Lorenzo Lucca, attaccante dell'Udinese, è intervenuto ai microfoni di SportWeek analizzando il suo momento e il rapporto con il nostro amato Fantacalcio. Ecco le sue dichiarazioni:
Udinese: le parole di Lucca
"Penso che questo sia per me un anno fondamentale. Sono arrivato in alto in ritardo – ed è stata colpa mia: nessuno crede in te più di te stesso, e se vuoi davvero qualcosa, sta’ sicuro che la otterrai – ma era destino e non rimpiango le scelte che ho fatto, perché sono sempre state mie, non di mio padre, mia madre o di un procuratore. Io ho scelto di venire a Udine, come io ho scelto di ripartire dalla Promozione. E forse, se non avessi fatto quel passaggio, oggi non sarei qua".
Lucca sulla Nazionale
"Ho sentito Toni un mese e mezzo fa. Mi ha detto di darmi una mossa perché secondo lui sono l’attaccante ideale per la Nazionale di Spalletti. Della Nazionale ho fatto parte, ma non mi basta. Per essere titolare vuol dire essere uno tra gli undici italiani più forti. Quindi vorrebbe dire giocare in uno dei top team italiani o esteri".
Lucca sul Fantacalcio
"Ho preso a vedere i voti perché ho fatto la squadra di fantacalcio coi miei zii e cugini. Mi sono comprato, mi metto titolare tutte le volte… Guardare le pagelle dei giornalisti è una distrazione che non mi serve. So da solo quando gioco bene oppure male".
Lucca sul suo Udinese
"Qui ho trovato la continuità nel giocare, la stima e la fiducia del club, che mi ha aiutato nel sopportare gli errori, e l’anno scorso ne ho commessi tanti. In questa stagione spero di sbagliare di meno, ma sbaglierò comunque, e sapere che chi ti sta intorno non ti crocifigge diventa importante. Altra cosa, all’Udinese mi hanno spinto a lavorare sempre di più: a fine allenamento mi metto tirare da tutte le posizioni. Ne farò 20 o 30 a sessione, ma a fine stagione diventeranno più o meno cinquemila. E sono sicuro che avranno un peso".