
Il rigore di Perisic è l'unico episodio in cui palesemente non ha colpe. Sia sul piattone di Vecino sia sul tiro dal limite di Politano avrebbe potuto decisamente fare qualcosa in più, ma non ci mette quella reattività che sarebbe servita
Il rigore di Perisic è l'unico episodio in cui palesemente non ha colpe. Sia sul piattone di Vecino sia sul tiro dal limite di Politano avrebbe potuto decisamente fare qualcosa in più, ma non ci mette quella reattività che sarebbe servita
Dalbert non sembra essere una minaccia, discorso diverso per Perisic che lo punta spesso e volentieri mettendolo in difficoltà. Palla al piede? Più che rivedibile. Non è un titolare di questa squadra e si vede
Non fa la diagonale sul gol di Vecino, un po' di responsabilità anche sulla rete di Politano insieme con Veretout. Secondo tempo molto positivo perché propositivo e ben più dinamico. Solo il Var gli toglie il 2-3, peraltro siglato col mancino in bello stile
Non fa la diagonale sul gol di Vecino, un po' di responsabilità anche sulla rete di Politano insieme con Veretout. Secondo tempo molto positivo perché propositivo e ben più dinamico. Solo il Var gli toglie il 2-3, peraltro siglato col mancino in bello stile
Non fa la diagonale sul gol di Vecino, un po' di responsabilità anche sulla rete di Politano insieme con Veretout. Secondo tempo molto positivo perché propositivo e ben più dinamico. Solo il Var gli toglie il 2-3, peraltro siglato col mancino in bello stile
Il migliore della retroguardia viola che stasera soffre non poco. Suo il lancio da cui nasce il fulmineo vantaggio con autogol di De Vrij, poi alterna cose buone a qualche svarione potenzialmente letale. Tutto considerato, merita ampiamente la sufficienza
Il migliore della retroguardia viola che stasera soffre non poco. Suo il lancio da cui nasce il fulmineo vantaggio con autogol di De Vrij, poi alterna cose buone a qualche svarione potenzialmente letale. Tutto considerato, merita ampiamente la sufficienza
Decisamente più in affanno rispetto al compagno di reparto Ceccherini. Contro i guizzi di Lautaro, gli inserimenti di Vecino e la fisicità di Nainggolan se la cava con mestiere ma anche con un bel po' di ansie. Non sempre preciso in fase di impostazione
Decisamente più in affanno rispetto al compagno di reparto Ceccherini. Contro i guizzi di Lautaro, gli inserimenti di Vecino e la fisicità di Nainggolan se la cava con mestiere ma anche con un bel po' di ansie. Non sempre preciso in fase di impostazione
Insieme con Biraghi è il principale responsabile della mancata chiusura su Vecino sull'assist al volo di Nainggolan: non è un difensore di ruolo, ma l'uomo era lì a un metro. Appoggia spesso l'azione offensiva ma senza incidere come sa fare di solito
Per sua fortuna i compagni quanto meno non la perdono. Sulla coscienza ha l'incredibile palla gol sprecata nel primo tempo: arriva al limite, non serve nessuno dei sue esterni smarcati decidendo di tirare e non trova nemmeno lo specchio. Da lì, tanti errori in appoggio e un atteggiamento inevitabilmente condizionato almeno in parte
Il solito uomo ovunque della Fiorentina. Serve a Simeone la palla che dopo 16 secondi De Vrij mette nella sua porta, lotta come un forsennato, ci mette anima e qualità. Quando sembra aver perso lucidità, si guadagna il (discusso) rigore che vale il 3-3. Imprescindibile per Pioli
Quasi tutte le responsabilità sulla rete di Politano sono sue: gli concede troppo spazio e soprattutto la possibilità del tiro col suo sinistro dal limite, errore madornale. Nella ripresa dai suoi piedi passano quasi tutti gli attacchi viola, fino al decisivo rigore trasformato al 101' in maniera impeccabile
Ingresso tutto sommato interessante nel concitatissimo finale di partita. Ci mette tanti muscoli e quella lucidità che manca solo in occasione della punizione finale concessa dopo il 3-3 di Veretout. Un buon rincalzo, niente di più
Ingresso tutto sommato interessante nel concitatissimo finale di partita. Ci mette tanti muscoli e quella lucidità che manca solo in occasione della punizione finale concessa dopo il 3-3 di Veretout. Un buon rincalzo, niente di più
Ingenuo a saltare col braccio largo in area: è l'episodio che vale il provvisorio 1-3 di Perisic. In generale, netto passo indietro rispetto alle ultime uscite dal punto di vista della cattiveria agonistica e della precisione negli appoggi in uscita dalla propria trequarti
Punizione da dieci in pagella: si parla di vento che ha influito sulla traiettoria, ma la potenza e la precisione impresse sulla sfera sono da campione vero. Da lì nasce la rimonta della Fiorentina: ingresso in campo, a conti fatti, decisivo eccome
In suo ingresso nel finale al posto di Benassi avrebbe dovuto regalare maggior rapidità sugli esterni e spunti in area avversaria. Si accende pochissimo e non con la qualità attesa: specchio di una stagione decisamente in chiaroscuro
In suo ingresso nel finale al posto di Benassi avrebbe dovuto regalare maggior rapidità sugli esterni e spunti in area avversaria. Si accende pochissimo e non con la qualità attesa: specchio di una stagione decisamente in chiaroscuro
Propizia l'autorete fulminea di De Vrij arrivando a toccare l'assist di Chiesa che incoccia sul corpo dell'olandese. Ci mette tanto cuore, ma progressivamente perde mordente e finisce con l'essere controllato dalla difesa dell'Inter. Non a caso Pioli aspetta poco dall'inizio della ripresa per toglierlo dal campo e inserire Muriel
Riesce a riprendere per i capelli una partita che sull'1-3 sembrava persa. E lo fa grazie soprattutto all'ingresso nella ripresa di Muriel: si potrebbe contestargli il fatto che non ha lanciato il colombiano dal 1', ma i fatti alle fine gli danno ragione
Una mezza indecisione da "esco o non esco" sul lancio di Ceccherini da cui nasce l'iniziale 1-0. La punizione di Muriel è strepitosa, ma prende gol sul suo palo da quasi 30 metri: non da portiere di altissimo livello come lui
Partita di solidità e attenzione difensiva per 100 minuti. Poi l'episodio che non ti aspetti: "braccio" che regala alla Fiorentina il rigore del 3-3 finale. Contestato, ma nei fatti incide concretamente in negativo
Partita di solidità e attenzione difensiva per 100 minuti. Poi l'episodio che non ti aspetti: "braccio" che regala alla Fiorentina il rigore del 3-3 finale. Contestato, ma nei fatti incide concretamente in negativo
Mezz'ora abbondante al posto di Dalbert per dare più freschezza e accuratezza alla fase difensiva dell'Inter e blindare il successo poi sfumato all'ultimo respiro. Gara senza acuti ma senza nemmeno particolari sviste degne di nota
Prestazione di livello macchiata però dopo appena 16 secondi: Simeone lo brucia sul tempo sull'assist di Chiesa, lui non solo arriva in ritardo ma è sfortunato a mandarla nella propria porta. Autorete a parte, se la cava abbastanza bene
Prestazione di livello macchiata però dopo appena 16 secondi: Simeone lo brucia sul tempo sull'assist di Chiesa, lui non solo arriva in ritardo ma è sfortunato a mandarla nella propria porta. Autorete a parte, se la cava abbastanza bene
Come De Vrij, conduce in porto una gara dalle mille emozioni con buon senso dell'anticipo e della posizione, anche se specie nel primo tempo Chiesa e Simeone gli creano parecchi grattacapi (come in occasione del gol dell'1-0). Si può fare di più
Come De Vrij, conduce in porto una gara dalle mille emozioni con buon senso dell'anticipo e della posizione, anche se specie nel primo tempo Chiesa e Simeone gli creano parecchi grattacapi (come in occasione del gol dell'1-0). Si può fare di più
Pronti, via: il lancio di Ceccherini lo coglie impreparato nella marcatura su Chiesa. Sbaglia tutto ciò che può sbagliare in zona cross. Nella ripresa è pressoché impeccabile in fase di spinta e soprattutto in quella di copertura, fino al momento della sostituzione
Ha il merito di raddrizzare subito la gara al 6' dopo il vantaggio viola con un piattone da pochi metri. Ma sulla sua prestazione incidono due episodi importanti: la sanguinosa palla persa a centrocampo che Gerson solo per puro caso non tramuta nel 2-1 gigliato e il potenziale 2-4 di testa da due passi messo in bocca a Lafont. Sulla "garra", niente da dire: è sempre sul pezzo
Come molti dei suoi compagni di squadra, è nella tipica serata in cui si racimolano buone giocate ad altre decisamente rivedibili. Rimedia un giallo evitabilissimo, nel finale non ci mette quella cattiveria nei contrasti proprio perché limitato dal cartellino e lascia spazio di manovra ai centrocampisti viola
Prova a tenere su più palloni possibili in un momento in cui la squadra però non lo segue come vorrebbe: l'Inter si abbassa troppo negli ultimi minuti per preservare il 2-3 e non riesce a lanciarlo in profondità per sfruttare qualche prezioso contropiede
Preciso l'assist per Vecino che vale l'1-1, a margine di un primo tempo giocato veramente bene: a tratti sembra di vedere il vero Ninja, quello dei tempi d'oro in giallorosso. Ripresa palesemente in debito d'ossigeno condita da parecchi errori e infatti Spalletti lo toglie prima del forcing in extremis, pensando ormai di averla vinta
Preciso l'assist per Vecino che vale l'1-1, a margine di un primo tempo giocato veramente bene: a tratti sembra di vedere il vero Ninja, quello dei tempi d'oro in giallorosso. Ripresa palesemente in debito d'ossigeno condita da parecchi errori e infatti Spalletti lo toglie prima del forcing in extremis, pensando ormai di averla vinta
Piano piano sta tornando il giocatore devastante che quest'anno quasi mai si è visto. Siamo comunque ancora ben lontani: manda almeno 2-3 volte al bar Laurini, non sempre sceglie la giocata giusta, glaciale dal dischetto. Anche lui comunque scende d'intensità nel secondo tempo: difetto di squadra su cui Spalletti dovrà lavorare
Rete ampiamente nelle sue corde, vista e rivista ma sempre spettacolare: beffa Veretout con la finta a rientrare, poi col mancino la mette nell'angolino. Pimpante e voglioso di incidere pesantemente, purtroppo per lui e per l'Inter è costretto a lasciare il rettangolo verde per crampi
Non tantissimi palloni avuti a disposizione, ma quelli che gioca li lavora con una qualità notevole, lanciando sempre l'inserimento del compagno che gli dà man forte in attacco. Deciso nei contrasti e nel gioco aereo contro Vitor Hugo, nonostante fisicamente non sia alla sua altezza. Gli manca solo un episodio da bonus: peccato per lui, ma di questo passo arriverà di nuovo a breve
Non tantissimi palloni avuti a disposizione, ma quelli che gioca li lavora con una qualità notevole, lanciando sempre l'inserimento del compagno che gli dà man forte in attacco. Deciso nei contrasti e nel gioco aereo contro Vitor Hugo, nonostante fisicamente non sia alla sua altezza. Gli manca solo un episodio da bonus: peccato per lui, ma di questo passo arriverà di nuovo a breve
Dopo l'inizio shock la sua squadra si ricompone, la ribalta con lucidità e qualità già nel primo tempo e arriva persino a blindarla col rigore di Perisic. Dall'ingresso di Muriel però l'atteggiamento cambia così come la condizione fisica che diventa quasi precaria: ne deriva un 3-3 che lascia l'amaro in bocca e un preoccupante quanto risicato +2 sul Milan. Nel dopo-partita è un'autentica furia per il rigore assegnato del 3-3: con ogni probabilità, a ragion veduta
Dopo l'inizio shock la sua squadra si ricompone, la ribalta con lucidità e qualità già nel primo tempo e arriva persino a blindarla col rigore di Perisic. Dall'ingresso di Muriel però l'atteggiamento cambia così come la condizione fisica che diventa quasi precaria: ne deriva un 3-3 che lascia l'amaro in bocca e un preoccupante quanto risicato +2 sul Milan. Nel dopo-partita è un'autentica furia per il rigore assegnato del 3-3: con ogni probabilità, a ragion veduta