentino di Bonucci: banale, ma parata felina che vale un gol, forse due. Nel finale, opposto a Cutrone defilato, chiude bene lo specchio. MVP.
Il meno lucido dei suoi nelle due fasi, ha la fortuna di trovarsi opposto a un Suso stanco e domabile. Davanti si vede poco e male.
Il meno lucido dei suoi nelle due fasi, ha la fortuna di trovarsi opposto a un Suso stanco e domabile. Davanti si vede poco e male.
Fa sentire i pettorali definiti a Cutrone spazzandolo via nel corpo a corpo. Nella ripresa fa lo stesso con Kalini?, perché Miranda non fa distinzioni di razza. Meglio di Å kriniar, nel complesso, dalle sue parti non si passa.
Un po' meno "bestiale" del solito, lo slovacco sbaglia qualcosa di troppo nel primo tempo e la testimonianza tangibile sta nel giallo che Di Bello gli sventola in faccia per fallo, evitabile, su Çalhano?lu. Si riprende nella seconda fase, quando a tratti torna a giganteggiare.
Come il valore della benzina, cresce col passare del tempo. Cattelan twitta all'Inter di riscattarlo al più presto traducendo in meno di 140 caratteri il pensiero di ogni tifoso nerazzurro assennato. Scatenato sulla fascia, sicuro - forse troppo - con la palla fra i piedi nella sua area, il portoghese cerca in tutti i modi di far segnare Icardi, ma il capitano, stasera, tradisce. Il migliore con Handanovi?.
Dall'ufficio "smaltimento palloni frettolosi per tentare di acciuffare i tre punti" risponde lui, dentro quando Rafinha non ne ha più e mentre i compagni tentano l'assedio. Sufficienza doverosa.
Dall'ufficio "smaltimento palloni frettolosi per tentare di acciuffare i tre punti" risponde lui, dentro quando Rafinha non ne ha più e mentre i compagni tentano l'assedio. Sufficienza doverosa.
Dall'ufficio "smaltimento palloni frettolosi per tentare di acciuffare i tre punti" risponde lui, dentro quando Rafinha non ne ha più e mentre i compagni tentano l'assedio. Sufficienza doverosa.
Gioca centotrentanove palloni (!), sbaglia un passaggio semplice, manda in porta PeriÅ¡i?, perde la sfera in zona nevralgica, la recupera con un tackle da mediano consumato. La mercurialità di "Epic Brozo" è su tutte le enciclopedie calcistiche, ma ciò che stupisce è la costanza - si fa per dire - di rendimento nelle ultime tre, quattro partite. Che Spalletti abbia ritrovato un giocatore fondamentale per la corsa Champions? Se tifate Inter, non ditelo troppo forte.
Partita di livello per l'esterno che segnava l'ultimo gol in A di questi tempi lo scorso anno. Ci prova col destro potente in avvio, ma Donnarumma respinge. Migliore, invece, il rapporto con l'assist: perfetti quelli per il suo capitano, che una volta segna (fuorigioco grazie al VAR) e l'altra spara malamente a lato. Ammonito e stremato, esce per Éder.
Ai minuti sessantacinque e ventinove raccoglie i precisi suggerimenti del connazionale Brozovi? e s'invola verso Donnarumma: nel primo caso può calciare, ma il mancino s'accascia floscio fra le braccia del gigante col 99. Nel secondo prova a servire Icardi a centro area, ma le braccia del portiere rossonero lo fermano ancora una volta. Piccolo passo indietro rispetto alla gara col Verona.
Il lato "oscuro" della mediana nerazzurra, non riesce a incidere fisicamente ripercorrendo un po' la partita da alter ego di Kessié. Impreciso se c'è da lanciare il contropiede, facilone quando sparacchia da ottima posizione dopo un'azione pericolosa dalle parti di Donnarumma.
Giocatore di cervello immenso e piedi dolci, il brasiliano col numero 8 ha nel DNA la scelta più ragionata e questo lo porta, le volte, a rischiare poco. Precisissimo al passaggio, è il nerazzurro capace di creare più occasioni da gol. Distrutto a livello muscolare, esce per Borja Valero come primo cambio di Spalletti.
Alla prima occasione, servito da Candreva, buca Donnarumma col destro e fa esultare mezzo San Siro, ma il VAR lo cancella e deprime al punto da mancare le successive due palle buone, a porta vuota. Inconcepibile quella sul bellissimo invito di Candreva (pare regolare la posizione dell'azzurro), sciagurata l'ultima, al novantesimo, post galoppata di Cancelo. Pomeriggio da peggiore in campo dopo la tripletta? Succede.
Avrebbe meritato, senza dubbi (pure Gattuso glielo riconoscerà nella conferenza post partita), i tre punti più del Milan, ma ha dovuto fare i conti con VAR e scarsa vena di Mauro Icardi. Lascia comunque i rossoneri a meno otto: prosegue la sfida a distanza con la Lazio, impegnata domani in coppa.
Avrebbe meritato, senza dubbi (pure Gattuso glielo riconoscerà nella conferenza post partita), i tre punti più del Milan, ma ha dovuto fare i conti con VAR e scarsa vena di Mauro Icardi. Lascia comunque i rossoneri a meno otto: prosegue la sfida a distanza con la Lazio, impegnata domani in coppa.