Graziano Battistini, agente di Elia Caprile, è intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale a proposito del campionato del suo assistito e del dualismo con Alex Meret.

Agente Caprile, l'intervista

Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"È chiaro che Caprile sta lavorando tanto e dà quest'interpretazione al ruolo, che è quello che chiedono gli allenatori il giorno d'oggi. Noi, negli anni '90, avevamo un'altra gestione del ruolo: adesso si lavora per essere il più possibile i padroni dell'area grande, quindi devi lavorare anche prendendo dei rischi su tutta quella che è la tua zona".

Su Meret

"Meret rientrerà al posto di Caprile? Mi rifaccio a quelle che sono le scelte dell'allenatore che cerca di mettere sempre in campo la squadra migliore. Più che farsi trovare pronti quando un allenatore chiama, un atleta non può e non deve fare. Elia ha risposto presente e adesso si va avanti. Poi l'allenatore farà le sue scelte. La gestione è molto cambiata, adesso ci sono molti turnover, non sono più importanti solo i 13/14 giocatori degli anni '90, ma l'intera rosa che ti fa vincere il campionato, è molto importante che si facciano trovare tutti pronti perché c'è molto più spazio rispetto ad una volta".

E ha continuato: "Qual è la dimensione più adatta per Caprile? Nella stagione 2024/25 - che è appena iniziata - c'è un libro tutto da scrivere. Indipendentemente da ciò che verrà scritto e dal libro che ne verrà fuori, si trarranno le dovute conclusioni. Adesso bisogna restare concentrati per provare a scrivere il più possibile da protagonisti di questo libro. Si spera che si vada avanti così perché percepisco un ritrovato entusiasmo della piazza. leri il Napoli ha praticamente giocato in casa. Effetto Conte? Sicuramente la percezione di avere un coach e uno staff di primissimo livello ce l'hanno tutti, anche Elia. Questo dà tanto a livello psicologico, tecnico-tattico, fisico, è un plusvalore che Conte dà al Napoli essendone l'allenatore.

Sicurezza di Caprile? Continuo a vedere lo stesso che giocava nel Chievo, sempre uguale, sempre presente, rispettoso di tutto e di tutti, padrone di sé stesso e all'altezza delle situazioni che vive".