
Allegri lo "rispolvera", lui si fa trovare pronto con un paio di interventi di ordinaria amministrazione che comunque contribuiscono a non dare entusiasmo agli ospiti neanche in quei rari momenti di difficoltà.
Allegri lo "rispolvera", lui si fa trovare pronto con un paio di interventi di ordinaria amministrazione che comunque contribuiscono a non dare entusiasmo agli ospiti neanche in quei rari momenti di difficoltà.
Meno brillante rispetto ad altre occasioni, un paio di imprecisioni in fase di costruzione, ma la serata è fortunata perché in una serata non meravigliosa si ritrova contro attaccanti che non lasciano mai il senso del pericolo.
Dietro il compito è abbastanza facile considerando la serata decisamente poco pungente degli attaccanti avversari, ed allora prova a rendersi pericoloso davanti: nel primo tempo non trova la coordinazione giusta, nella ripresa però piazza la testata che vale il 3-0 finale.
Prestazione ordinata dell'ex Milan, molto più preciso in fase difensiva che offensiva, ma con la sua velocità ribalta in più di un'occasione il campo lasciando poi il palcoscenico nella metà campo avversaria ai compagni con più qualità.
Prestazione ordinata dell'ex Milan, molto più preciso in fase difensiva che offensiva, ma con la sua velocità ribalta in più di un'occasione il campo lasciando poi il palcoscenico nella metà campo avversaria ai compagni con più qualità.
Alterna cose buonissime a qualcosa di meno apprezzabile, in alcune circostanze si specchia troppo pensando a quale possa essere la giocata più spettacolare, ed è questo che forse lo limita per assurdo. Sfiora il gol ad inizio ripresa, ma angola poco di testa.
Alterna cose buonissime a qualcosa di meno apprezzabile, in alcune circostanze si specchia troppo pensando a quale possa essere la giocata più spettacolare, ed è questo che forse lo limita per assurdo. Sfiora il gol ad inizio ripresa, ma angola poco di testa.
Parte bene con un paio di accelerazioni importanti, poi va via via scomparendo dal campo per apparire a tratti, e quasi allo scadere torna ad essere protagonista dipingendo sulla testa di Rugani la palla che vale il 3-0.
Parte bene con un paio di accelerazioni importanti, poi va via via scomparendo dal campo per apparire a tratti, e quasi allo scadere torna ad essere protagonista dipingendo sulla testa di Rugani la palla che vale il 3-0.
Un quarto d'ora in campo nella fase finale quando la partita era ormai già abbondantemente decisa, si rende utile piazzandosi in mezzo e permettendo alla squadra di cambiare pelle. Ordinatissimo nei palloni giocati, altissima percentuale di riuscita nei passaggi.
Trova il primo gol stagionale con un'azione personale coronata con un bel tiro da fuori, poi è comunque un pericolo costante per tutta la prima frazione. Ad inizio ripresa manda Alex Sandro in porta, ma Sorrentino ferma tutto. Cala col passare dei minuti sino alla sostituzione ricevuta.
Fisicamente dirompente, la qualità non è eccellente sennò raggiungerebbe vette ancora più alte, ma dà sfogo al resto della squadra da lì in avanti difendendo e creando spazi importanti in giro per il campo.
Non parte nel migliore dei modi con qualche errore di troppo in fase di appoggio, poi cresce, recupera tanti palloni e trova anche il sigillo personale, primo gol in bianconero e dunque in Serie A. Dopo il gol gioca anche con più tranquillità dominando in mezzo.
Non parte nel migliore dei modi con qualche errore di troppo in fase di appoggio, poi cresce, recupera tanti palloni e trova anche il sigillo personale, primo gol in bianconero e dunque in Serie A. Dopo il gol gioca anche con più tranquillità dominando in mezzo.
Non ha la pericolosità che ci si può aspettare da un attaccante sotto porta, ma fa girare bene la squadra girando a tutto campo. E' una sua invenzione che manda in porta Can, e che di fatto chiude la partita già alla fine del primo tempo.
Strano a dirsi, ma stasera CR7 ha sbagliato tutto quello che c'era da sbagliare: appoggi, dribbling, tiri, persino un calcio di rigore. Probabilmente la serata peggiore da quand'è arrivato in Serie A: capita anche al più forte del mondo.
Aveva pronosticato una Juve capace di azzannare l'avversario senza soffrire più di tanto, così è stato: bravo ad attuare un buon turn-over, il risultato non cambia sia a livello di prestazione che di risultati. Impossibile, per ora, chiedergli di più.
Aveva pronosticato una Juve capace di azzannare l'avversario senza soffrire più di tanto, così è stato: bravo ad attuare un buon turn-over, il risultato non cambia sia a livello di prestazione che di risultati. Impossibile, per ora, chiedergli di più.
Tre gol subiti ma anche un rigore parato: cancella i malus con la parata decisiva su Cristiano Ronaldo, ci aggiunge anche una smanacciata su Alex Sandro che gli vale mezzo punto in più nel giudizio finale.
Tre gol subiti ma anche un rigore parato: cancella i malus con la parata decisiva su Cristiano Ronaldo, ci aggiunge anche una smanacciata su Alex Sandro che gli vale mezzo punto in più nel giudizio finale.
Così come Cacciatore, non ha particolari colpe sui gol della Juventus, forse non fa una bellissima figura sul gol di Can, ma le responsabilità lì sono di altri. A differenza del compagno, però, sembra vivere una serata più in difficoltà a prescindere dall'avversario diretto di turno.
Entra nella fase finale del match quando la Juve è già avanti di due gol, presidia la zona cercando anche qualche verticalizzazione di tanto in tanto, ma la retroguardia bianconera è attenta, e soprattutto i compagni di squadra sono poco pericolosi stasera.
Serata pazzesca per il difensore gialloblù, da cancellare il prima possibile: esce male su Douglas Costa sul gol, lascia Can dopo averlo seguito sino ad un certo punto sul 2-0, causa il rigore poi fallito da CR7, ed è anche lì vicino a Rugani sulla rete finale.
Doveva mostrare i muscoli, gli è riuscito poco contro una squadra fisica che fra l'altro trova il vantaggio quasi subito. Quando Di Carlo prova il colpo di coda finale, il primo a venir fuori dal campo è lui: non è un caso, in fase offensiva non è la migliore carta possibile.
Doveva mostrare i muscoli, gli è riuscito poco contro una squadra fisica che fra l'altro trova il vantaggio quasi subito. Quando Di Carlo prova il colpo di coda finale, il primo a venir fuori dal campo è lui: non è un caso, in fase offensiva non è la migliore carta possibile.
C'era grande attesa sull'ex di turno, alla fine tanto fumo e poco arrosto: è il meno peggio degli uomini avanzati fra i vestiti di gialloblù, ma non basta di certo quanto mostrato per impensierire la difesa della Juventus.
Parte bene nei primi 10/12 minuti, dopo il gol di Douglas Costa praticamente si impaurisce finendo per non trovare più il coraggio di provare la giocata. Nella ripresa avrebbe anche l'occasione per tirare da buona posizione, ma cincischia troppo ed è costretto a rinunciare.
Schierato a destra con la difesa a tre al suo fianco, non riesce a mettere pepe nella sua azione come invece gli aveva chiesto Di Carlo. Soffre particolarmente quando Bernardeschi parte in velocità, non riesce a rendersi pericoloso in zona offensiva.
Schierato a destra con la difesa a tre al suo fianco, non riesce a mettere pepe nella sua azione come invece gli aveva chiesto Di Carlo. Soffre particolarmente quando Bernardeschi parte in velocità, non riesce a rendersi pericoloso in zona offensiva.
Mister Di Carlo gli concede il palcoscenico dell'Allianz Stadium nella ripresa, assomiglia più alla mossa della disperazione: non trova mai la giocata giusta pur provandoci in più occasioni, ma ha la sfortuna di ritrovarsi troppo spesso nella terra di Emre Can nel momento in cui questi sale in cattedra.
Qualche palla buona gli capita anche fra piedi e testa, ma sembra sparare a salve: un tiro fiacco nel primo tempo, un colpo al volo nella ripresa direttamente fra le braccia di Perin. Si gioca male le sue carte probabilmente nella serata più importante.
Qualche palla buona gli capita anche fra piedi e testa, ma sembra sparare a salve: un tiro fiacco nel primo tempo, un colpo al volo nella ripresa direttamente fra le braccia di Perin. Si gioca male le sue carte probabilmente nella serata più importante.
Qualche palla buona gli capita anche fra piedi e testa, ma sembra sparare a salve: un tiro fiacco nel primo tempo, un colpo al volo nella ripresa direttamente fra le braccia di Perin. Si gioca male le sue carte probabilmente nella serata più importante.
Prova a giocarsela con l'esperienza, trova lo spazio per una buona conclusione più o meno volante, poi poco altro più per demerito proprio che per merito della difesa bianconera. Lo si vede poco anche in fase di appoggio alla squadra, giustamente sostituito a metà ripresa.
Prova a giocarsela con l'esperienza, trova lo spazio per una buona conclusione più o meno volante, poi poco altro più per demerito proprio che per merito della difesa bianconera. Lo si vede poco anche in fase di appoggio alla squadra, giustamente sostituito a metà ripresa.
Con lui in campo il Chievo prova ad alzare qualche pallone in più, così facendo però si chiama in causa Chiellini che di testa ne lascia scappare poco al diretto avversario. Non riesce mai a trovare il campo con palla al piede e fronte alla porta di Perin.
Maschera lo schieramento dei suoi sino all'inizio del match, prova a rimescolarlo dopo aver subito gol, il risultato è sempre lo stesso: la Juve non soffre, il Chievo non punge. Neanche i cambi ravvicinati a metà ripresa sortiscono effetto.