Milan Djuric, attaccante italo-bosniaco del Monza, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport del momento del club brianzolo e non solo.

Intervista a Djuric  


Altezza? 
«Strutturalmente sono portato, ci metto fisico ed esperienza e può essere una soluzione per la squadra, ma non disdegno manovra e cross. Poi, come a tutti gli attaccanti, mi piace anche stare vicino alla porta». 
 
 
Nesta? 
«Studiamo molto gli avversari, ci dice sempre qualità e debolezze. Mi aiuta soprattutto sugli smarcamenti, sui cross, qualche trucco del mestiere per anticipare gli avversari. I consigli che arrivano da un giocatore di quella caratura sono sempre da mettere nel blocchetto degli appunti». 
 
Galliani? 
«Un enorme piacere quando c’è stato l’interessamento del dottor Galliani, ma anche di Palladino. Un professionista si sente forte di queste situazioni. Fortunatamente c’erano le condizioni giuste e nell’arco di poco tempo si è concretizzato il tutto. È un grande orgoglio per me».  
 
Difficoltà? 
«Difficile dire un fattore unico, non siamo stati nemmeno troppo fortunati. Forse un po’ di finalizzazione». 
 
Salvezza? 
«Allenandoci duramente. Ci rendiamo conto del momento, dobbiamo stare compatti, concentrati. Gli infortunati cercano di recuperare velocemente, ci parliamo spesso nello spogliatoio e vedo la voglia di tutti di tornare al più presto possibile il Monza che sappiamo di essere». 
 
Quota? 
«Non ho fatto i conti, manca ancora troppo. Io mi sono salvato due volte a 31, ma credo che si sia alzata. Però è ancora lunga e penso che, ad esempio, dobbiamo costringere anche le grandi a faticare per batterci». 
 
Fin dove arriva la lotta per la permanenza in Serie A? Quante squadre saranno coinvolte? 
«In questi due anni il Monza è stata sempre tra le prime della parte destra della classifica. Le prime dieci si conoscono, come dice il dottor Galliani, quindi penso che il conto sia aperto alle altre, almeno 7/8 che lottano e un paio che magari riescono ad emergere prima».