L'esordio in campionato è dei più semplici: qualche pallone smanacciato in uscita, nessuna parata di rilievo e una serata assolutamente tranquilla. Porta a casa il primo clean sheet stagionale.
- Martinez L. 8’
- Martinez L. 76’
Stravince il confronto con Ciurria, affonda a più riprese sulla fascia sinistra ed è costantemente tra i più pericolosi. Va al tiro al 30', al 53' e al 66', nell'ultima occasione addirittura con il destro a giro; gli manca solo il gol.
Nel primo tempo mette la museruola a Maric e si rende protagonista di alcuni interventi precisi. Qualche sofferenza a inizio ripresa, ma nel complesso concede pochissimo.
Nel primo tempo mette la museruola a Maric e si rende protagonista di alcuni interventi precisi. Qualche sofferenza a inizio ripresa, ma nel complesso concede pochissimo.
San Siro lo accoglie con diffidenza, lui regala alcune belle giocate negli ultimi 30 metri, ma a tratti è anche confusionario: forse incide la voglia di strafare, perché commette errori evitabili.
San Siro lo accoglie con diffidenza, lui regala alcune belle giocate negli ultimi 30 metri, ma a tratti è anche confusionario: forse incide la voglia di strafare, perché commette errori evitabili.
Valore aggiunto sulla fascia sinistra, è in grado di innescare l'azione e buttarsi dentro per scardinare la difesa brianzola su quel lato, oppure sventagliare per il cambio di gioco sulla fascia opposta. In difesa è un muro invalicabile.
Nonostante un problema alla caviglia, rimane in campo e dà il meglio di sé in copertura. Poco appariscente, ma decisivo con alcune chiusure pulite e perfette per scelta di tempo.
Nonostante un problema alla caviglia, rimane in campo e dà il meglio di sé in copertura. Poco appariscente, ma decisivo con alcune chiusure pulite e perfette per scelta di tempo.
Prova travolgente dell'olandese, che confeziona l'assist per Lautaro Martinez nel primo tempo ed è sempre pericoloso quando parte sulla sua fascia di competenza. Concentrato, si applica bene nella fase difensiva.
Prova travolgente dell'olandese, che confeziona l'assist per Lautaro Martinez nel primo tempo ed è sempre pericoloso quando parte sulla sua fascia di competenza. Concentrato, si applica bene nella fase difensiva.
Entra al posto di Dimarco, esordendo proprio contro la sua ex squadra. Nel finale avrebbe l'occasione per arrotondare il risultato, ma con un eccesso di generosità cerca di servire Mkhitaryan invece che tirare.
Entra al posto di Dimarco, esordendo proprio contro la sua ex squadra. Nel finale avrebbe l'occasione per arrotondare il risultato, ma con un eccesso di generosità cerca di servire Mkhitaryan invece che tirare.
Sale in cattedra con la rifinitura in occasione del primo gol. Sempre bravo a farsi trovare dai compagni, è in costante movimento ed è una spina nel fianco per il centrocampo del Monza.
Ormai ha passato a pieni voti l'esame da regista: la sua fase difensiva oggi è perfetta, al 48' si immola salvando un gol fatto, è sempre nel posto giusto quando serve. In avanti ci prova su punizione, ma anche con il tiro da fuori, senza successo.
Subito pericoloso al 5', è tra i più in forma nella squadra nerazzurra. Bene al 30' con lo scarico su Dimarco, gioca tanti palloni e lo fa quasi sempre bene: la sua qualità è essenziale per la manovra nerazzurra.
Risponde alla doppietta di Osimhen dichiarando aperta la caccia al trofeo di capocannoniere. Sia quando agisce da finalizzatore sia quando cuce il gioco è estremamente efficace: sa di dover trascinare la squadra e svolge il suo compito in modo egregio.
Entra al posto di Thuram e regala spettacolo: assist no-look, difesa del pallone, tocchi di qualità. Decisivo per il raddoppio nerazzurro con il cioccolatino recapitato a Lautaro Martinez; se sta bene, i tifosi nerazzurri si divertiranno.
Si fa apprezzare per come si mette al servizio della squadra e del suo compagno di reparto. Ha una buona progressione e quando vuole sa usare bene il fisico; da affinare l'intesa con Lautaro.
Si fa apprezzare per come si mette al servizio della squadra e del suo compagno di reparto. Ha una buona progressione e quando vuole sa usare bene il fisico; da affinare l'intesa con Lautaro.
Si fa apprezzare per come si mette al servizio della squadra e del suo compagno di reparto. Ha una buona progressione e quando vuole sa usare bene il fisico; da affinare l'intesa con Lautaro.
L'Inter sfodera un'ottima prestazione alla prima di campionato, dimostrando un'ottima mentalità; l'allenatore nerazzurro torchia ininterrottamente i suoi, non volendo lasciare punti per strada quest'anno.
Due gol subiti e poco altro da segnalare: l'Inter tira tanto verso la porta (22 conclusioni), ma le conclusioni finiscono quasi tutte sul fondo. Non ha colpe specifiche sulle reti di Lautaro.
Prima a San Siro da ex, si fa valere contro giocatori che conosce perfettamente, intuendone spesso le mosse. Manca l'esplosività, non la sagacia: dalla sua parte l'Inter non sfonda.
Entra in campo al posto di D'Ambrosio e commette diversi errori; Arnautovic lo porta a spasso, non può nulla fisicamente contro l'austriaco e sbaglia posizionamento in più di un'occasione.
Dumfries gli scappa via troppo spesso alle spalle, qualche buona iniziativa in avanti non basta per la sufficienza: sono troppe le sbavature nella sua metà campo.
Dumfries gli scappa via troppo spesso alle spalle, qualche buona iniziativa in avanti non basta per la sufficienza: sono troppe le sbavature nella sua metà campo.
In ritardo sul gol di Lautaro Martinez nel primo tempo, spesso è in ritardo sul suo uomo, anche a causa di una condizione fisica ancora lontana da quella ottimale. Dietro il Monza balla un po' troppo.
In ritardo sul gol di Lautaro Martinez nel primo tempo, spesso è in ritardo sul suo uomo, anche a causa di una condizione fisica ancora lontana da quella ottimale. Dietro il Monza balla un po' troppo.
Nel primo tempo tutto sommato tiene botta, nella ripresa però crolla ed è in ritardo nella chiusura su Lautaro Martinez in occasione del raddoppio nerazzurro. Questa volta non veste i panni dell'eroe a San Siro come nella scorsa stagione.
Nel primo tempo tutto sommato tiene botta, nella ripresa però crolla ed è in ritardo nella chiusura su Lautaro Martinez in occasione del raddoppio nerazzurro. Questa volta non veste i panni dell'eroe a San Siro come nella scorsa stagione.
Entra al posto di Colpani, ma non per rilevarne il ruolo: si sistema sulla fascia destra per contenere Dimarco, nel finale trasloca sulla sinistra. Fa il suo dovere e va anche al tiro, non inquadrando la porta di Sommer al 65'.
Entra al posto di Gagliardini, fa a sportellate con i centrocampisti nerazzurri, senza mai tirarsi indietro. Più coinvolto nella fase difensiva che nella manovra dei brianzoli.
Vuole dimostrare al popolo nerazzurro di aver sbagliato sul suo conto. Si impegna al massimo contro la sua ex squadra, propone anche un paio di palloni interessanti, palleggiando più del solito e buttandosi meno nello spazio.
Vuole dimostrare al popolo nerazzurro di aver sbagliato sul suo conto. Si impegna al massimo contro la sua ex squadra, propone anche un paio di palloni interessanti, palleggiando più del solito e buttandosi meno nello spazio.
Vuole dimostrare al popolo nerazzurro di aver sbagliato sul suo conto. Si impegna al massimo contro la sua ex squadra, propone anche un paio di palloni interessanti, palleggiando più del solito e buttandosi meno nello spazio.
Un errore grave in occasione del primo gol nerazzurro, un pallone perso in modo banale, che permette all'Inter di arrivare in porta con pochi tocchi. Prova a far girare la squadra come al solito, ma oggi non è nella sua miglior giornata.
Un errore grave in occasione del primo gol nerazzurro, un pallone perso in modo banale, che permette all'Inter di arrivare in porta con pochi tocchi. Prova a far girare la squadra come al solito, ma oggi non è nella sua miglior giornata.
La sua posizione tra le linee mette in difficoltà la difesa dell'Inter. Fino a quando non esce per una botta ricevuta da Dimarco, è senza dubbio il migliore in campo del Monza: velocità e qualità non gli mancano, deve solo essere più concreto.
La sua posizione tra le linee mette in difficoltà la difesa dell'Inter. Fino a quando non esce per una botta ricevuta da Dimarco, è senza dubbio il migliore in campo del Monza: velocità e qualità non gli mancano, deve solo essere più concreto.
Dimarco è un cliente scomodo e va spesso via all'esterno del Monza, che in copertura fatica non poco; prova a rifarsi in avanti, soprattutto nel secondo tempo, ma oggi è impreciso e poco concreto.
Uno tra i più vivaci per tutto il primo tempo, dialoga bene con Colpani e riesce occasionalmente a prendere di infilata la difesa dell'Inter. Meno bene nella ripresa, anche se nel finale ha ancora energie per crossare dal fondo e trovare la respinta di Sommer.
Entra al posto di Maric, ma non combina quasi nulla. Rispetto al compagno non ha la capacità di far salire la squadra, la difesa dell'Inter lo controlla senza tanti patemi.
Compito ingrato, il suo: fare a sportellate con De Vrij, far salire la squadra e cercare di domare tutti i palloni alti. Spesso bloccato dalla difesa nerazzurra, per lo meno ci mette la grinta necessaria.
Compito ingrato, il suo: fare a sportellate con De Vrij, far salire la squadra e cercare di domare tutti i palloni alti. Spesso bloccato dalla difesa nerazzurra, per lo meno ci mette la grinta necessaria.
Il suo Monza è ancora in rodaggio: i meccanismi ci sono, ma gli interpreti forse non sono all'altezza di quelli dello scorso anno. Non convincono del tutto le sue scelte in attacco, sia di formazione sia di impostazione di gioco.