Subisce gol sul suo palo su punizione ipotizzando una scelta diversa da parte di Pellegrini. Per il resto fa il suo, ma l'errore indirizza la partita.
- Pellegrini Lu. 12’
- Walace 59’
- Vecino 76’
Subisce gol sul suo palo su punizione ipotizzando una scelta diversa da parte di Pellegrini. Per il resto fa il suo, ma l'errore indirizza la partita.
Non riesce a incidere nel suo ritorno dal primo minuto, soffrendo parecchio l'intraprendenza di Isaksen.
Forse non era al meglio fisicamente, e la squadra beneficia del suo ingresso in campo, anche se con Anderson c'è da soffrire.
Forse non era al meglio fisicamente, e la squadra beneficia del suo ingresso in campo, anche se con Anderson c'è da soffrire.
Vince lui il duello con Castellanos, e non è un caso che sia l'unico sufficiente della retroguardia bianconera.
Primo tempo di rara bruttezza e quasi indisponenza, ma poi si riprende con due fiammate che portano alla punizione del gol.
Ha l'occasione del 2-2 ma calcia alle stelle, e resta un grande rimpianto.
Un netto passo indietro rispetto alle ultime buone uscite, soprattutto nella personalità delle giocate.
Un netto passo indietro rispetto alle ultime buone uscite, soprattutto nella personalità delle giocate.
Un netto passo indietro rispetto alle ultime buone uscite, soprattutto nella personalità delle giocate.
Parte in salita facendosi soffiare il pallone da Isaksen sulla punizione del vantaggio, e da lì non si riprende.
E' l'uomo in più dell'Udinese sia quando c'è da soffrire che quando c'è da attaccare. L'argentino alla bisogna retrocede anche in difesa per impostare, ed è irrinunciabile per Cioffi.
Per la prima volta in A arriva a due gol in campionato, ancora una volta con una traiettoria sporca, ma l'idea di andarci col tacco è pura "brasilianità". Eccelle anche nella fase di copertura.
Per la prima volta in A arriva a due gol in campionato, ancora una volta con una traiettoria sporca, ma l'idea di andarci col tacco è pura "brasilianità". Eccelle anche nella fase di copertura.
Sa che deve sgomitare per mantenere la maglia da titolare e infatti sfoggia una prestazione solida, con tanta corsa e buoni tackle. Ha il merito aggiuntivo di battere la punizione da cui scaturisce l'1-1.
Anche per lui un nettissimo passo indietro rispetto al Bologna. Nervoso e mai preciso, ha sul destro l'occasione per il pareggio ma colpisce troppo centrale.
Velocizza la manovra con alcune sponde interessanti, provando anche la conclusione a rete.
Velocizza la manovra con alcune sponde interessanti, provando anche la conclusione a rete.
I due "piccoletti" della difesa della Lazio riescono a non fargliela prendere quasi mai. Si sbatte ma non è sufficiente.
Rientra bene in partita nel secondo tempo, ma alla fine incassa la prima sconfitta casalinga dal suo ritorno in panchina.
Non può nulla sulla deviazione di Walace, e per il resto difende bene la porta nelle uscite alte.
Non può nulla sulla deviazione di Walace, e per il resto difende bene la porta nelle uscite alte.
Non fa grandissime cose, ma tiene bene il colpo su Lucca e sugli altri attaccanti dell'Udinese.
Mai troppo intraprendente ma sempre affidabile nelle sue giocate.
Entra, si piazza sulla destra e svolge con tranquillità il compito assegnatogli.
Parte segnando un gol pesante, il primo in Serie A, ma nella ripresa anche lui rischia tanto su Ebosele e viene graziato di un giallo in più che poteva starci.
Si carica della spinta del collega Patric, ma a inizio secondo tempo sbanda da far paura e non a caso nell'assedio finale Sarri lo tira fuori.
Se Kamada è l'anello debole della catena, lui cambia il volto al centrocampo. Un suo diagonale chirurgico spegne le speranze dell'Udinese e lancia i suoi verso la terza vittoria di fila.
Nel momento di maggior chiacchiericcio sulla sua situazione contrattuale, entra alla grande, serve l'assist a Vecino e sfiora anche la gioia personale.
Alterna una buona giocata a due-tre scelte sbagliate, e alla lunga non crea vantaggi alla sua squadra.
Sempre più pronto a protestare che a impostare il gioco, e nel complesso alla fine il suo peso a centrocampo viene a mancare.
Elemento preziosissimo dello scacchiere di Sarri, per come rompe e cuce il gioco. Regia di alto livello la sua in mezzo al campo.
Elemento preziosissimo dello scacchiere di Sarri, per come rompe e cuce il gioco. Regia di alto livello la sua in mezzo al campo.
Misterioso, come l'oggetto che è. Sarri gli rinnova la fiducia dopo l'esclusione dalla Coppa d'Asia ma lui non fa niente per ricambiarla. Copertura zero, poca propositività e un'occasione buona cestinata. 45 minuti brutti, sostituzione inevitabile.
Misterioso, come l'oggetto che è. Sarri gli rinnova la fiducia dopo l'esclusione dalla Coppa d'Asia ma lui non fa niente per ricambiarla. Copertura zero, poca propositività e un'occasione buona cestinata. 45 minuti brutti, sostituzione inevitabile.
Fa il suo senza strafare, ma nel complesso è sufficiente.
Fa il suo senza strafare, ma nel complesso è sufficiente.
Perez non gli fa praticamente mai ricevere il pallone con facilità, e lui soffre la situazione allargandosi sempre tanto rispetto al fulcro del gioco.
Sull'onda della ultima buona prestazione, sblocca la gara andandosi a procurare con tigna la punizione del vantaggio. Claudicante, non va oltre l'intervallo.
L'episodio gira a favore, pesca bene dalla panchina e festeggia la terza vittoria di fila.