Qualcosa non torna: d’accordo, la rosa è stata allargata, la qualità è aumentata e alcuni obiettivi sono stati centrati. Però il sogno di Antonio Conte era riuscire a portare all’Inter N’Golo Kanté, l’uomo imprescindibile per sentirsi davvero da titolo. E il tecnico era disposto anche al sacrificio di qualche big pur di allenare il centrocampista del Chelsea. Sognare costa nulla, il problema è fare i conti con la realtà. Conte sapeva dall’ormai famoso incontro di Villa Bellini di fine agosto quale sarebbe stata la strategia sul mercato dell’Inter: vendere prima di comprare. E la missione è stata molto complicata. La pandemia ha toccato le tasche anche dei grandi club e poche società si sono permesse il lusso di chiudere grandi operazioni. Così Conte si ritrova in rosa quei giocatori che potevano garantirgli il tesoretto per Kanté. E adesso dovrà trovare il modo di valorizzare quei calciatori che fino a ieri pensavano di essere fuori dal progetto.
Inter, grana centrocampisti per Conte
Ma i veri nodi sono rimasti in mezzo al campo, con Nainggolan e Brozovic dati per sicuri partenti e Eriksen ancora sprovvisto di una collocazione tecnico-tattica che possa garantire l’inserimento di tutto il suo enorme potenziale all’interno dei meccanismi contiani. Per Brozo – leader fino a quindici mesi fa con Spalletti al timone - non sono arrivate offerte concrete, mentre Radja e Chris hanno vissuto in sospeso il finale di mercato. Nainggolan-Cagliari è sfumata quasi a sorpresa, nonostante l’accordo tra club e giocatore. Rossoblù e Inter non si sono mai avvicinati: i sardi volevano rinnovare il prestito, Marotta e Ausilio chiedevano almeno 10 milioni come da input del presidente Zhang.
In sostanza, la cessione era possibile solo a titolo definitivo, al massimo aggiungendo l’obbligo di riscatto al prestito. Il Cagliari non era nelle condizioni di andare oltre e il Ninja è rimasto a Milano. Come Eriksen, cercato in questi giorni da Psg, Hertha e Atletico: anche qui l’Inter non ha aperto al prestito del danese, pagato a gennaio 20 milioni. Ora toccherà a Conte fare l’ultima magia: shakerare bene gli ingredienti per rendere esplosiva la sua Inter. Aggiungendo l’energia del Ninja in attesa della scintilla di Eriksen. E facendo sentire tutti al centro del progetto. Almeno fino a gennaio.