Se il Milan riesce a restare in partita prima dell'assalto finale grande merito è del suo portiere che si esalta in almeno due occasioni per respingere gli assalti dei granata. Non può invece nulla sull'autorete di Thiaw e sul colpo di testa ravvicinato di Zapata.
Partita da mettere al più presto nel dimenticatoio per il capitano del Milan. Non spinge praticamente mai e nella ripresa si fa prendere facilmente nel mezzo da Ilic e Lazaro nell'azione che porta al momentaneo 0-2.
Nel finale prova ad aumentare la pressione offensiva recapitando tre cross nell'area di rigore del Torino.
Ha un po' di responsabilità sulla rete del momentaneo 0-1 non colpendo in maniera impeccabile la sfera sulla linea e passandola, di fatto, a Thiaw che completa la frittata. Non appare neanche molto sicuro quando viene puntato nell'uno contro uno.
Partita di assoluti per il centrale del Milan. Prima è bravissimo a colpire di testa su calcio d'angolo costringendo Masina ad un intervento provvidenziale sulla linea. Poi è disastroso sulle due reti dei granata: la prima se la fa da solo con un controllo maldestro sulla linea di porta, sulla seconda si perde completamente Zapata in piena area di rigore.
Parte bene muovendosi molto alla ricerca della posizione giusta per infastidire la difesa del Torino. Con il passare dei minuti il suo rendimento scende e solo l'errore di Lazaro permette di ricordare che è in campo. Dopo il raddoppio granata Fonseca lo richiama in panchina alla ricerca di maggior freschezza.
In una partita molto a strappi il regista del Milan cerca sempre di dare qualità alla manovra, sia nella propria metà campo che nei pressi dell'area di rigore avversaria. Chiude la sua partita anzitempo con una percentuale di passaggi realizzati superiore al 97%.
Fonseca lo schiera nel tandem di centrocampo e l'inglese sembra risentire un po' di questa scelta. Nel primo tempo trova anche una bellissima palla in profondità per Leao, ma il portoghese si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic.
Partita confusionaria dell'esterno offensivo del Milan. Poco preciso in fase di possesso con tanti controlli sbagliati che hanno regalato la sfera al Torino. Non aiuta neanche in fase di aggressione risultando un po' troppo passivo.
A sorpresa Fonseca lo schiera nel ruolo di terzino, il belga inizia bene, ma con il passare dei minuti dimostra sempre più incertezza. Bellanova ne approfitta tagliando alle sue spalle nell'azione che porta al momentaneo 0-1.
A sorpresa Fonseca lo schiera nel ruolo di terzino, il belga inizia bene, ma con il passare dei minuti dimostra sempre più incertezza. Bellanova ne approfitta tagliando alle sue spalle nell'azione che porta al momentaneo 0-1.
A sorpresa Fonseca lo schiera nel ruolo di terzino, il belga inizia bene, ma con il passare dei minuti dimostra sempre più incertezza. Bellanova ne approfitta tagliando alle sue spalle nell'azione che porta al momentaneo 0-1.
Fonseca lo manda in campo per dare maggiore vivacità all'attacco, il numero 80 ripaga la decisione del mister dipingendo il cross che porta alla rete del definitivo 2-2.
Fonseca lo manda in campo per dare maggiore vivacità all'attacco, il numero 80 ripaga la decisione del mister dipingendo il cross che porta alla rete del definitivo 2-2.
Il suo ingresso non riesce ad aumentare la qualità della manovra rossonera, anzi. Nell'azione del momentaneo 0-2 non riesce a bloccare il tandem Ilic-Lazaro. Nel finale si riscatta parzialmente scoccando il tiro su cui poi interviene Morata per realizzare l'1-2.
Il suo ingresso sembra dare la scossa al Milan. Prima si procura un calcio di rigore poi revocato dal VAR poi trova il tocco che riaccende le speranze dei rossoneri deviando in rete la conclusione di Reijnders.
Gioca quasi un'ora di partita toccando appena 18 palloni, decisamente troppo poco per chi dovrebbe fungere da riferimento offensivo del Milan. Non riesce mai a liberarsi della marcatura di Coco e anche dal punto di vista fisico appare ancora appannato.
Partita poco lucida dell'attaccante rossonero. Nel primo tempo prova più volte a caricarsi la squadra sulle spalle, ma sembra non essere ancora al massimo della forma peccando molto in lucidità quando si trova nei pressi della porta di Milinkovic-Savic.
Partita poco lucida dell'attaccante rossonero. Nel primo tempo prova più volte a caricarsi la squadra sulle spalle, ma sembra non essere ancora al massimo della forma peccando molto in lucidità quando si trova nei pressi della porta di Milinkovic-Savic.
Il suo sembra il cambio della disperazione, invece Fonseca può gioire della sua scelta. La sua girata è fulminea e non lascia scampo a Milinkovic-Savic, regalando al Milan un punto che sembrava impossibile fino a pochi minuti prima.
La formazione iniziale sembra non girare al meglio con i reparti un po' troppo slegati tra loro con il Torino che ne approfitta per portarsi sullo 0-2. Nella ripresa manda in campo tutto il proprio potenziale offensivo e, anche con un pizzico di fortuna, i suoi riescono a trovare un insperato pareggio.
La formazione iniziale sembra non girare al meglio con i reparti un po' troppo slegati tra loro con il Torino che ne approfitta per portarsi sullo 0-2. Nella ripresa manda in campo tutto il proprio potenziale offensivo e, anche con un pizzico di fortuna, i suoi riescono a trovare un insperato pareggio.
Nel primo tempo il portiere del Torino si rende protagonista di una grande parata a tu per tu con Rafael Leao. Nella ripresa è costretto a capitolare due volte nei minuti finali senza che potesse fare molto, furbo il tocco di Morata, fulminante la girata di Okafor.
Nel primo tempo si rende protagonista di un intervento importante andando a bloccare il colpo di testa di Thiaw a pochi centimetri dalla linea. Nel finale però rovina quanto fatto di buono lisciando clamorosamente il pallone sul cross di Musah e permettendo ad Okafor di segnare la rete del pareggio.
Nel primo tempo si fa vedere in maniera piuttosto discontinua, mentre la sua ripresa si apre con un clamoroso errore che regala la sfera a Pulisic. Passato questo pericolo sembra quasi risvegliarsi e riesce a dare vita, in collaborazione con Ilic, alla sontuosa azione che porta al momentaneo 0-2 siglato da Zapata.
L'esterno del Torino approfitta nel migliore dei modi delle incertezze di Saelemaekers nel ruolo di terzino. Prima mette lo zampino sul momentaneo 0-1 con un colpo di testa che mete in difficoltà tutta la retroguardia rossonero, mentre nel secondo tempo riesce a sfuggire in velocità all'esterno belga creando dal nulla un'azione molto pericolosa.
Approfitta di una serata non eccezionale di Rafael Leao per mostrare a tutti i suoi progressi da braccetto difensivo. Non tentenna quando il portoghese lo punta nell'uno contro uno e non si preoccupa di dover usare le maniere forti quando necessario.
Approfitta di una serata non eccezionale di Rafael Leao per mostrare a tutti i suoi progressi da braccetto difensivo. Non tentenna quando il portoghese lo punta nell'uno contro uno e non si preoccupa di dover usare le maniere forti quando necessario.
Il suo ingresso è il punto di svolta, in negativo, per il Torino. Prima si fa anticipare da Morata nell'azione del momentaneo 1-2, poi non si accorge dell'inserimento di Okafor lasciando troppo spazio al rossonero per coordinarsi e trovare il definitivo 2-2.
Dover raccogliere l'eredità di Buongiorno poteva non essere esattamente facile, così come esordire a San Siro nella sua prima in Serie A. Invece il centrale si rende protagonista di una prestazione concentrata, anche se rischia di vedersi comminare contro un rigore revocato poi dal VAR.
Partita non molto appariscente per il polacco. Si muove in mezzo al campo per garantire un corretto sviluppo della manovra per i granata e aumentare il grado di difficoltà della costruzione del gioco per i rossoneri. Chiude il suo match con due duelli aerei vinti e tre respinte difensive.
Mandato in campo quando il Milan aumenta la propria pressione offensiva. L'ex Verona prova a mettere tutta la propria fisicità a disposizione della squadra granata, ma lo si ricorda solo per la scaramuccia con Morata dopo il momentaneo 1-2.
Nel primo tempo va vicinissimo al gol con una bella conclusione da fuori area respinta da Maignan. Nel secondo tempo contribuisce in maniera importante al radoppio del Torino duettando molto bene con Lazaro e liberando quest'ultimo per il cross.
Questa sera il centrocampista granata ha dimostrato di essere in un momento di grande maturazione. Di fronte al centrocampo del Milan non trema mai ed anzi aiuta la sua squadra a creare trame di gioco molto interessanti in collaborazione con i suoi compagni di reparto.
Questa sera il centrocampista granata ha dimostrato di essere in un momento di grande maturazione. Di fronte al centrocampo del Milan non trema mai ed anzi aiuta la sua squadra a creare trame di gioco molto interessanti in collaborazione con i suoi compagni di reparto.
Non si fa vedere tantissimo per azioni personali, ma riesce comunque a dare il proprio contributo, venendo spesso a galleggiare tra le linee di centrocampo e difesa rossonera costringendo gli avversari a movimenti al di fuori delle proprie zone di competenza.
La nuova responsabilità da capitano sembra averlo caricato ancora di più. Mette lo zampino sulla prima rete granata con il cross che porta al colpo di testa di Bellanova, poi si mette in proprio e realizza il 2-0 con un perentorio colpo di testa a pochi passi dalla porta rossonera.
La nuova responsabilità da capitano sembra averlo caricato ancora di più. Mette lo zampino sulla prima rete granata con il cross che porta al colpo di testa di Bellanova, poi si mette in proprio e realizza il 2-0 con un perentorio colpo di testa a pochi passi dalla porta rossonera.
Mandato in campo quando Zapata non ne ha proprio più l'ivoriano spinge quando possibile in contropiede cercando di sfruttare gli errati posizionamenti dei difensori rossoneri.
Entra quando il Milan alza il proprio baricentro, ma trova comunque il modo di farsi notare per un paio di giocate apprezzabili. Non ci stupiremmo se dovesse diventare titolare una volta appresi i meccanismi di gioco di Vanoli.
Fino all'80' i suoi giocano una partita di grande intensità ed ordine riuscendo a trovare anche un clamoroso doppio vantaggio in quel di San Siro. Nel finale però la stanchezza inizia a farsi sentire e quando esce Zapata i suoi abbassano il proprio baricentro scoprendo il fianco per la clamorosa rimonta rossonera.