Diego Coppola, difensore dell’Hellas Verona, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Cronache di Spogliatoio.
Intervista a Coppola
Stagione? “Le prime presenze le ho fatte con Tudor, nella stagione successiva ho iniziato a giocare con regolarità ma mi sono stirato un tendine e sono rimasto fuori per 3 mesi. Poi nella scorsa sono partito giocando un po’ meno e trovando la continuità in un secondo momento. Quest’anno è quello della consacrazione, diciamo così, mi sento meglio fisicamente e sento la fiducia di mister Zanetti e della società”.
Bentegodi? “Sono andato spesso allo stadio nell’annata in cui c’era Luca Toni in attacco. Nell’ultima partita di campionato della scorsa stagione contro l’Inter, siamo entrati in campo con le famiglie e mio fratello mi ha detto: ‘Come fai a giocare davanti a tutta questa gente?’. Era sempre stato in tribuna, non aveva mai visto la visuale dal campo. In effetti è un bell’impatto, mi chiedeva se davvero anche le proporzioni fossero così. Il nostro è uno stadio molto avvolgente, e soprattutto quelli con le tribune attaccate al campo mi stuzzicano: da San Siro a Marassi, ma anche quello di Cagliari che è più piccolo ma è una bolgia, senti di avere i tifosi attaccati”.
Giovanili? “Ogni anno cambiava l’allenatore e puoi non ritrovarti tra le preferenze, vuoi per stile di gioco o per caratteristiche fisiche, oppure per come stai crescendo. Fino a 13 anni è stato così. Non ero ancora predisposto fisicamente, a 15 anni ho trovato un allenatore che mi ha dato fiducia e da lì mi sono preso tutto“.
Tudor? “Tudor ci chiedeva grande aggressività. A metà stagione andai in pianta stabile in prima squadra e giocavamo sempre addosso all’avversario, uomo a uomo attaccati, con pressing alto a tutto campo, quindi gli andavo forte da dietro. Poi Simeone è un ragazzo clamoroso, veramente bravissimo“.
Under 21? . “L’Olanda è una delle favorite all’Europeo, mentre la Danimarca è una grande squadra: abbiamo buone sensazioni, sappiamo di essere forti. Conosciamo la Spagna, anche loro sono tra i favoriti, mentre la Romania dobbiamo ancora studiarla. La Slovacchia è la nazionale che ospita, ne ho parlato anche con Suslov a Verona, che è nella maggiore, e mi ha detto che sono molto bravi nell’u-21 e che ci batteranno, anche perché hanno lo stadio a favore. Io ho giocato in Slovacchia quando abbiamo partecipato all’Europeo u-19 e vincemmo 1-0, ma ci misero sotto soprattutto con i tifosi di casa che li incitavano. La Francia ha una qualità altissima ed è tra le favorite. Vedremo all’Europeo… speriamo di beccarli in finale”.