Prime parole in conferenza stampa per Igor Tudor, nuovo allenatore della Juventus. Questo uno stralcio delle sue parole
Juventus, la conferenza stampa di Tudor
"Con qualcuno ci conosciamo già, prima faccio un ringraziamento al direttore, al club, per questa opportunità. Darò tutto, farò un lavoro giusto. Le emozioni ci sono, ma non solo per la Juve perché è un club che tutti vorrebbero allenare ma c’è voglia di fare lavoro, di fare bene, di raggiungere gli obiettivi. Credo tanto in questa squadra, c’è poco tempo di lavorare, ieri sono arrivati tutti ma non ci sono scuse. Nella mia vita non ho mai cercato scuse. Cerco responsabilità dai giocatori.
Vlahovic? Dusan ha fatto un bel gesto, anche qualcun altro. Si tratta di un giocatore fortissimo. Già in passato ho fatto qualche dichiarazione a riguardo e lo sapete. Ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe, sa fare gol, motivatore, trascinatore, viene da un momento un po' così e lo sappiamo. Abbiamo parlato, scambiato opinioni. Lui ha voglia di ripartire. C'è lui, c'è Kolo, due attaccanti forti, possono giocare insieme, possono giocare uno spezzone di partita, si può fare tutto. L'importante è avere giocatori forti.
Yildiz e Koopmeiners? Quando un giocatore è forte facile trovargli il ruolo. Ho visto tutti i ragazzi dispiaciuti, quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Allo stesso momento ho visto molta voglia e motivazione di ripartire. Koopmeiners uguale, come Kenan. Sono due giocatori che hanno caratteristiche rare e che possono fare gol. Devono fare gol. Giocatori che fanno la differenza nel calcio. Io proverò a trovare le posizioni giuste dove possono rendere di più, questo è il mio obiettivo. I giocatori si devono sentire a loro agio dove possono giocare di più e far vedere quello che valgono.
I leader? Qualcuno l’ho conosciuto ieri, non posso dirlo dopo due o tre ore. Vero che questa gioventù, le generazioni sono diverse. La cultura ora è diversa, prima c’era tanta più personalità ovunque. Quando sei alla Juve non frega niente se sei giovane o vecchio, devi vincere e crescere in fretta. È un lavoro di tutti. La Juve è quel club che fa le cose giuste scegliendo le persone giuste. Se si sbagliano persone non si fa bene, ma questa è sempre stata la forza qui. Poi la cultura del lavoro me l’hanno trasmessa questi 7/8 anni qui, l’umiltà di Del Piero, Zidane, Montero. Questo ho provato a trasmetterlo nelle squadre in cui ho allenato e voglio trasmetterlo anche qua.
Capitano? Devono prendere tutti responsabilità. Tutti devono andare nella stessa direzione. Ma si tratta di costruire un gruppo. Il capitano sarà Locatelli, poi di altri due o tre nomi parliamo in questi giorni. Manuel è un ragazzo giusto, per bene, ha le doti giuste per fare questo.
Difesa a tre? Ho fatto la difesa a quattro, a tre, pressing a uomo, a zona. C’è l’importanza di quello, è importante tutto, ma bisogna trovare l’assetto giusto per i giocatori che hai. Non fa quello la differenza, ma la voglia, lo spirito di sacrificio, lo stile. È tutto un compito dell’allenatore trasmettere quelle cose là.
Non posso paragonare la mia Juve con quella precedente. Io faccio il mio, vedo, e sabato ci sarà una conseguenza del mio lavoro. Spero di far vedere già qualcosa, lo spirito, il cuore. Tatticamente anche ma per le cose giuste ci vorranno due o tre settimane. Koop è un giocatore che viene da annate così ma è un giocatore forte con voglia di fare. Il mio compito è farlo rendere al massimo.
Non dobbiamo rinunciare a niente. Io voglio gente che si diverta. Io voglio sempre fare un gol in più. Mi piace attaccare con tanti, ma non voglio nemmeno prendere gol. Il lavoro deve essere completo. Il calcio deve andare in una direzione che lo renda sempre più interessante, ma non bisogna trascurare l'equilibrio".