Il 10 maggio di due anni fa questa sfida significava l’accesso alla Champions League; era la sfida tra Cavani e Pastore contro Pazzini e Cassano in uno stadio gremito di gente. Era la sfida tra due squadre ambiziose all’apice del loro successo che facevano sognare i propri tifosi. Oggi Palermo –Sampdoria è una gara fondamentale per provare ad allontanare lo spettro della retrocessione che si va facendo sempre più pericoloso. Il Palermo deve reagire dopo la batosta all’Olimpico contro la Roma, la Samp deve rialzarsi dopo 6 sconfitte consecutive.
Guardando le formazioni salta subito all’occhio le assenze delle due stelle, Miccoli da una parte e Maxi Lopez dall’altra. Scendiamo nel dettaglio. Gasperini schiera il consueto modulo con la difesa a 3 composta da Munoz, Von Bergen e il recuperato Donati. A centrocampo linea mediana composta da Barreto e Kurtic con Morgellla e Garcia sugli esterni. In avanti Brienza e Ilicic a supporto dell’unica punta Dybala, all’esordio dal primo minuto. Ferrara risponde con un mai provato prima 4-5-1. Davanti alla porta difesa da Romero, Gastaldello e Rossini con Costa e Mustafi sulle fasce. A centrocampo diga centrale composta da Maresca e Obiang, mentre larghi agiranno Poulsen e Munari. In avanti la coppia Eder supportato dal giovane Soriano.
Il primo tempo è quasi tutto di marca rosanero. I ragazzi di Gasperini collezionano tre chiarissime palle goal: al 14’ Brienza si incunea in area di rigore e serve un pallone d’oro a Ilicic il cui destro da ottima posizione è davvero inguardabile. Alla mezzora un frizzante Dybala, servito in profondità da Ilicic, spreca mandando a lato. L’occasione più ghiotta arriva al 41’ sempre con Dybala abilissimo e fortunato a procurarsi lo spazio per il tiro solo davanti a Romero che compie un mezzo miracolo respingendo di piede la conclusione del giovanissimo argentino. Tutte le azioni offensive della Samp sono rappresentate dai contropiedi di Eder, che da solo prova ad impensierire i centrali rosanero.
Nella ripresa Ferrara inserisce Estigarribia per dare più vivacità all’attacco doriano sostituendo Poulsen. Nei primi minuti è il Palermo a rendersi pericoloso con due conclusioni di Ilicic che sembra intenzionato a riscattare il non convincente primo tempo. Dopo 7 minuti su lancio di Ilicic, Brienza raccoglie e da posizione defilata serve Dybala che di prima intenzione con il sinistro trafigge Romero. Palermo meritatamente in vantaggio. Ferrara corre ai ripari inserendo il giovane classe 93’ Icardi al posto di Soriano. Servono a poco i cambi dell’allenatore dei liguri. Al 71’ ancora il talento classe 1994 del Palermo su servizio di un ottimo Brienza, buca con un sinistro preciso Romero. La reazione della Samp non arriva. C'è tempo invece per un contropiede di uno scatenato Dybala che impegna severamente Romero.
Vittoria meritata per la squadra di Gasperini che ritrova i 3 punti e scopre un talento cristallino come quello di Paulo Dybala. Prova incolore della Sampdoria che ottiene la settima sconfitta consecutiva. La panchina di Ferrara è più a rischio che mai.
PALERMO – SAMPDORIA: 2-0 (0-0)
MARCATORI: 52’, 71’Dybala
PALERMO (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Kurtic, Barreto, Garcia; Ilicic (83’ Bertolo), Brienza (72’ Zahavi); Dybala (91' Budan). All.: Gasperini
SAMPDORIA (4-4-2): Romero; Mustafi, Gastaldello, Rossini (83’ Juan Antonio), Costa; Munari, Maresca, Obiang, Poulsen (46’ Estigarribia); Soriano (59’ Icardi), Eder. All.: Ferrara
Giovanni Migliore