Il primo posticipo della 13.a giornata ha già il sapore da dentro o fuori, di una battaglia senza esclusione di colpi per non essere risucchiati nella dura lotta per non retrocedere.
Baroni torna alla difesa a quattro e schiera per la prima volta Tchatchoua sul versante difensivo di destra, con Terracciano a sinistra a "piede invertito". D'Aversa replica con il 4-3-3 di fabbrica e soprattutto con la sorpresa offensiva Sansone in luogo di Strefezza, inizialmente in panchina.
Hellas Verona-Lecce, la cronaca del primo tempo
Prima frazione di gioco con primi spunti interessanti già a partire dalle batture iniziali. Ngonge dalla distanza impegna Falcone con un preciso sinistro, replica Sansone che dopo un dribling di tacco cerca il primo palo, ma trova solo l'esterno della rete. Le squadre non si risparmiano e a beneficiarne è lo spettacolo, nonostante l'intensità provochi un giallo per parte al trascorrere dei soli primi quattro giri d'orologio. Al 17' ci prova dalla distanza Folorunsho, ma alla potenza del tiro non v'è anche precisione e la conclusione termina alta. Alla mezzora gli ospiti passano in vantaggio: Hien rinvia malamente e Oudin è lesto a colpire di collo pieno e sfiorare il palo prima di depositare la sfera in fondo al set. Un gol di cineteca che vale il vantaggio del Lecce, ma un gol che sveglia gli avversari che appena dopo 10' portano il match in pari: Dorgu restituisce il favore agli avversari e il dialogo Djuric-Ngonge porta alla conclusione di quest'ultimo che sorprende Falcone e manda le squadre negli spogliatoi in perfetta parità.
Hellas Verona-Lecce, la cronaca del secondo tempo
Nella seconda frazione di gioco si riparte con un cambio per gli ospiti: fuori l'ammonito Dorgu, dentro Gallo. I ritmi calano ed entra in gioco la paura di perdere, ci prova dalla distanza Banda, ma senza troppa convinzione, replica il verona con Suslov, ma anche in questa occasione con pochi risultati. Al 69' il Lecce si riporta in avanti: Blin serve Gonzalez sulla trequarti di destra, dribling e tiro dalla distanza sul quale Montipò non può intervenire post deviazione di Lavovic. Passano meno di 10' che l'Hellas trova il pari e lo fa proprio con il suo capitano che sfoggia la specialità della casa: è implacabile, infatti, Djuric di testa su calcio piazzato battuto da Terracciano, sul quale Falcone non può nulla. Nel finale squadre esauste e un gol annullato a Piccoli. Al 90', oltre recupero, il match termina sul 2-2 finale.