I giocatori nerazzurri arrivano da tutte le parti, lui fa quel che può evitando il sesto gol di Zielinski con l'aiuto del palo.
I giocatori nerazzurri arrivano da tutte le parti, lui fa quel che può evitando il sesto gol di Zielinski con l'aiuto del palo.
Subito sfoggia una buona chiusura, poi letteralmente non ne azzecca più una, finendo asfaltato da Thuram e Correa.
Subito sfoggia una buona chiusura, poi letteralmente non ne azzecca più una, finendo asfaltato da Thuram e Correa.
Non solo sbaglia ogni movimento, tackle o giocata possibile, ma si innervosisce anche e la mette sulla bagarre. Un assist imperdibile per Zanetti per lasciarlo nello spogliatoio, più che giustamente.
A sinistra del Verona si decentra spesso Thuram, e l'ex Salernitana va sempre in affanno. Da categoria inferiore l'errore di posizionamento sul gol del 3-0.
A sinistra del Verona si decentra spesso Thuram, e l'ex Salernitana va sempre in affanno. Da categoria inferiore l'errore di posizionamento sul gol del 3-0.
A sinistra del Verona si decentra spesso Thuram, e l'ex Salernitana va sempre in affanno. Da categoria inferiore l'errore di posizionamento sul gol del 3-0.
Parte bene con un lancio che crea i presupposti della traversa, ma poi viene portato fuori posizione dai movimenti di Mkhitaryan, che lo scherza.
Anche lui va in fatica quando l'Inter spinge sull'acceleratore ma sulla sua fascia i nerazzurri sfondano di meno. Prova a fare qualcosa nella ripresa, e nel complesso è tra i meno peggio.
Non fa grandissime cose, ma nei ritmi blandi del secondo tempo svolge il suo compito con diligenza.
Nonostante sulla carta sia più offensivo di Bradaric, con la sua presenza il Verona soffre meno. Prova a proporsi in avanti ma non impensierisce a sufficienza Sommer.
Nonostante sulla carta sia più offensivo di Bradaric, con la sua presenza il Verona soffre meno. Prova a proporsi in avanti ma non impensierisce a sufficienza Sommer.
Da mezz'ala non incide come quando gioca più avanzato, e quello che scende in campo è la controfigura del match-winner contro la Roma.
Fallisce l'esame contro una big per dimostrare di poterci stare in una big. A parte una bella veronica in mezzo al campo la sua partita è giocata in costante affanno.
Fallisce l'esame contro una big per dimostrare di poterci stare in una big. A parte una bella veronica in mezzo al campo la sua partita è giocata in costante affanno.
Quello che di solito è il suo cavallo di battaglia, la fisicità, viene totalmente meno e l'Inter lo infila come il tonno famoso con il grissino.
Un quarto d'ora di battaglia per provare a fare qualcosa, ma i ritmi sono già bassissimi al suo ingresso in campo.
Poche iniziative concrete anche se l'Inter del secondo tempo è decisamente più permissiva.
Prova un'iniziativa verso la fine con cross teso in area, ma nel mezzo del quasi nulla assoluto.
Scelta forte di Zanetti per avere la doppia punta "pesante" che però si rivela un totale flop sotto tanti punti di vista.
Scelta forte di Zanetti per avere la doppia punta "pesante" che però si rivela un totale flop sotto tanti punti di vista.
Anche a fine partita la sua faccia è di chi sta ancora pensando a quella traversa colpita sullo 0-0. Per lui vale il ragionamento fatto per Tchatchoua. E' tra i migliori dei titolari ma non arriva alla sufficienza.
Anche a fine partita la sua faccia è di chi sta ancora pensando a quella traversa colpita sullo 0-0. Per lui vale il ragionamento fatto per Tchatchoua. E' tra i migliori dei titolari ma non arriva alla sufficienza.
Prova a mettersi a specchio con l'Inter e la scelta lo premia per dieci minuti, poi inizia la rumba. Non convincono le esclusioni di Lazovic e Suslov che abbassano il livello tecnico.
Dopo lo spavento sulla traversa di Tengstedt si gode un pomeriggio di relax con pochissimi interventi.
Ingresso esemplare del centrale olandese, che poi chiude da capitano. Prima avvia l'azione del gol di Correa e poi con una sassata fa secco Montipò per il gol del poker.
Un quarto d'ora di attività abbastanza intensa anche con una sponda pericolosa nell'area del Verona, prima del problema fisico che gli fa alzare bandiera bianca.
Un quarto d'ora di attività abbastanza intensa anche con una sponda pericolosa nell'area del Verona, prima del problema fisico che gli fa alzare bandiera bianca.
Di ruolo difensore anche se la precisione dei suoi passaggi e dei suoi lanci direbbe il contrario. Assist importante per Thuram e un'altra bella palla che quasi manda in gol Zielinski.
Di ruolo difensore anche se la precisione dei suoi passaggi e dei suoi lanci direbbe il contrario. Assist importante per Thuram e un'altra bella palla che quasi manda in gol Zielinski.
L'Inter la risolve per vie centrali e quindi a lui non resta altro che osservare lo svolgimento della partita senza doversi troppo sporcare le mani.
Si potrebbe copincollare la pagella di Darmian. Sfoggia la nuova "acconciatura" senza però lasciare il segno con azioni particolari.
Voglioso, e si vede, anche troppo perché in qualche azioni va troppo avanti rispetto al pallone. Alla fine riesce in qualche modo, con un tiro da terra, a partecipare alla festa nerazzurra.
Potrebbe lasciare il segno dopo pochi minuti dal suo ingresso ma Montipò gli dice di no. Visto il risultato, si accontenta.
Non è al meglio e si vede per un paio di palloni molto pericolosi persi in fase di costruzione, ma ha il merito di avviare l'azione del gol di De Vrij.
Non è un caso che Inzaghi non se ne privi mai. E' il facilitatore della manovra per antonomasia e i suoi movimenti creano gli spazi dove gli attaccanti si fiondano. Partecipa con una bella giocata anche al gol di Bisseck.
Entra a pratica sbrigata e al di là di qualche accelerazione si limita al famigerato compitino.
Questa volta l'esame da "vice-Calha" lo supera con buonissimi voti. Geometrie, personalità crescente e un assist, che non fa mai male.
Torna in campo e per Inzaghi già questa è di per sé una buonissima notizia, perché sarà preziosissimo quando ci saranno tante partite ravvicinate.
Torna in campo e per Inzaghi già questa è di per sé una buonissima notizia, perché sarà preziosissimo quando ci saranno tante partite ravvicinate.
L'aria di Verona gli fa bene. Torna a sbocciare sul campo dove aveva esordito in nerazzurro con una doppietta. Coglie due legni, uno all'inizio e uno alla fine, sblocca il match con una bella giocata e propizia due reti con altrettanti assist. Prestazione totale.
L'aria di Verona gli fa bene. Torna a sbocciare sul campo dove aveva esordito in nerazzurro con una doppietta. Coglie due legni, uno all'inizio e uno alla fine, sblocca il match con una bella giocata e propizia due reti con altrettanti assist. Prestazione totale.
Vede l'occasione propizia per lasciare la sua firma, parte bene anche se poi si fa un po' prendere dall'enfasi e diventa impreciso.
Non segnava da un po' e decide di rifarsi con gli interessi. Da buon compagno prima fa sbloccare il collega di reparto poi affossa il Verona con due gol in fotocopia, fin troppo facili per uno bravo come lui.
Perde Acerbi ma non si abbatte; premiato dalla scelta di Correa si porta provvisoriamente in vetta alla classifica.
Perde Acerbi ma non si abbatte; premiato dalla scelta di Correa si porta provvisoriamente in vetta alla classifica.