Pronti-via e subito l'illusione di una serata da incorniciare, con un colpo di reni non indifferente su conclusione di Leao, ma pochi minuti più tardi il concretizzarsi di quella che è solo un'illusione, quando si fa trovare impreparato sulla conclusione di Brahim Diaz che vale il vantaggio dei rossoneri.
Pronti-via e subito l'illusione di una serata da incorniciare, con un colpo di reni non indifferente su conclusione di Leao, ma pochi minuti più tardi il concretizzarsi di quella che è solo un'illusione, quando si fa trovare impreparato sulla conclusione di Brahim Diaz che vale il vantaggio dei rossoneri.
L'ex Cagliari entra per dar brio alla manovra dei suoi e respiro ai compagni, ma riesce solo in parte nell'impresa, senza infamia e senza lodi.
Insidiato da Leao, non ne esce sempre nel migliore dei modi e troppo spesso lascia allo spagnolo l'ultimo -letale- colpo, non riuscendo a frapporsi tra il tiro e il proprio estremo difensore. Nella ripresa aumenta il ritmo, soprattutto in proposizione offensiva.
La sola granitica capacità di giganteggiare al centro dell'area, nonostante questa sera manchi parecchia assistenza da parte dei compagni di squadra. Ne esce bene, nonostante il poco confortante risultato di squadra.
Di certo non l'esordio in campionato che sognava per sè e per i suoi compagni. passano solo 9' di gioco quando è freddato da Calabria, in seguito al più elementare ed evitabile degli errori, un pallone che rimbalza una volta di troppo e pochi secondi più tardi il Milan è in vantaggio.
Di certo non l'esordio in campionato che sognava per sè e per i suoi compagni. passano solo 9' di gioco quando è freddato da Calabria, in seguito al più elementare ed evitabile degli errori, un pallone che rimbalza una volta di troppo e pochi secondi più tardi il Milan è in vantaggio.
Quando non è ancora scoccato il 10' di gara Kjaer lo stende con un colpo involontario alla testa che ne condiziona inevitabilmente il prosieguo di gara. Qualche errore di troppo in uscita e troppe sbavature difensive non bagnano d'oro il suo esordio in stagione.
Passano gli anni, ma mai la sua voglia di far bene e mettersi in mostra. Contro il Milan vanta due gol nei derby di Milano e anche questa sera non lesina la gran figura, mettendo più volte in difficoltà Theo Hernandez e assicurandosi il podio dei migliori tra i suoi.
Nelle sue corde tutta la capacità e la possibilità di invertire in ogni momento il trend di gara, ma questa volta entra quando il Doria è già sulle gambe e nonostante il forcing finale non riesce nell'obiettivo prefissato.
Nelle sue corde tutta la capacità e la possibilità di invertire in ogni momento il trend di gara, ma questa volta entra quando il Doria è già sulle gambe e nonostante il forcing finale non riesce nell'obiettivo prefissato.
Punta molto sullo svedese ex Cagliari il Doria di D'Aversa in questa stagione e, nonostante il risultato di squadra non troppo confortante, le attese sono ripagate, con una gestione equilibrata dei tempi di gioco per tutto l'arco di gara.
Punta molto sullo svedese ex Cagliari il Doria di D'Aversa in questa stagione e, nonostante il risultato di squadra non troppo confortante, le attese sono ripagate, con una gestione equilibrata dei tempi di gioco per tutto l'arco di gara.
Tra gli uomini più rappresentativi, tra i più attesi e temuti. Non fa mancare il suo apporto alla gara e nonostante la gara non semplice riesce come di consueto a presidiare ogni zona del campo.
Tantissima voglia di fare e di mettersi in mostra e alcune giocate di una sapienza tattica unica, ma questa sera il Doria non riesce nell'impresa e alla fine anche lui è costretto a lasciare il campo a capo chino, con troppi errori a referto.
Tantissima voglia di fare e di mettersi in mostra e alcune giocate di una sapienza tattica unica, ma questa sera il Doria non riesce nell'impresa e alla fine anche lui è costretto a lasciare il campo a capo chino, con troppi errori a referto.
Un missile terra-aria che mette i brividi a Maignan, un destro dopo palla rubata a Theo Hernandez che esalta ancora una volta il portiere rossonero. non mancano le giocate di qualità, ma ancora una volta sono troppi pochi spunti in un'intera partita che, con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto fare sua.
Un missile terra-aria che mette i brividi a Maignan, un destro dopo palla rubata a Theo Hernandez che esalta ancora una volta il portiere rossonero. non mancano le giocate di qualità, ma ancora una volta sono troppi pochi spunti in un'intera partita che, con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto fare sua.
38 anni e non sentirli, come anche testimoniato dal recupero difensivo allo scoccare dell'ora di gioco che strappa tutti gli applausi del Ferraris. In avanti il Doria fatica a costruire, ma il suo capitano risponde comunque sempre presente.
38 anni e non sentirli, come anche testimoniato dal recupero difensivo allo scoccare dell'ora di gioco che strappa tutti gli applausi del Ferraris. In avanti il Doria fatica a costruire, ma il suo capitano risponde comunque sempre presente.
Una Samp mai doma lascia tutta la posta agli avversari, per D'Aversa esordio da dimenticare solo per il risultato, ma questa Samp potrà togliersi delle belle soddisfazioni
Tra gli uomini più attesi all'esordio in massima serie in maglia rossonera. Si esalta sulla doppia conclusione di Gabbiadini e fa sognare i propri tifosi sul tocco in off-side di Colley. I tre punti odierni passano anche dai suoi guantoni
Tra gli uomini più attesi all'esordio in massima serie in maglia rossonera. Si esalta sulla doppia conclusione di Gabbiadini e fa sognare i propri tifosi sul tocco in off-side di Colley. I tre punti odierni passano anche dai suoi guantoni
Apre la sua stagione come aveva chiuso la precedente, con grande grinta e corsa e un assist al bacio che regala i tre punti ai suoi.
Il granitico capitano rossonero mette in scena l'ennesima prestazione sicura e affidabile. Padrone dell'area di rigore, con Tomori forma un duo essenziale.
L'unica nota stonata della serata rossonera viene proprio dall'ultimo uomo da cui aspettarselo. Timido in fase offensiva, eccessivamente in difficoltà contro Candreva e lezioso nella migliore occasione del Doria. Si riscatta parzialmente con la solita grinta e abnegazione, ma lo aspetta una settimana di duro lavoro.
Impossibile da superare e sorprendere, sicuro nella corsa e nei propri mezzi. Il Milan dorme sogni tranquilli, la difesa è in cassaforte.
Il primo a crederci, l'ultimo ad arrendersi. Grinta, corsa e totale abnegazione alla causa lo fanno entrare di diritto tra i migliori in campo nelle fila rossonere.
Il primo a crederci, l'ultimo ad arrendersi. Grinta, corsa e totale abnegazione alla causa lo fanno entrare di diritto tra i migliori in campo nelle fila rossonere.
Entra per mettere ordine nel centrocampo dei rossoneri e, seppur con qualche minima incertezza, vi riesce a modo suo, senza eccessi e senza sbavature.
Entra per mettere ordine nel centrocampo dei rossoneri e, seppur con qualche minima incertezza, vi riesce a modo suo, senza eccessi e senza sbavature.
Ancora una serata in chiaro scuro, nella quale questa volta le lodi superane le infamie. Non sempre perfetto in fase di impostazione, ma delizioso nelle coperture. Alla ricerca della migliore forma più mentale che fisica.
Una delizia per il palato dei supporters rossoneri, che masticano dolce e sperano di aver finalmente trovato il degno erede di quella N.10 che da troppo tempo viaggia senza un nobile padrone. Gol, giocate di stile e totale padronanza dei propri mezzi che, di fatto, stendono il Doria, trovando il massimo risultato con lo sforzo profuso nel migliore dei modi.
Corsa, sacrificio e spirito d'appartenenza. Da dietro le quinte fa il suo nel migliore modo possibile e fa ammattire chiunque si frapponga tra se e la corsia di destra.
Entra con la grinta che gli si chiede, ma l'uomo del girone di ritorno questa sera riesce a far vedere ottimi pezzi di repertorio anche nei pochi minuti a disposizione, candidandosi in cima alle gerarchie di Pioli.
Entra con la grinta che gli si chiede, ma l'uomo del girone di ritorno questa sera riesce a far vedere ottimi pezzi di repertorio anche nei pochi minuti a disposizione, candidandosi in cima alle gerarchie di Pioli.
Un colpo di esterno fermato dall'arbitro, ma che probabilmente sarebbe stato convalidato dal Var qualora Audero non avesse respinto. Fatica da unica punta, ma riesce comunque a rendersi insidioso e ad aprire varchi importanti ai compagni.
Parte con la terza marcia ingranata e illude immediatamente i propri tifosi con un guizzo entusiasmante. Alla lunga cala, come troppo spesso accade, ma la sua stagione è tutta in costruzione.
Sorride Pioli con i tre punti all'esordio, ma i rossoneri hanno evidenziato tutte le difficoltà di una rosa paradossalmente più corta nei titolari che nei ricambi. Gli ultimi giorni di mercato saranno preziosi per capire le intenzioni di questo Milan.
Sorride Pioli con i tre punti all'esordio, ma i rossoneri hanno evidenziato tutte le difficoltà di una rosa paradossalmente più corta nei titolari che nei ricambi. Gli ultimi giorni di mercato saranno preziosi per capire le intenzioni di questo Milan.
