Accanto ad Alessandro Nesta nel giorno della presentazione del nuovo tecnico brianzolo, l'ad del Monza Adriano Galliani è intervenuto in conferenza stampa per introdurre il nuovo allenatore e per fare il punto anche sul mercato.

Monza, le parole di Galliani su Nesta

"Abbiamo scelto Alessandro Nesta perché abbiamo fatto un sacco di analisi, sullo stile di gioco degli allenatori che avevamo messo nel mirino e abbiamo capito che l'allenatore che, come stile di gioco, era più simile a Palladino era Nesta. Da qui la scelta: io penso che se una squadra non vuole cambiare decine di giocatori e vuole mantenere la struttura portante, è bene scegliere un allenatore con lo stesso credo calcistico. Abbiamo visto dei dati che erano gli stessi del Monza ed ecco perché oggi è l'allenatore del Monza.

Ho scelto la data di oggi perché diciott'anni fa l'Italia di Nesta diventava campione del mondo. È uno dei pochi giocatori ad aver vinto il mondiale con l'Italia e anche con il Milan, è campione europeo in Under 21 con Cesare Maldini in panchina. Alessandro, al di là delle Champions, è campione del mondo con un gol: quando battiamo il Boca Juniors a Yokohama nel 2007 fa gol anche lui. Io l'ho corteggiato, ma ho fatto meno fatica rispetto al 2002: all'epoca fu durissimo portarlo a casa. Io considero Nesta uno dei più grandi difensori al mondo, avevamo capito con Ancelotti che se fosse arrivato avremmo vinto la Champions. Ha fatto 10 anni di Milan, 224 partite: un percorso da giocatore straordinario. E gli auguro, ma credo e spero che faccia un percorso simile da allenatore. Tutti quelli che l'hanno avuto ne sono felicissimi: è un allenatore bravissimo, che farà sicuramente bene. Voglio salutare Palladino, a cui voglio bene: Nesta ha ricordato di non aver mai allenato in A, ma l'ha fatto in B in altre piazze. Raffaele non aveva mai allenato altro che il settore giovanile e voglio ricordare Arrigo Sacchi. Le scelte nostre, mie e di Berlusconi, sono sempre state così: Sacchi non aveva mai allenato in A e ha vinto qualcosa. Palladino non aveva mai allenato in Serie A, Nesta non ha mai allenato in A. L'importante è allenare il Monza. Tra l'altro vorrei correggere una cosa: il Monza ha avuto come allenatori due campioni del mondo, Nesta non è il primo perché ai tempi del Simmenthal Monza abbiamo avuto Pietro Rava, che vince nel 1934, ed Eraldo Monzeglio, che vince nel '34 e nel '38. Erano due difensori, uno molto forte come Rava e uno molto tecnico come Monzeglio. Nesta da giocatore era forte e tecnico: era lui che guidava Thiago Silva, non il contrario. Era stratosferico e farà bene di sicuro".

Galliani su Colpani

"Non c'è nessuna trattativa in corso con la Fiorentina, è inutile parlare di mercato perché da qui al 30 agosto può succedere tutto e il contrario di tutto. In questo momento non c'è nessuna trattativa che riguardi Colpani con nessuna squadra, compresa la Fiorentina. Poi questo non vuol dire nulla, ma al momento è così".

La trattativa per Szczesny

"Intanto bisogna mettersi d'accordo su cosa sia una trattativa. Se si fa riferimento al vocabolario, sedersi e cominciare a parlare, non esiste nessuna trattativa per Szczesny. Poi chiacchiere con uno, con un direttore sportivo o altro, sono tutte cose in divenire. Ma non c'è nessuna trattativa in corso per Szczesny, intendendo per trattativa una trattativa".

Il ritorno di Daniel Maldini

"Siamo alle suggestioni e non a una trattativa, vediamo. In attacco siamo in tanti, è partito Carboni e non si sa cosa succede, ma nel sottopunta di destra a piede invertito oltre a Colpani abbiamo Forson, ci crediamo molto e siamo stracoperti. A sinistra hai Dany Mota, Caprari e Vignato. Davanti hai sempre Mota che può fare la prima punta, poi Petagna e Djuric. Non vedo dove siamo corti: siamo tanti. In questo momento siamo sette, a parte i vari Maric, Mancuso e altri che partiranno, ma siamo sette giocatori per tre ruoli. Numericamente, il Monza è coperto in tutti i ruoli: si può cambiare, sperando di migliorare tecnicamente, ma abbiamo tanti giocatori. Non abbiamo bisogno di giocatori, ne abbiamo bisogno se ne partono altri. Il problema non è numerico ma di qualità: come numeri ci siamo, io ho sempre pensato che esagerando servano 23 giocatori e al limite un jolly per difesa, uno per centrocampo e uno per attacco. Quando hai 26 giocatori io credo che siano più che sufficienti. Numericamente in attacco siamo coperti e dimenticavo Ciurria che può fare assolutamente anche lui il sottopunta di destra, se Nesta vuole".