Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare dopo un lungo silenzio. Il presidente del Napoli ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa in un hotel romano, vi riportiamo uno stralcio delle sue dichiarazioni: "Tra poco pubblicheremo i calendari e a Draghi voglio fare una domanda. Caro Draghi, perché tu ti disinteressi completamente al mondo del calcio? Perché, tu che hai una grande credibilità e rispettabilità in Europa, non convinci i tuoi colleghi di resettare tutti le partenze dei campionati, posticipandone l'inizio a una data che sia foriera di serenità sul piano vaccinale? Stimo Draghi, ma il governo non s'è messo una mano sulla coscienza sul rosso del calcio. Togliendo la burocrazia e lanciando innovazione, verificando come sanare i bilanci. Siamo tutti in rosso per il Covid, bisogna trovare una soluzione. Sono 40 anni che diciamo che c'è una legge sbagliata e nessuno la cancella.
Sono stati momenti difficili questi del Covid, ci ha colti impreparati: non c'è stato spazio e tempo per programmare la stagione 2021. Che senso aveva EURO2020 ? Fare la corsa per dare assist agli istituzionalisti che non investono soldi nel calcio?".
Su Napoli-Verona, ultima di campionato
"Rimproverare è la strada più corta, quando rompi qualcosa i cocci si vedono sempre. Senza tifosi e col covid le partite sembrano giocate in un acquario. Le voci degli allenatori sembrano stordenti e inimicarsi la logica di una squadra che trova da sola la sua migliore rappresentatività. Rimproverarmi qualcosa? No, è stato un campionato falsato per tutti. La dietrologia porta cattivi pensieri, non è mia abitudine. Ho cercato di rianimare i giocatori nell'intervallo di Napoli-Verona, mi ha fatto piacere il gol dell'1-0 ma non mi ha fatto piacere il pareggio. C'era tensione dopo un campionato in cui sono accaduti episodi: col Cagliari, ad esempio".
SuperLega non è la soluzione, ecco perchè
"Florentino Perez non mi ha mai contattato. Non sono mai stato a favore perchè ne faccio una questione economica, ma facendo un torneo a 12 dove inviti gli altri non hai risolto i problemi dell'economia del calcio. I problemi li risolvi se prendi coscienza che l'Europa League non serve: Perez ha avuto il merito non di creare la Superlega, una grandissima cretinata, ma di dire che altre competizioni non servono ai bilanci. Florentino Perez sbaglia perchè vuole fare un torneo chiuso, invece deve dare la possibilità a tutti di partecipare ad un grande campionato europeo.
Sono anni che dico di voler creare un campionato europeo più equilibrato, non dove si va per sorteggio con le vecchie glorie a Montecarlo: è affidato al caso. Devi creare equilibrio, i 5 tornei più importanti possono permettersi i calciatori più costosi"
Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia meriterebbero un campionato a parte, ogni anno dovrebbe essere data la possibilità all'Udinese, alla Fiorentina o al Verona: i primi 6 dei cinque campionati, 29 partite secche.
Juventus, Barcellona e Real Madrid in Superlega? Dovrebbe prevalere il buonsenso, la cosa più auspicabile è che tutti gli attori del problema e del sistema si possano sedere intorno ad un tavolo. Se faccio giocare Juventus-Crotone, è difficile che possa finire 2.
Non sono critico col calcio italiano e la UEFA, è una analisi obiettiva sotto gli occhi di tutti. Le istituzioni facessero le istituzioni, gli industriali che siamo noi dobbiamo preoccuparci del nostro lavoro e non presi per mano perchè fa comodo a qualcuno".
Mondiali invernali nel 2022 in Qatar
"Un'altra supercaxxxxa del secolo. Infantino è molto capace ed intelligente, ma lì ci sono degli interessi che sono nati illo tempore, ad opera dei qatarini. Quello che era valido pre-Covid, ora non lo è più".
Niente Olimpiadi per Ruiz, ADL fa chiarezza
"Io ho negato le Olimpiadi a Fabian? Ma che scherziamo? Le istituzioni potevano far iniziare più tardi i campionati, oppure obbligare la riduzione a 16 squadre per fare meno partite; invece sono 20 perchè è scomodo ridurle...".
Spalletti nuovo allenatore del Napoli
"Ai tempi dello Zenit Spalletti mi venne a trovare in Filmauro, non poteva liberarsi. Ho sempre avuto stima di lui, è uno che sa allenare bene le squadre. Quando l'abbiamo affrontato, non è mai stato facile. Ha saputo gestire situazioni tra Roma ed Inter dove l'assenza della proprietà non metteva equilibrio nello spogliatoio".
Il rinnovo contrattuale di Insigne
"Con Insigne non ci siamo proprio visti tra campionato ed Europeo. Finito questo, ci si incontra e ci si parla. Sarà quel che sarà..."
Problema bilancio
"Il vero problema è l'aumento del nostro monte ingaggio. Ci sono club che fatturano molto più di me, ma sono due anni che ancora non mi pagano. Io ho sempre pagato un giorno prima della scadenza, mai il giorno dopo. Non c'è un ridimensionamento, una semplice presa di coscienza che il budget va rivisto altrimenti fai fallire il Napoli. Se vuoi riportarlo sul binario giusto, devi tagliare le spese eccessive. Come se facessi un film in Italia con un budget da film americano. Pochi club sono sani, parliamo di perdite che non ti permettono di sanare i bilanci precedenti.
Forse non basterà vendere un calciatore, ma soprattutto dovrei vendere quelli che hanno aumentato a dismisura il monte stipendi.
L'obiettivo sportivo del Napoli è far quadrare i conti e tornare in Champions League".
Dopo la sconfitta di Verona
"A un certo punto, viste alcune partite dove il mister non si sentiva nella forma perfetta e visto che tutti gli interlocutori televisivi erano ex colleghi che lui conosceva, ho preferito evitare che si speculasse su alcuni calciatori e sulla società. Ho preferito mettere il silenzio stampa, visto che la mia intenzione era andare avanti fino alla fine della stagione. Convocai una riunione con il medico Lombardo, l'amministratore delegato e tutta la squadra dicendo che li avrei potuti in ritardo, invece li pagai in anticipo lo stipendio di gennaio. Però gli dissi che l'allenatore sarebbe rimasto e di non fare storie. Non ho mai voluto esonerare Gattuso, l'ho visto dolente con degli occhiali e non presente effettivamente in panchina".
Il rapporto con Benitez
"Ci sentiamo ogni 4-5 mesi, è rimasta sintonia. Di lui mi piace sempre il suo modo inglese di organizzare il lavoro. La prima volta che parlammo di giocatori lui mi fece una lista, gli dissi che non era possibile comprarli perchè servivano 300 milioni. Mi presento una seconda lista, ma anche quella era troppo cara. Lui, invece di mandarmi a quel paese, non si scompose e mi presentò una terza lista e qualcuno di quei calciatori è ancora con noi".
Europei, Italia-Belgio
"Insigne-Mertens in Italia-Belgio agli Europei? Che domande, Insigne! Da italiano..."
Sulla mancata conferma di Gattuso
"Avevo preparato prima della gara, perchè credevo che sarebbe andato in Champions, un ringraziamento per Gattuso per il raggiungimento della Champions. Dopo il pareggio col Verona, abbiamo snellito la comunicazione, ringraziando Gattuso con un tweet per il lavoro svolto. Ho sentito dire in televisione che non era accettabile fare così, in realtà io sarei potuto essere molto inquieto. In realtà, io avevo già scelto di smettere con Gattuso già nell'estate precedente, l'avevo preso per tamponare l'uscita di scena di Ancelotti. Anche se avesse vinto il campionato, la sua mission a Napoli si sarebbe conclusa".
Il nuovo Napoli di Spalletti sta per prendere forma
"Vedremo con Spalletti cosa sostituire e se il mercato permetterà di operare in uscita e poi in entrata.
Se facessi io l'allenatore ne potrei mandare diversi a casa e poi sostituirli. Ma io Spalletti lo vedo venerdì, ci siamo dati appuntamento alle 12.30 a Castel Volturno. Non so se ci saranno proposte indecenti sul mercato, magari ci fossero. Nessuno è incedibile per delle proposte appropriate, è sufficiente come risposta?
C'è una falsa idea sul calcio, chi non gioca dal 1' è un cretino? La partita ha due tempi, ormai sono drogato di calcio e vedo che nessuno fa i cambi come dovrebbero essere fatti.
Mertens come termine di paragone per il rinnovo di Insigne? Da un confronto che avrò con Spalletti verrà fuori ciò che si potrà fare e ciò che non si potrà fare. E vedremo se potrà rendersi realtà".
Il silenzio stampa
"Il silenzio stampa è stata una panacea, in tv c'erano ex giocatori-allenatori e nei confronti di Gattuso c'è un ping pong che può far cadere involontariamente l'allenatore in qualche trappolone. Che facevo dopo Napoli-Verona? Levavo il tappo dopo tre mesi di silenzio stampa? Avreste massacrato Gattuso, parlando di giocatori spompati ed altro. Sarebbe stato bello vincere, andare in Champions e leggere ciò che avevo scritto per Gattuso.
Perchè avrei dovuto metterlo sul banco degli imputati? Gattuso ha fatto ciò che poteva fare, ho visto gli allenamenti ed era altamente allenante e concentrato. Non ho nulla da rimproverargli, ci mancherebbe altro".
Sul ritorno allo stadio
"Se fossimo una lega seria, non dovremmo ripartire con gli stadi aperti al 25%. Non credo Draghi sia irresponsabile, ma dovrebbe dire che allo stadio entra chi ha avuto le due dosi di vaccino. Volete venire allo stadio? Vaccinatevi, ma poi non rompetemi le scatole con il 25% della capienza. Chi l'ha detta questa cavolata? Il sottosegretario Costa? Gli sequestreremo le case per fargli dire le cose che dice, incide sulle tasche altrui. Gli abbonamenti come faccio a farne se non ho lo stadio aperto?!? Già a Napoli per far abbonare da 7 a 12mila tifosi ho fatto i salti mortali".