Praticamente inoperoso, è salvato dal palo sulla deviazione di Simic; subito dopo devia in angolo la conclusione di Di Lorenzo. Tutto questo avviene all'89', segno di quanto poco abbia concesso il Milan nell'arco della partita.
- Hernandez T. 25’
Nei primi minuti soffre il palleggio del Napoli, ma se la cava con l'esperienza e il senso della posizione. Si fa male ed è costretto a uscire al 37' dopo una prestazione nel complesso sufficiente.
Nei primi minuti soffre il palleggio del Napoli, ma se la cava con l'esperienza e il senso della posizione. Si fa male ed è costretto a uscire al 37' dopo una prestazione nel complesso sufficiente.
Entra al posto di Calabria e ci mette tutta la grinta che ha in corpo. Va alla conclusione al 48', è autore di alcune chiusure difensive pregevoli, non si risparmia quando c'è da sganciarsi in avanti.
Entra al posto di Calabria e ci mette tutta la grinta che ha in corpo. Va alla conclusione al 48', è autore di alcune chiusure difensive pregevoli, non si risparmia quando c'è da sganciarsi in avanti.
Sbroglia un paio di situazioni scabrose con calma olimpica. Kvara lo manda al bar in un'occasione, ma la differenza di passo è evidente e non può essere una colpa.
Sbroglia un paio di situazioni scabrose con calma olimpica. Kvara lo manda al bar in un'occasione, ma la differenza di passo è evidente e non può essere una colpa.
Man of the match: semina tutti con il suo inserimento senza palla ed è premiato dall'assist di Leao. Si rende protagonista di altre due-tre accelerazioni impressionanti, dimostrando di essere in uno stato di forma eccezionale.
Simeone gli va via in un paio di occasioni, in marcatura non è sempre preciso come dovrebbe. Nel complesso però la sua prova è sufficiente, soprattutto dopo l'uscita del Cholito.
Rischia di combinarla grossa all'89', deviando sul palo il tiro-cross di Lindstrom. Un ingresso in campo al di sotto delle aspettative per Pioli.
Entra ed esce mentalmente dalla partita. Se si eccettuano alcune fiammate nel primo tempo, per il resto trotterella senza mai trovare il modo per essere incisivo; e quando è servito nel modo giusto, rovina tutto facendo la scelta sbagliata.
Una buona partita, parzialmente guastata da un errore macroscopico al 55': perde il pallone nella sua metà campo, regalando a Simeone la possibilità di pareggiare, ma l'argentino non sfrutta. Complessivamente è sufficiente, ma che rischio!
Non la sua miglior partita: il centrocampo partenopeo lo mette in difficoltà con il suo pressing, il giocatore rossonero non trova spazio e finisce per infilarsi in vicoli ciechi, che lo portano a perdere il pallone. Per lo meno ci mette grinta fino all'ultimo.
Non la sua miglior partita: il centrocampo partenopeo lo mette in difficoltà con il suo pressing, il giocatore rossonero non trova spazio e finisce per infilarsi in vicoli ciechi, che lo portano a perdere il pallone. Per lo meno ci mette grinta fino all'ultimo.
Rileva Bennacer, porta maggiore fisicità in mezzo al campo. Presidia la sua zona, contrasta, riparte, esaudendo le richieste di Pioli. Un cambio azzeccato.
Sotto tono nel primo tempo, meglio nella ripresa, quando si destreggia in mezzo ai centrocampisti del Napoli con maggiore disinvoltura. Qualche pallone perso di troppo, ma dimostra personalità.
Gioca una gara poco appariscente, in cui aiuta i compagni con le sue sponde e si sfianca nella fase difensiva, ma senza combinare granché in avanti. Per poco non tocca il pallone sulla goffa respinta di Gollini al 48', ma il portiere lo anticipa all'ultimo.
A volte lezioso, a volte poco interessato alla fase difensiva, ma quando fa correre il pallone sono dolori per il Napoli. Suo l'assist per Theo, sua l'occasione migliore per il raddoppio, quando il suo destro a giro termina fuori di poco al 70'.
Il suo Milan oggi è più efficace che bello: i rossoneri soffrono il palleggio del Napoli, ma trovano il gol con un'azione ben orchestrata, poi si chiudono e ripartono, sfiorando anche il raddoppio. Un po' di confusione con i cambi nel finale, ma la sua squadra dimostra una buona solidità.
Il suo Milan oggi è più efficace che bello: i rossoneri soffrono il palleggio del Napoli, ma trovano il gol con un'azione ben orchestrata, poi si chiudono e ripartono, sfiorando anche il raddoppio. Un po' di confusione con i cambi nel finale, ma la sua squadra dimostra una buona solidità.
Beffato da Theo Hernandez, è plastico nella respinta al volo su Leao al 28'. Rischia sul tiro deviato di Florenzi a inizio ripresa, ma è pronto a intervenire su Giroud prima che l'attaccante si avventi sul pallone. Un'uscita da brividi nel finale.
Beffato da Theo Hernandez, è plastico nella respinta al volo su Leao al 28'. Rischia sul tiro deviato di Florenzi a inizio ripresa, ma è pronto a intervenire su Giroud prima che l'attaccante si avventi sul pallone. Un'uscita da brividi nel finale.
Malino in fase di costruzione, in sofferenza in quella difensiva. Si innervosisce e commette qualche intervento al limite, trasmettendo insicurezza anche ai compagni.
Prova a sfruttare le amnesie difensive di Leao per proporsi con continuità in avanti, ma non sempre trova la collaborazione dei compagni. Meglio nella ripresa, quando sul suo lato c'è anche Politano. Meno incisivo rispetto ad altre occasioni.
Si allarga troppo in occasione del gol, attirato dal movimento di Giroud e poco reattivo nel capire cosa sta succedendo. Rischia di combinarla grossa nella ripresa, perdendo un pallone sanguinoso.
La generosità non manca, si fa vedere dai compagni e prova a creare dalla sinistra, ma gli manca sempre il guizzo vincente. Tante iniziative, poche portate a compimento: manca concretezza.
Gioca solo un tempo, senza demeritare. Concentrato, prova a controllare le sfuriate offensive del Milan e a dare una mano in fase di palleggio, riuscendoci solo a tratti. Esce nell'intervallo per ragioni tattiche.
Rientra dopo aver saltato diversi match per infortunio, prova a rendersi pericoloso insieme a Lindstrom sulla fascia sinistra. Nei minuti in cui rimane in campo fa il possibile.
Parte bene, ma si spegne troppo presto. La benzina non può durare soltanto mezzora: dopo un inizio incoraggiante scivola via via fuori dal match, senza più riuscire a incidere.
Entra nella ripresa ed è il più vivace tra gli uomini di Mazzarri. Va al tiro in più occasioni, in particolare al 60', non trovano però la porta. Anche nel finale è quello con più voglia, si conquista l'ultima punizione del match e fa ammonire Theo.
Parte bene, recuperando palloni con un efficace pressing alto. Ma dopo i primi 20' il Napoli perde campo e il centrocampista camerunese fatica a trovare gli inserimenti che gli chiede Mazzarri. Nel secondo tempo ha una buona occasione, ma non inquadra la porta.
Ha il demerito di perdere completamente Theo Hernandez in occasione del gol. È uno dei pochi errori della sua gara, ma è decisivo per il risultato finale; per il resto fa girare bene la squadra ed è arcigno quando c'è da intervenire in copertura.
Ha il demerito di perdere completamente Theo Hernandez in occasione del gol. È uno dei pochi errori della sua gara, ma è decisivo per il risultato finale; per il resto fa girare bene la squadra ed è arcigno quando c'è da intervenire in copertura.
Entra con il piglio giusto, segno che la buona prestazione della scorsa settimana potrebbe averlo rivitalizzato. Vivace, si prende responsabilità e rischia di innescare l'autogol di Simic, ma il palo salva il Milan.
Ha due grandi occasioni, non le sfrutta a dovere. All'11' non trova la porta su assist di Kvaratskhelia, anticipando il difensore ma spedendo fuori. Al 55' Bennacer gli regala il pallone del pareggio, ma l'argentino calcia alto. In mezzo c'è la sua solita gara, fatta di sportellate con i difensori avversari e sponde per i compagni.
Ha due grandi occasioni, non le sfrutta a dovere. All'11' non trova la porta su assist di Kvaratskhelia, anticipando il difensore ma spedendo fuori. Al 55' Bennacer gli regala il pallone del pareggio, ma l'argentino calcia alto. In mezzo c'è la sua solita gara, fatta di sportellate con i difensori avversari e sponde per i compagni.
Entra al posto di Simeone, prova a rendersi utile con le sue armi: velocità e qualità. Purtroppo per lui la difesa del Milan è attenta e gli concede pochissimi spazi.
Nel primo tempo svaria su tutto il fronte offensivo e mette in difficoltà la difesa del Milan. Sempre nel vivo dell'azione, si inventa la giocata per Simeone all'11'. Cala nella ripresa, soprattutto perché troppo solo, costretto a combattere contro 2-3 difensori rossoneri per volta.
Dopo un inizio promettente, il Napoli si scioglie una volta preso il gol e rischia di capitolare ancora nel primo tempo. Il ritorno al 4-3-3 è un toccasana per la sua squadra, ma la fase difensiva è ben lontana da quella che il tecnico esige di solito dalle formazioni che allena.
Dopo un inizio promettente, il Napoli si scioglie una volta preso il gol e rischia di capitolare ancora nel primo tempo. Il ritorno al 4-3-3 è un toccasana per la sua squadra, ma la fase difensiva è ben lontana da quella che il tecnico esige di solito dalle formazioni che allena.