Alfred Duncan, nuovo calciatore del Venezia, si è presentato ai tifosi ed ai fantallenatori in conferenza stampa.

Venezia, Duncan in conferenza

Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni riportate da TMW:

Sulla proposta del Venezia

"Non è stato facile fare questa scelta, ma il mister è stato decisivo, ho già lavorato con lui, il legame va oltre il campo".

Su Di Francesco

"So già come imposta il suo gioco, ho lavorato 3 anni con lui al Sassuolo. Mi ha fatto capire la voglia che hanno i ragazzi e come si sta bene in questo gruppo. Ha allenato tanti anni e capisce subito il valore dei ragazzi".

Sul ruolo

"Per me cambia poco, sia facendo la mezzala che giocando come uno dei due a centrocampo, poi dipende dall'avversario e da altri fattori. Il modulo può variare, anche se l'allenatore mi ha spiegato che giocherò nei due di centrocampo, ma il modulo può cambiare. Non sono più un ragazzino, posso adattarmi e mettermi a disposizione della squadra".

Sull'esperienza

"Ci sono un po' di responsabilità da prendersi, lo capisco e mi piace, poi il direttore mi ha garantito che arriveranno anche altri giocatori esperti come me (ride, n.d.r.). Il Venezia ha bisogno di umiltà, ma anche coraggio per poter fare tutto ciò che ha come potenziale. Se non si prova non si può mai scoprire ciò che si ha. La squadra deve avere coraggio, ma anche l'umiltà di fare la partite che dovrà fare".

Sui tifosi

"Devo ancora conoscerli, ma ho avuto modo di venire a giocare qui contro il Venezia vedendo che si tratta di una piazza molto calda".

Sulle condizioni fisiche

"Già pronto per il Brescia in Coppa Italia? Stiamo valutando, mi sono allenato abbastanza quando ero fermo, però comunque ho parlato con il mister, ieri ho fatto 20 minuti. Stiamo valutando e lavorando, vorrei arrivare alla partita con il Brescia pronto, perché è importante".

Su Di Francesco

"Il mister è una persona che insegna molto il calcio ed è anche uno molto positivo. Lavora molto sulla testa, mi ha fatto bene in passato, è uno con cui si può dialogare. Ha aiutato tanti giovani a crescere. Mi piace parlare con lui, penso di poter crescere con lui".