Bergamo gli è rimasta dentro, nonostante l'addio turbolento ed il rapporto complicato con Gasperini. Alejandro Gomez sarà il primo tifoso dell'Atalanta, questa sera impegnata nello storico appuntamento contro il Bayer Leverkusen. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il Papu ha presentato così la finalissima di Europa League della sua cara e vecchia Dea.

Atalanta, le parole del Papu Gomez

Di seguito, questo uno stralcio delle sue parole:

Pace fatta col Gasp

"C’era l’obbligo di tornare ad abbracciarci: per me era come abbracciare l’Atalanta, casa mia. Non c’era motivo perché restassero rancori. Cosa mi ha detto il mister? he la vogliono vincere, cosa volete che mi dica Gasp (ride ndr)?".

La prossima Champions una spinta

"Come può esserlo aver raggiunto un obiettivo fondamentale, non solo per motivi economici. Ma anche. Ora il club non avrà bisogno di vendere le sue stelle e potrà pensare di giocare la Champions con una squadra veramente forte".

Bayer non troppo favorito

"Non so se si sentano così tanto favoriti... Credo abbiano molto rispetto per l’Atalanta e il gioco di Gasperini. Imbattuti? La mia Argentina arrivò al Mondiale imbattuta da 36 partite e perdemmo la prima. Prima o poi perderà... Speriamo succeda in questa finale".

La gara più importante della storia orobica

"Quella col PSG resta la più importante? No, diventa questa. Se si potesse tornare indietro, cambierei tutto quello che ho fatto con l’Atalanta per alzare un trofeo con quella maglia".

De Ketelaere come Ilicic

"Qualcosa, non solo perché sono tutti e due mancini. Josip resta Josip, il giocatore che mi ha fatto innamorare come nessuno, aveva più fantasia. Ma quando arrivò era più esperto di Charles: bravo, perché non era facile abituarsi così presto, e bene, al calcio di Gasp. Ha 23 anni, può arrivare al livello di Ilicic".

Manca uno come il Papu

"Koopmeiners interpreta il mio ruolo in altro modo, è la foto della differenza fra le due squadre. Giocatore completissimo: fa gol, assist, è potente fisicamente e corre tanto nelle due fasi, si sacrifica per la squadra".