
Chiamato in causa poche volte, poteva fare meglio sul gol di Mertens, ma per il resto è attento e gestisce con tranquillità la difesa.
Chiamato in causa poche volte, poteva fare meglio sul gol di Mertens, ma per il resto è attento e gestisce con tranquillità la difesa.
Titolare più o meno a sorpresa a causa delle tante indisponibilità nel reparto arretrato della Juventus, vive una serata tranquilla contro un Napoli che centralmente comunque punge poco.
Allegri lo manda in campo nella fase finale del match per rimodulare la squadra, fa il compitino senza strafare, ma non avrebbe potuto fare altrimenti.
Avrebbe spazio e tempi per far male alla difesa del Napoli, ma non riesce mai a trovare la giocata giusta. Si fa sorprende, fra l'altro, dall'inserimento di Politano sul gol di Mertens.
Avrebbe spazio e tempi per far male alla difesa del Napoli, ma non riesce mai a trovare la giocata giusta. Si fa sorprende, fra l'altro, dall'inserimento di Politano sul gol di Mertens.
Forse troppo frenetico in alcune circostanze, avrebbe potuto gestire meglio qualche situazione in ripartenza, più attento dietro che pericoloso davanti: è una notizia.
Sorpreso dalla minima deviazione di Szczesny in occasione del gol di Mertens, riesce a riprendersi con vigoria cercando di dare anche carattere alle ripartenze bianconere.
E' al centro del gioco, fisicamente sta bene, ma stasera troppo impreciso dal punto di vista tecnico. Qualche scelta errata fa perdere potenziali occasioni pericolose alla Juventus.
E' al centro del gioco, fisicamente sta bene, ma stasera troppo impreciso dal punto di vista tecnico. Qualche scelta errata fa perdere potenziali occasioni pericolose alla Juventus.
Sorprendentemente poco continuo, ed è un problema per la Juventus che non riesce a velocizzare la manovra spesso e volentieri. Prezioso, però, in più di un'occasione in chiusura.
Non è nelle condizioni fisiche migliori, ma impensierisce di continuo la difesa avversaria: non è un caso che le azioni pericolose bianconere, comprese il gol, portano la sua firma.
Allegri lo manda dentro nella ripresa per dare equilibrio alla squadra col nuovo assetto, si fa trovare pronto portando la croce nel centrocampo bianconero.
Allegri lo manda dentro nella ripresa per dare equilibrio alla squadra col nuovo assetto, si fa trovare pronto portando la croce nel centrocampo bianconero.
Siamo alle solite: avrebbe qualità fisiche per rompere gli equilibri, non le sfrutta mai risultando alla fine una palla al piede per lo sviluppo della manovra bianconera.
Subito pericoloso con un colpo di testa di poco fuori in partenza, è il calciatore che crea più problemi al Napoli. Sul gol di Chiesa è suo l'inserimento che allunga la difesa azzurra.
Subito pericoloso con un colpo di testa di poco fuori in partenza, è il calciatore che crea più problemi al Napoli. Sul gol di Chiesa è suo l'inserimento che allunga la difesa azzurra.
Entra in campo, sradica una palla a Lobotka provando poi a sorprendere Ospina, dà la giusta vivacità all'attacco bianconero. Non calibra bene, però, un cross in contropiede che avrebbe potuto spalancare la strada del gol a un compagno.
Entra in campo, sradica una palla a Lobotka provando poi a sorprendere Ospina, dà la giusta vivacità all'attacco bianconero. Non calibra bene, però, un cross in contropiede che avrebbe potuto spalancare la strada del gol a un compagno.
Isolato al centro dell'attacco, fa a sportellate con la difesa del Napoli, ma così facendo non trova praticamente mai lo spazio per andare a concludere verso la porta di Ospina.
Isolato al centro dell'attacco, fa a sportellate con la difesa del Napoli, ma così facendo non trova praticamente mai lo spazio per andare a concludere verso la porta di Ospina.
Un quarto d'ora a disposizione, prova a muoversi sul fronte d'attacco, ma la difesa del Napoli lo gestisce bene. Ha l'occasione giusta di testa, ma la spreca.
La Juventus non riesce a sviluppare una manovra fluida, già nel giro palla difensivo la velocità è troppo ridotta: il mister bianconero non trova ancora la formula magica.
La Juventus non riesce a sviluppare una manovra fluida, già nel giro palla difensivo la velocità è troppo ridotta: il mister bianconero non trova ancora la formula magica.
Sul gol è sorpreso dalla deviazione di Lobotka, per il resto viene chiamato in causa in più di un'occasione, non si fa sorprendere, ma non deve praticamente mai intervenire con giocate di livello.
Così come il compagno di reparto, a parte una sbavatura iniziale, vive una serata movimentata ma serena. Con l'ingresso di Kean, poi, finiscono i problemi.
Così come il compagno di reparto, a parte una sbavatura iniziale, vive una serata movimentata ma serena. Con l'ingresso di Kean, poi, finiscono i problemi.
Titolare per l'emergenza partenopea, fa intravedere il potenziale di cui dispone, soffre inevitabilmente contro la velocità di Cuadrado e la vivacità di Bernardeschi, ma porta a casa la pagnotta.
Serata di buon livello per l'esterno partenopeo, vince il duello a distanza con Alex Sandro, punge anche in fase offensiva pur non trovando la giocata vincente.
La forza di volontà di Morata tiene sulle spine per tutta la partita la difesa del Napoli, alterna cose buone a cose meno buone, ma riesce a portare a casa la serata.
Recuperato in extremis, non è in formissima, lento soprattutto nel momento del tiro in porta. E', però, sempre un pericolo che difficilmente la difesa della Juventus assorbe.
I ritmi lenti lo aiutano a non andare fuori giri, ma la sua prestazione è macchiata da due episodi: la deviazione sul gol di Chiesa e la palla persa sul tiro di Dybala da fuori.
I ritmi lenti lo aiutano a non andare fuori giri, ma la sua prestazione è macchiata da due episodi: la deviazione sul gol di Chiesa e la palla persa sul tiro di Dybala da fuori.
La condizione fisica è quella che è, lui dà ordine e solidità al centrocampo del Napoli nel momento finale della partita quando c'è da tirare i remi in barca.
Il gioco del Napoli non vive di accelerazioni, e la sua geometria è la causa di ciò: è comunque solido in fase di contenimento.
Il caso Toronto lo rende evidentemente voglioso di mostrarsi in tutto il suo potenziale, ma non riesce ad accendersi con continuità. Ha il merito di mettere dentro la palla poi rifinita da Politano per Mertens sul gol.
Schierato nel "suo" ruolo, trova ancora il modo di timbrare il cartellino: un gol secco in diagonale, un altro sfiorato nella ripresa, sa come fare il suo lavoro.
Non la sua migliore serata, ma ha il passo utile ad impensierire la difesa della Juventus. Decisivo in occasione del gol di Mertens, è lui a servire l'assist decisivo.
Non si poteva fare di più, sia in preparazione che in gestione del match, anche guidando la squadra a distanza. Difficile giudicare oltre vista la situazione.