Neutralizza con una parata di piede il tiro insidioso di Yeboah al 19', è reattivo sulla punizione velenosa di Nicolussi al 63'. Sulla vittoria del Napoli c'è anche la sua firma.
Neutralizza con una parata di piede il tiro insidioso di Yeboah al 19', è reattivo sulla punizione velenosa di Nicolussi al 63'. Sulla vittoria del Napoli c'è anche la sua firma.
Yeboah e Oristanio lo mettono in difficoltà nel primo tempo. Commette qualche sbavatura, ma nessun errore grave, anche se non dà mai l'impressione di essere solido nella difesa a 4.
Più guardingo rispetto al solito con Neres sulla sua verticale, tende ad accentrarsi e lascia la fascia al compagno. Cresce con il passare dei minuti: nella ripresa è protagonista di un'ottima chiusura difensiva e del cross da cui nasce l'azione del gol.
Stankovic gli nega la gioia del gol dopo appena 3'. Prestazione pulita, anche se soffre la vivacità di Oristanio e Yeboah, soprattutto in fase di palleggio.
Spinge bene sulla fascia sinistra; procura un calcio di rigore, ci prova al 54' con un diagonale che termina a lato, ancora all'82', ma trova Stankovic sulla sua strada. Esce per un piccolo infortunio.
Entra al posto di Kvaratskhelia, facendo traslocare Neres sulla sinistra. Qualche pallone lavorato sulla fascia, i soliti movimenti ad accentrarsi, poche occasioni per mettersi in mostra.
Dà il via all'azione che porta al calcio di rigore. Oggi non accelera quasi mai, pur potendo sfruttare il suo strapotere fisico, e ha sulla coscienza un gol divorato al 39', quando spara alle stelle da ottima posizione.
Solita gestione impeccabile del pallone, i compagni però non lo servono quanto dovrebbero. In difesa deve lavorare parecchio, ma con il suo innato senso della posizione risolve più di un problema.
Più impreciso del solito, perde palloni banali e non solo. In area di rigore avversaria si divora un gol in modo banale, allungandosi il pallone dopo lo stop a pochi passi da Stankovic.
Partenza sprint, mette subito in mezzo un bel pallone per Rrahmani. Carboni non riesce a opporsi alla sua velocità, ma nella fase centrale del match non riesce a incidere come potrebbe. Spostato a sinistra dopo l'uscita di Kvaratskhelia, fa di nuovo la differenza con il pallone lavorato e messo in mezzo, da cui scaturisce il gol di Raspadori.
Nel Venezia non c'è nessuno in grado di contrastare la sua potenza, ma c'è uno Stankovic che ha deciso di non farlo segnare. Il calcio di rigore, il diagonale al 65', il tiro impreciso al 69': le occasioni ci sono, la fortuna e la precisione no.
Entra in campo e la risolve lui con una gol da rapace d'area di rigore. Oltre la rete, anche la gestione del pallone nel finale: è la mossa azzeccata di Conte.
Si intestardisce nel dribbling, quando il Venezia lo raddoppia sistematicamente. Oggi combina ben poco: il pallone messo al centro per Anguissa nel primo tempo, un tiro debole al 59', un'altra conclusione poco angolata al 71'. Esce e il Napoli passa in vantaggio: forse non una casualità.
Vince la partita con due mosse: l'ingresso di Raspadori per Anguissa e la scelta di sacrificare Kvaratskhelia e non Neres. Ennesima vittoria con il minimo scarto, 3 punti fondamentali e Atalanta raggiunta in vetta: chiude al meglio il 2024.
Riparte da dove si era fermato contro il Cagliari. È in un momento di forma strepitoso e lo conferma già al 3', opponendosi alla conclusione ravvicinata di Rrahmani. Para il rigore di Lukaku, devia in angolo le conclusioni dello stesso belga e di Olivera, capitolando soltanto sul tiro di Raspadori. Se il Venezia rimane in partita così a lungo lo deve soprattutto a lui.
Riparte da dove si era fermato contro il Cagliari. È in un momento di forma strepitoso e lo conferma già al 3', opponendosi alla conclusione ravvicinata di Rrahmani. Para il rigore di Lukaku, devia in angolo le conclusioni dello stesso belga e di Olivera, capitolando soltanto sul tiro di Raspadori. Se il Venezia rimane in partita così a lungo lo deve soprattutto a lui.
Prima a destra, poi a sinistra: sempre utile alla causa. Non soffre contro Kvaratskhelia, con il quale combatte un duello alla pari; se la cava anche sull'altro lato.
Entra in campo e si sistema sulla destra. È la mossa che, di fatto, fa perdere la partita al Venezia: buca l'intervento sul pallone messo in mezzo da Neres, spalancando la porta a Raspadori. E non è il primo errore del suo campionato.
Entra in campo e si sistema sulla destra. È la mossa che, di fatto, fa perdere la partita al Venezia: buca l'intervento sul pallone messo in mezzo da Neres, spalancando la porta a Raspadori. E non è il primo errore del suo campionato.
Kvaratskhelia non gli va via praticamente mai, è sempre attento in marcatura e quando serve ricorre anche alle maniere forti. In maggiore difficoltà quando Neres si sposta sul suo lato del campo.
Di Francesco lo schiera titolare e lui deve vedersela contro un avversario non semplice come Neres. Il brasiliano lo sorpassa in più occasioni, mettendo a nudo tutte le sue difficoltà in difesa.
Il suo tocco di braccio regala un calcio di rigore al Napoli: deve ringraziare Stankovic, che neutralizza il tiro di Lukaku. Combatte contro il belga in un confronto impari, si arrangia come può, concedendo troppo al gigante del Napoli.
Il suo tocco di braccio regala un calcio di rigore al Napoli: deve ringraziare Stankovic, che neutralizza il tiro di Lukaku. Combatte contro il belga in un confronto impari, si arrangia come può, concedendo troppo al gigante del Napoli.
Prestazione di alto livello: sempre pronto a raddoppiare su Neres per aiutare Carboni, è protagonista di buone chiusure e lavora bene anche in fase di disimpegno.
Prestazione di alto livello: sempre pronto a raddoppiare su Neres per aiutare Carboni, è protagonista di buone chiusure e lavora bene anche in fase di disimpegno.
Pensa quasi esclusivamente a difendere, rendendosi pericoloso solo su calcio piazzato. Arretra la sua posizione fino a diventare un difensore aggiunto; al 63' impegna Meret con un calcio di punizione insidioso. Qualche pallone buttato nel secondo tempo.
Pensa quasi esclusivamente a difendere, rendendosi pericoloso solo su calcio piazzato. Arretra la sua posizione fino a diventare un difensore aggiunto; al 63' impegna Meret con un calcio di punizione insidioso. Qualche pallone buttato nel secondo tempo.
Gran lavoro in fase di non possesso, è sempre pronto a farsi trovare sulle seconde palle e a far ripartire l'azione. Combatte contro granatieri come McTominay e Anguissa, senza temere lo scontro fisico.
Tuttofare del centrocampo veneziano, dà il massimo in una partita non semplice. Concentrato, cerca di spezzare le azioni del Napoli, presidiando al meglio la sua zona di competenza. In avanti lo si vede pochino.
Tuttofare del centrocampo veneziano, dà il massimo in una partita non semplice. Concentrato, cerca di spezzare le azioni del Napoli, presidiando al meglio la sua zona di competenza. In avanti lo si vede pochino.
Con la sua vivacità crea più di un grattacapo alla difesa del Napoli. Sempre bravo nel pressing, sporca i palloni in uscita e non si risparmia sui portatori di palla. E quando i compagni riescono a servirlo crea sempre qualche pericolo.
Entra nella ripresa, cerca di opporsi alla pressione messa in campo dal Napoli alla ricerca del vantaggio. Essendo il più fresco in campo, potrebbe fare qualcosa in più, ma non riesce a venir fuori in un momento non semplice per la sua squadra.
Entra nella ripresa, cerca di opporsi alla pressione messa in campo dal Napoli alla ricerca del vantaggio. Essendo il più fresco in campo, potrebbe fare qualcosa in più, ma non riesce a venir fuori in un momento non semplice per la sua squadra.
La conclusione più pericolosa del Venezia è sua: trova un Meret reattivo, ma il suo tiro al 19' avrebbe meritato maggior fortuna. Bravo a muoversi tra le linee e attaccare Juan Jesus in velocità.
Entra nella ripresa, è più statico rispetto a Yeboah e non riesce a incidere come Di Francesco si aspetterebbe. Lotta sui palloni alti, prova a far salire la squadra, ma è in campo nel momento più complicato del match.
Il suo Venezia per poco non riesce nell'impresa di uscire dal campo del Napoli con un punto. Sbaglia la mossa Candela, ma aveva poche alternative, visto che Carboni non era in grado di proseguire la gara; perde per gli episodi, ma a lungo mette in difficoltà la squadra di Antonio Conte.