Inizia ufficialmente l'avventura alla Lazio di Tijjani Noslin. L'attaccante olandese, arrivato dall'Hellas Verona, è stato presentato questo pomeriggio in conferenza stampa al fianco del direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani.

Lazio, le parole di Noslin in conferenza stampa

"Sono molto felice di essere qui. È il mio primo passaggio in un grande club, farò il massimo per ottenere il meglio in questo grande meglio. Spero potremo raggiungere obiettivi importanti, sono Tijjani Noslin, ho 25 anni e darò il massimo per la Lazio. Qualcuno mi conosceva per quello che avevo fatto prima ai tempi del Fortuna. Ci sono state molte persone che mi hanno aiutato a raggiungere quello che ho raggiunto e arrivare fin qui. Devo ringraziare il Fortuna e il Verona per l'occasione che mi hanno dato".

Gli insegnamenti di Baroni

"Sono molto felice di ritrovare Baroni e che abbia spinto per comprarmi, ha avuto fiducia in me e sono felice. L'ho conosciuto per qualche mese ma ha già visto cosa posso fare e a Verona ci chiedeva sempre di andare in avanti, mai di abbassarci. Non sento la pressione, gioco il mio calcio e amo giocare a calcio. Vedremo cosa succederà, capisco che ci siano aspettative vista la cifra importante che è stata spesa, ma spero di rispettare le aspettative del club nei miei confronti.

Baroni è una persona importante per la mia vita, non è obbligatorio per un allenatore chiedere un giocatore dalla sua avventura precedente. A Verona ha dimostrato di voler giocare un calcio offensivo, l'obiettivo era vincere ogni partita. Anche a Verona ci diceva che potevamo battere anche l'Inter o il Milan, ci ha dato fiducia e se un allenatore crede in te a tua volta credi nel lavoro dell'allenatore".

Il ruolo e le caratteristiche tecniche

"Per me la cosa più importante è giocare, non importante se a sinistra, a destra o al centro. Cercherò di fare il massimo in ogni posizione e spero di poter fare il maggior numero di gol e assist per aiutare la squadra a qualificarsi per la prossima Champions League. Posso migliorare in ogni aspetto, non si raggiunge mai l'apice, si può sempre migliorare sia a livello di gol che a livello fisico. Ci sono tante cose in cui posso migliorare e spero che compagni di squadra così forti possano aiutarmi a migliorare di settimana in settimana.

Non penso che la posizione dove gioco sia un tema importante, posso giocare in tutti i ruoli dell'attacco. Sono il giocatore che sono e cerco di fare qualcosa che possa sempre creare occasioni da gol, questa è la cosa più importante. La pressione che c'è fuori dal campo non fa la differenza, l'importante per me è giocare libero con la testa e fare la differenza con le mie giocate e la mia velocità. È un giocatore di squadra e dobbiamo tutti aiutarci per cercare di raggiungere il massimo. Spero di poter segnare qualche rigore se dovessi tirarli".

L'eredità di Immobile

"Mi ha fatto piacere sapere che un allenatore come Baroni mi dia questa fiducia. Non so cosa succederà con Immobile, quel che so è che in qualsiasi posizione del campo farò di tutto per aiutare la squadra con gol e assist".

L'obiettivo di gol

"Come ho detto, ho segnato cinque gol e servito quattro assist, ho aiutato il Verona a rimanere in Serie A e di questo sono felice. Ora sono un giocatore della Lazio e sarà tutto diverso, a me non interessa quanti gol segnerò, ma farò di tutto per aiutare la squadra a vincere più partite possibili e raggiungere i nostri obiettivi".