In attesa di avere qualche notizia in più dall'Assemblea di Lega Serie A che si sta tenendo in questi minuti, il presidente della FIGC, Gravina, torna a parlare sulla ripresa degli allenamenti dei club. Argomento molto caldo in queste ore, con Lotito e De Laurentiis che volevano riprendere, seppur a gruppi, la ripresa dei lavori, ma poi si sono dovuti piegare al nuovo decreto del Governo.
Queste le parole di Gravina nel corso di un'intervista a Il Giornale: "Ne sento di tutti i colori e ai miei interlocutori ripeto un concetto molto semplice: noi abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella data, per ora, fa fede. Il resto è solo chiacchiericcio. La questione è nazionale e se si decide che tutti devono stare a casa, devono farlo tutti. In gioco non c'è soltanto la salute del Paese ma la tenuta come comunità. Il calcio deve osservare scrupolosamente questo principio".
La ripresa della serie A
Si parla anche della eventuale ripresa dei campionati: "Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un'altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale".
Play-off? Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto. Chi ha responsabilità, così deve comportarsi in queste ore perché non possiamo permetterci di offrire l'immagine di un settore divorato da polemiche intestine, visioni contrapposte, men che meno da minacce di ricorsi".