Giorgio Scalvini, difensore dell'Atalanta, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a L’Eco di Bergamo dopo il suo ritorno in campo.
Scalvini sul ritorno in campo
Come descriverebbe questi sette mesi lontano dal campo?
"Ho lasciato un’Atalanta che andava forte e l’ho ritrovata inarrestabile. Questo periodo è stato molto difficile, ma anche illuminante. Un infortunio come il mio ti costringe a fermarti e a riflettere, aiutandoti a vedere il calcio con occhi diversi. Ho imparato tanto, sia sul piano fisico che mentale."Infortunio?
"È stato un colpo duro. Non solo per il dolore fisico, ma per tutto ciò che comportava. Fortunatamente, ho avuto accanto la mia famiglia, la mia ragazza e la società, che non mi hanno mai lasciato solo. Mi hanno aiutato a superare quei momenti iniziali di sconforto e a concentrarmi sul recupero."Calcio moderno, troppi infortuni?
"Assolutamente. Oggi si gioca più spesso e con una maggiore intensità. Gli scontri sono più duri, e ogni dettaglio dall’appoggio del piede al tipo di terreno può fare la differenza. Tuttavia, non possiamo fare a meno di accettare queste condizioni e cercare di adattarci."