Non può nulla sui due gol del Parma, soprattutto sul primo di Kulusevski; in un paio di circostanze viene chiamato in causa e si fa trovare pronto.
- Kulusevski 17’
- Palacio 40’
- Iacoponi 71’
- Dzemaili 94’
Pronti via e si perde Sprocati. Spinge raramente e senza costrutto, mentre in difesa non riesce a garantire tranquillità quando la palla arriva dalle sue parti.
Altra prestazione incolore nella quale soffre il duello fisico con Kucka, non va deciso sullo slovacco nell'azione del secondo gol e non naufraga del tutto solo per un paio di chiusure nel primo tempo.
Altra prestazione incolore nella quale soffre il duello fisico con Kucka, non va deciso sullo slovacco nell'azione del secondo gol e non naufraga del tutto solo per un paio di chiusure nel primo tempo.
Al rientro dopo l'infortunio e schierato centrale, il giapponese fatica a prendere le misure e nel secondo gol si fa prendere d'infilata da Iacoponi.
Al rientro dopo l'infortunio e schierato centrale, il giapponese fatica a prendere le misure e nel secondo gol si fa prendere d'infilata da Iacoponi.
Se c'è da lottare non si tira indietro, non dà qualità alla manovra ma non può cantare e portare la croce. Finisce a giocare terzino destro, emblema del suo spirito di sacrificio.
Entra a gara in corso ma subito garantisce buon dinamismo al centrocampo. Sciagurato però il suo passaggio a Palacio dal quale nasce il gol dell'1-2.
Entra a gara in corso ma subito garantisce buon dinamismo al centrocampo. Sciagurato però il suo passaggio a Palacio dal quale nasce il gol dell'1-2.
Un lampo il suo tiro al volo che vale il 2-2 all'ultimo momento utile. Basta e avanza per colorire la sua partita, macchiata dalla dormita sul primo gol di Kulusevski.
Soffre Kulusevski prima e Darmian poi, in attacco spinge con fatica senza riuscire a dare ampiezza alla manovra.
Soffre Kulusevski prima e Darmian poi, in attacco spinge con fatica senza riuscire a dare ampiezza alla manovra.
Mai nel vivo del gioco, tocca pochi palloni e non è mai di supporto a Palacio. Di buono c'è che procura due gialli agli avversari.
Il solito Trenza che si prende sulle spalle tutte le responsabilità offensive, segna di testa dopo quasi due anni, sprona i compagni, attacca con continuità. Fatica però nei duelli individuali.
Il solito Trenza che si prende sulle spalle tutte le responsabilità offensive, segna di testa dopo quasi due anni, sprona i compagni, attacca con continuità. Fatica però nei duelli individuali.
Salta l'uomo con difficoltà, nel primo tempo praticamente non si vede. Un po' meglio nella ripresa quando occupa di più l'area: nulla di eclatante, intendiamoci.
Ci mette tanta voglia di spaccare il mondo ma anche zero lucidità. Sbaglia una valanga di cross e perde una valanga di palloni. Però ci prova sempre e mette a referto anche un assist.
Unica alternativa offensiva a disposizione del Bologna, entra quando la squadra è in svantaggio ma non riesce a lasciare il segno e a cambiare l'andamento della gara.
Bologna spaesato, poco convinto, impacciato, soffocato tatticamente dal Parma. Ci crede però fino alla fine (voto, come sempre, allo staff tecnico).
Bologna spaesato, poco convinto, impacciato, soffocato tatticamente dal Parma. Ci crede però fino alla fine (voto, come sempre, allo staff tecnico).
Un paio di belle parate ma anche una papera sul colpo di testa di Palacio che lo sorprende e al quale non pone rimedio.
Il suo compito è soprattutto quello di bloccare le iniziative di Orsolini e il duello finisce sostanzialmente pari. Spinge poco sulla fascia ma per esigenze di copione.
Nel primo tempo si sostituisce un paio di volte a Sepe ribattendo conclusioni avversarie. Nella difesa va più in affanno dei compagni di reparto.
Nel primo tempo si sostituisce un paio di volte a Sepe ribattendo conclusioni avversarie. Nella difesa va più in affanno dei compagni di reparto.
Le prende tutte, ma proprio tutte. Di testa è insuperabile ed è un buco nero che risucchia tutti i cross rossoblu. Qualche sbavatura nel finale quando la stanchezza, evidentemente, prende il sopravvento.
Sulla sua fascia di competenza fa un po' quello che vuole: ferma Sansone, punta Krejci, dà sempre un appoggio ai suoi. Pecca al momento di crossare e più in generale negli ultimi 16 metri ma la sua resta una partita di livello.
Sulla sua fascia di competenza fa un po' quello che vuole: ferma Sansone, punta Krejci, dà sempre un appoggio ai suoi. Pecca al momento di crossare e più in generale negli ultimi 16 metri ma la sua resta una partita di livello.
Il primo gol della sua carriera in Serie A esalta una prestazione ottima. Attento e puntuale nelle chiusure, commette un solo errore facendosi anticipare da Palacio in occasione dell'1-1.
Al rientro dopo l'operazione al ginocchio fatica a carburare ed entrare nel mood della partita. Ampiamente giustificabile, ci mancherebbe.
Centravanti per mancanza di alternativa, mette il fisico su ogni pallone e domina i duelli con Denswil. Serve un assist al bacio per Iacoponi.
Non fa cose scintillanti ma porta a casa la pagnotta con grinta, attenzione e determinazione.
Non fa cose scintillanti ma porta a casa la pagnotta con grinta, attenzione e determinazione.
Se Scozzarella dà ordine e pulizia, lui ci mette la cattiveria agonistica necessaria per coprire gli spazi sulla trequarti. In qualche caso di Barillà sembra che ce ne siano due. Cala alla distanza per il grande dispendio fisico.
Sbaglia pochissime decisioni dando ordine e sostanza alla tattica del Parma. Costretto ad uscire per un polpaccio indurito.
Sbaglia pochissime decisioni dando ordine e sostanza alla tattica del Parma. Costretto ad uscire per un polpaccio indurito.
Un gol, un palo, giocatori avversari seminati come birilli, un piede sinistro che fa quello che vuole quando vuole. Lo svedese pare destinato a palcoscenici luminosi.
Un gol, un palo, giocatori avversari seminati come birilli, un piede sinistro che fa quello che vuole quando vuole. Lo svedese pare destinato a palcoscenici luminosi.
Non gioca punta ma esterno, ruolo a lui più congeniale. Si sacrifica per la causa ma pecca di lucidità sotto porta.
Non gioca punta ma esterno, ruolo a lui più congeniale. Si sacrifica per la causa ma pecca di lucidità sotto porta.
Partita tatticamente perfetta dei suoi, preparata ed eseguita alla perfezione per 93 minuti. Non arriva però la vittoria e allora qualcosa vuol dire che non ha funzionato. Ma viste le condizioni della vigilia può essere soddisfatto.
Partita tatticamente perfetta dei suoi, preparata ed eseguita alla perfezione per 93 minuti. Non arriva però la vittoria e allora qualcosa vuol dire che non ha funzionato. Ma viste le condizioni della vigilia può essere soddisfatto.