Scott McTominay, nuovo centrocampista del Napoli. ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali del club azzurro, in cui ha raccontato del suo arrivo dal Manchester United e non solo. Ecco le sue dichiarazioni:

Napoli: le parole di McTominay 

"La mia vita e la mia carriera si sono concentrate esclusivamente sul calcio. La mia famiglia ha fatto di tutto per aiutarmi a viaggiare attraverso l'Inghilterra per giocare a calcio con il Manchester United da bambino. Poi negli anni ho giocato in tutte le categorie fino a debuttare in prima squadra e a giocare qualche partita. Ero un bambino molto competitivo, direi fino al punto di esserlo fin troppo per essere un bambino".

Gli idoli di McTominay 

"I miei idoli calcistici erano Wayne Rooney e Zinedine Zidane, giocatori di questo genere. Li ho sempre osservati molto e volevo prestare attenzione a tutto ciò che facevano nel gioco e cercare di emularli anche da bambino".

McTominay e l'arrivo al Napoli

"Le emozioni che il calcio mi ha dato sono state tante. Amo questo gioco, amo giocarlo e ho una gran voglia di vincere lo Scudetto e avere successo. Voglio dare il massimo ogni volta che mi alleno e ogni volta che gioco per dare il meglio di me, per aiutare i miei compagni e l’allenatore. L’orgoglio di giocare qui è davvero speciale e quando ho saputo che il Napoli era interessato a me ho sentito il fuoco dentro di me. Volevo venire qui e spingere il più possibile perché i fan sono pazzeschi, direi che sono tra i migliori tifosi che abbia mai visto. Incredibili. Non parlerò mai abbastanza dei tifosi, della gente, della città e dell’accoglienza che mi hanno riservato i miei compagni di squadra e gli allenatori".

Il rapporto con Conte

"Quando un allenatore del calibro di Conte vuole portarti nella sua squadra ti riempie di fiducia e di voglia di dimostrargli di essere in grado di potergli dare molto. Le conversazioni che abbiamo avuto tra noi sono state tutte molto positive. Lui è molto esigente, il che è molto, molto positivo per un giocatore della mia età. Ora ho 27 anni, non sono un ragazzino ma non sono nemmeno vecchio. Quindi voglio essere spronato al massimo e voglio giocare al meglio delle mie possibilità per dimostrare che ci tengo molto e che voglio fare davvero bene".