Ha siglato la rete del 2-0, chiudendo di fatto i conti nella gara contro la Sampdoria che ha consegnato alla Juventus la certezza aritmetica del nono scudetto consecutivo. Ma per Federico Bernardeschi il dato sulle realizzazioni, in questo campionato e non solo, non è esattamente incoraggiante. Pensate che per trovare un altro +3 da parte dell'ex Fiorentina in Serie A bisogna tornare indietro addirittura al 23 settembre del 2018: allora i bianconeri vinsero 2-0 sul campo del Frosinone grazie anche a una sua marcatura. Sono passati 672 giorni, praticamente quasi due anni per vederlo tornare a gioire. Decisamente troppo per uno con le sue caratteristiche.
Fantacalcio, i numeri di Bernardeschi
I numeri al Fantacalcio del resto non mentono: l'unico altro bonus del campionato di Bernardeschi è stato un assist, abbinato a sei ammonizioni (l'ultima proprio con la Sampdoria) e una fanta-media del 5.61 a dir poco deludente. Con Sarri ha anche ottenuto un bel bottino di presenze, 27 su un totale di 36 giornate, ma spesso non è stato all'altezza e nell'alternanza con Dougas Costa non ha portato i frutti che i fantallenatori speravano, specie quelli che li avevano presi in coppia nelle aste estive. Anche dopo la sosta forzata il quadro non era cambiato, con ben sei insufficienze messe a referto. Poi, finalmente, l'acuto di ieri sera che ha molto parzialmente ripagato chi, nonostante tutto, gli ha dato fiducia.
Juventus, quale futuro per Bernardeschi?
E ora la domanda che tutti si fanno in casa Juventus è scontata: Bernardeschi resterà o meno a Torino? Ovviamente la rete alla Sampdoria nulla cambierà su una decisione che potrebbe già essere stata presa. Alcune indiscrezioni parlavano di un possibile scambio col Napoli nell'affare che porterebbe Arkadiusz Milik in bianconero, il profilo piace al club azzurro ma siamo ben lontani dal definire "calda" la trattativa. Ad ogni modo, l'obiettivo del diretto interessato davanti a sé per il prossimo torneo è chiaro: riscattarsi sul piano personale, regalandosi e regalando qualche gol in più. Ampiamente nelle sue corde, come già dimostrato quando vestiva la maglia viola.