Il presidente della Figc Gabriele Gravina, al termine del Consiglio Federale andato in scena oggi con le altre istituzioni del calcio italiano, ha parlato ai cronisti presenti del prossimo campionato e della possibile riapertura degli stadi. Ecco le sue dichiarazioni.
Serie A e stadi, parla Gravina
"Il calcio è molto preoccupato della situazione generale legata alla partenza, sapendo che già 5-6 squadre di A femminile sono in ritiro rispettando col massimo rigore il protocollo previsto per i professionisti, potete immaginare con quale sacrificio. Siamo preoccupati per l'idea che bisognerà agire su un sistema di protocolli che diventa assolutamente insostenibile, parzialmente per i professionisti e totalmente per i dilettanti. Siamo molto concentrati, attenti e impegnati per dare prospettive al mondo del calcio, senza interventi condivisi ma sempre rispettando le norme sanitarie, il calcio, anzi lo sport italiano, potrebbe subire lo smacco definitivo. Questo è il tema a cui siamo attenti: la data proposta dalla Lega di A è del 19 di settembre, ho preso delega per fare una riflessione generale perché voglio capire com'è articolato il campionato".
"Noi dobbiamo incastrare il calendario, lavorare su un progetto che tenga conto del campionato, delle competizioni internazionali di club e Nazionali, e questi sono momenti che dobbiamo conciliare, sappiamo di avere una deadline che è legata al rispetto delle gare Uefa per consentire alla Nazionale di partecipare all'Europeo".
"Stadi? Abbiamo lavorato molto in questi giorni su quest'aspetto e sul protocollo base, noi siamo molto preoccupati ma allo stesso impegnati nel proporre soluzioni ai nostri organi di governo, direttamente o indirettamente tramite il Comitato tecnico-scientifico. Siamo certi che arriveremo alla riapertura degli stadi, se la situazione sanitaria lo permetterà. Prima giornata? Mi sembra un po' ottimistica come idea".