Mai chiamato in causa, neanche con qualche cross velenoso. Solo a ridosso del novantesimo si ritrova a dover bloccare un tiro sbilenco di Sanabria.
Si mette in mostra con una ripartenza da centometrista, ci mette il corpo su un tiro pericoloso di Linetty dal limite.
Da una sua progressione palla al piede nasce il gol di Weah dopo essersi liberato di Ricci. È una continua spina nel fianco per la difesa del Torino, dai suoi piedi ha origine la maggior parte delle occasioni bianconere.
L'attacco del Torino e in difficoltà e lui fa di tutto per non ravvivarlo.
L'attacco del Torino e in difficoltà e lui fa di tutto per non ravvivarlo.
Tra i meno brillanti dei suoi, nella ripresa concede qualche spazio e fatica a trovarne, ma la sua prova è comunque sufficiente.
Tra i meno brillanti dei suoi, nella ripresa concede qualche spazio e fatica a trovarne, ma la sua prova è comunque sufficiente.
Dai primissimi minuti dà l'impressione di essere sul pezzo. Da una sua giocata nasce il gol del raddoppio.
Sblocca il derby con un gol da rapace d'area di rigore: per il figlio d'arte è il quarto centro in campionato, il terzo nelle ultime quattro partite. Nella ripresa troverebbe anche la doppietta, ma questa vota il gol viene annullato per un tocco di mano.
Sblocca il derby con un gol da rapace d'area di rigore: per il figlio d'arte è il quarto centro in campionato, il terzo nelle ultime quattro partite. Nella ripresa troverebbe anche la doppietta, ma questa vota il gol viene annullato per un tocco di mano.
Lotta su ogni pallone, partecipa attivamente alle due fasi: con lui la Juventus a tratti sembra giocare in superiorità numerica.
Vuole a tutti i costi il primo gol in bianconero e si vede: ci va vicino due volte nel giro di pochi minuti, ma deve fare i conti con la difesa granata. Bella l'imbucata al 72' per Weah che va a segno, ma solo dopo un tocco di mano che rende irregolare l'azione.
Motta lo getta nella mischia per chiudere la partita e lui recepisce la richiesta: prima sfiora l'eurogol col tiro a giro da fuori, poi confeziona un assist al bacio per Yildiz.
Al 6' riceve un buon pallone dalla sinistra ma cicca la conclusione. Poi ha altre due occasioni, ma prima calcia tra le braccia di Milinkovic-Savic, poi da buona posizione non inquadra lo specchio della porta.
Dopo un primo tempo quasi in naftalina, nella ripresa alza i giri del motore e più volte sgasa pericolosamente, costringendo anche Walukiewicz a spendere il giallo per arrestarne la corsa. Poi in tuffo trova il gol della tranquillità, esultando come l'idolo Del Piero nel giorno del suo 50esimo compleanno.
La sua squadra approccia con la mentalità giusta al derby. Ripresa di gestione prima del raddoppio a certificare un successo meritato e importante con la sosta in arrivo.
Non si rende protagonista di interventi da ricordare, ma non ha colpe sui due gol della Juventus.
Tiene botta in una serata non facile per il Torino, lascia qualche metro di troppo solo nel finale in occasione del raddoppio di Yildiz.
Gioca sulla fascia 'preferita' della Juventus e viene spesso travolto dalle folate di Cambiaso e compagni. Nella ripresa spende il giallo per fermare uno sgusciante Yildiz.
Si rende protagonista di una vistosa dormita nel cuore dell'area di rigore permettendo a Weah di calciare a porta vuota per l'1-0 bianconero.
Prima ferma Yildiz rischiando il fallo da rigore, poi lascia il 10 bianconero liberissimo di colpire di testa in tuffo per il raddoppio della Juventus.
Dalle sue parti Cambiaso e compagni passano con eccessiva facilità. Prova a venir fuori nella ripresa, ma senza grossi risultati.
Macchia una prova fino a quel momento sufficiente rimediando un cartellino giallo per una reazione eccesiva dopo un fallo a centrocampo. Cala nel finale.
Entra in un momento non semplice per il Torino, ma non fa nulla per provare a cambiare le sorti della serata.
In alcuni momenti prova a svegliare la squadra, ma predica da solo nel deserto. Cerca anche il gol con un tiro di potenza da fuori, ma sbatte su Kalulu.
Prima da titolare dopo l'infortunio, fatica a trovare palloni giocabili. La sua partita dura quarantacinque minuti.
Si fa superare da Cambiaso che propizia il gol di Weah, alza bandiera bianca per infortunio al 64'.
Prova ad accendere la luce con qualche giocata personale, ma appare scollato dal resto della squadra.
Prova ad accendere la luce con qualche giocata personale, ma appare scollato dal resto della squadra.
Conferisce ordine e concretezza alla manovra del Torino nella fase iniziale della ripresa, poi viene inglobato dal centrocampo avversario e sparisce dai radar.
Conferisce ordine e concretezza alla manovra del Torino nella fase iniziale della ripresa, poi viene inglobato dal centrocampo avversario e sparisce dai radar.
Serata da dimenticare per l'attaccante paraguaiano: impalpabile per quasi novanta minuti, allo scadere ha l'occasione per riaprire i giochi ma calcia malissimo regalando la sfera a Perin.
Prova a sorprendere la difesa bianconera con una elegante discesa, ma va a sbattere sul muro difensivo della Juventus.
Il Torino di inizio stagione sembra essere solo un lontano ricordo. Prova incolore e senza grinta nella partita più sentita dalla tifoseria, ma dalla panchina in questo momento si può pescare oggettivamente poco.