Dan Ndoye, centrocampista del Bologna, a "La Repubblica" ha parlato in vista della gara con l'Aston Villa della propria stagione, finora non esaltante in termini di bonus

Sul pari col Genoa

"Sarebbe stato importante fare un buon risultato a Genova , lo meritavamo, è un momento così. Ma non si può puntare su una sola gara, giochiamo ogni tre giorni e abbiamo subito un’altra chance per rifarci. Giochiamo bene, la strada è giusta".

Sulla nuova stagione

"L'anno scorso abbiamo fatto una stagione magnifica ma non bisogna pensarci più. La maggior parte dei giocatori sono gli stessi, la città è la stessa, i tifosi sono gli stessi. La magìa tornerà. Ogni squadra ha bisogno di tempo quando arriva un allenatore nuovo per capirlo e mettere in pratica le sue idee. Non eravamo pronti all’inizio della stagione. Adesso stiamo andando molto meglio perché sappiamo cosa vuole Italiano".

Sull'Aston Villa

"Una partita difficile, è la Champions. L’Aston Villa gioca molto bene con grande intensità con e senza palla, troveremo un ambiente simile ad Anfield ma là abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela contro squadre di alto livello".

Sui tanti falli subiti

"Contento di essere il più picchiato in Serie A? Proprio contento no, però sì: significa che il mio modo di giocare attira calci e che dribblo bene. Continuerò così. Quelli italiani sono buoni arbitri, usano i cartellini per far capire ai difensori i limiti da non superare e chi entra per far male si prende un rosso, com’è successo col Parma".

Sugli infortuni

"Argomento delicato. Io vorrei sempre giocare, ma è necessario gestirsi. Sono un giocatore veloce, ma sento che il mio fisico non è sempre al massimo. Lavoro molto in palestra, faccio del mio meglio. Ma il corpo richiede riposo, ha bisogno di tempo per recuperare ed è dura fare una partita ad alto livello ogni tre giorni".

Sui bonus

"Lo so che devo fare più gol e più assist. Il gol è la cosa che mi manca di più, ma so che sono sulla buona strada e che le reti arriveranno. Credo nelle mie qualità, mi basta solo farne uno per sbloccarmi e so che posso farcela. Non è paura, ma a volte penso troppo davanti alla porta".