Non è stata finora una stagione fortunata per il centrocampista del Venezia, Antonio Junior Vacca, ex tra le altre di Parma e Foggia. Poche partite all'attivo per i problemi al polpaccio, e durante il lockdown la notizia della positività al Covid-19. Ora il peggio è per fortuna alle spalle: "Ormai ho sconfitto il virus già da qualche tempo. Sono stati giorni complicati, ma devo ringraziare lo staff medico del Venezia, che mi ha seguito sempre alla grande, monitorato ogni giorno finché non sono completamente guarito. E' stata importante ovviamente la vicinanza di mia moglie e delle bambine".
Come è stato tornare sul campo?
"Ritrovarci in campo per lavorare insieme dopo due mesi è stato bello, indubbiamente. E' stata una cosa importante per tutti, di cui avevamo bisogno".
Sarà difficile centrare la salvezza per il Venezia?
"Non credo che sarà più difficile del normale. Sentendo anche gli altri colleghi, ci sono squadre in B che sono indietro rispetto a noi per la ripresa degli allenamenti, quindi magari questo potrebbe essere un vantaggio da sfruttare".
Dando uno sguardo in Serie A, vincerà la Juventus o ci saranno sorprese?
"La lotta per lo scudetto è apertissima. La Lazio ha un pochino di entusiasmo in più, perché ormai era da anni che non lottava per il primo posto. Certo, la Juventus resta favorita, ma bisogna stare attenti alla corsa della Lazio, e non escluderei nemmeno l'Inter da questa corsa".
Come giocatore, c'è davvero questa paura degli infortuni?
"A essere onesto non più di tanto, ma più a lungo termine semmai, perché una volta finito questo campionato particolare, poi ce ne sarà un altro da affrontare, e lì i carichi potrebbero portare purtroppo a qualche infortunio".
A proposito di infortuni, come stai e come vedi il tuo prossimo futuro?
"Al di là dell'episodio del Covid, quest'anno sono stato sfortunato con una serie di ricadute al polpaccio che mi hanno tenuto lontano dal campo per troppo tempo. Devo ammettere che sono state ricadute dovute alla mia testardaggine e alla voglia di mettermi a disposizione prima del previsto. A Venezia sto bene, ho qui ancora due anni di contratto e non vedo l'ora di ripagare in campo la fiducia della società, che mi è sempre vicina e non mi fa mai mancare nulla".
Parlando di allenatori, tu hai avuto sia De Zerbi che D'Aversa. Sono entrambi destinati a grandi squadre secondo te?
"Assolutamente sì, sono entrambi prontissimi per una big. A livello tattico sono diversi, ma sanno ottenere risultati con il loro modo di giocare. Posso solo parlare bene di loro e ho un gran rapporto con entrambi, soprattutto perché sono splendide persone. Si sono sempre comportati bene, e questo spesso è più importante dell'abilità tattica".
Che allenatore è invece Dionisi?
"E' un allenatore davvero preparatissimo e sono convinto, per quello che ne posso capire io di calcio, che la Serie B la farà per poco tempo, perché è già pronto per il salto. Magari mi sbaglio, anche se su queste cose non mi capita spesso di sbagliare. E' una persona eccezionale e, nonostante la giovane età, sembra che faccia l'allenatore da tanti anni".
Attualmente giochi al fantacalcio?
"Sì, è una mia passione. Quest'anno sto facendo un fantacalcio con i miei compagni di squadra qui a Venezia. Insieme a me, partecipano Aramu, Zigoni, Suciu, Capello, Lezzerini e altri".
Come era la situazione prima dell'interruzione?
"A dire il vero ricordo poco la situazione, però me la giocavo. Mi sono tolto tante soddisfazioni con Joao Pedro e Lukaku ed ero comunque in corsa per la vittoria finale".
Chi era primo?
"Se non sbaglio Aramu, che guarda caso aveva Immobile".
Come è strutturata la tua rosa?
"Ho praticamente la difesa dell'Atalanta, con Djimsiti, Palomino, Masiello, che poi è andato al Genoa a gennaio, Musacchio. in mezzo al campo avevo Douglas Costa, che purtroppo ha avuto più infortuni di me (ride, ndr), Pellegrini della Roma, che a livello di assist era una sentenza, e in attacco i due che ho detto prima, che mi hanno dato tante soddisfazioni. Giochiamo a scontri diretti, e spesso ci prendiamo in giro".
Ricordi una vittoria particolare?
"Ne ho vinte almeno un paio per mezzo punto, e sono le più belle. Una di queste contro Fiordilino, che ha perso per un ammonizione al novantesimo dell'ultima partita in programma la domenica. E' stato bellissimo. Il bello di questo gioco è che ti unisce comunque: ricordo di quando eravamo di ritorno da una trasferta in pullman e c'era Inter-Juve; l'ho vista insieme a Zigoni, che è juventino, mentre io tifavo Inter sia perché non ho grande simpatia della Juve e sia perché avevo Lukaku. Abbiamo passato tutta la partita a prenderci in giro e cercando di portare sfortuna io a Ronaldo e lui a Lukaku; purtroppo ha avuto la meglio lui".
C'è qualcuno che rosica più degli altri?
"No, siamo abbastanza sportivi. Va detto che Luca Fiordilino appunto, che lo fa in coppia con Lezzerini perché eravamo tanti a voler giocare, ha perso tante partite per sfortuna, o magari pareggiato dopo aver fatto tantissimi punti perché si trovavano di fronte l'Immobile di turno che faceva tre o quattro gol, ma non hanno mai rosicato troppo".
Quali giovani in A ti intrigano di più?
"Io impazzisco per Bastoni, che secondo me è molto forte per l'età che ha, poi Zaniolo e Castrovilli, che sono grandi centrocampisti. Purtroppo non sono riuscito a prenderne nemmeno uno al fantacalcio, perché sono andati via a tanto, ma su Bastoni ho una scommessa aperta con un altro mio compagno. A lui non piace, mentre io ho scommesso che arriverà a giocare ad alti livelli per molti anni, e diciamo che la sto vincendo io la scommessa".
Nel Venezia c'è qualche giovane da segnarsi per i fantacalci del futuro?
"Sicuro al 100% posso dire che Casale farà la Serie A: è un difensore molto forte e bravo tecnicamente e fisicamente. Ci sono anche altri giovani interessanti, come Caligara e Maleh, che ha giocato un po' di più e ha fatto vedere le sue qualità. Caligara ha giocato di meno ma vedendolo in allenamento capisci che se gli scatta la scintilla, può arrivare tranquillamente in Serie A".
Hai fatto il fantacalcio anche con Pio e Amedeo, giusto?
"Sì, certo. Quando ero a Foggia abbiamo fatto un fantacalcio, con asta a casa mia, in cui ci siamo davvero divertiti tantissimo, ti lascio immaginare. Praticamente, in poche parole, Pio di calcio non capisce un ca**o, tant'è che gli facemmo uno scherzo chiamando all'asta Gullit del Milan, e lui è andato avanti a rilanciare per prenderlo, ti ho detto tutto. Invece Amedeo, al contrario, capisce abbastanza di calcio. Al di là di questo, siamo rimasti molto amici e ci sentiamo ancora spesso".