Tra i volti nuovi della Nazionale di Luciano Spalletti, il centrocampista azzurro Samuele Ricci è intervenuto ai microfoni di Rai Sport quando mancano due giorni alla sfida di Nations League con Israele.

Italia, le parole di Ricci

"Il valore del sacrificio all'interno di una squadra penso sia una delle cose più importanti, come è successo giovedì, le partite si possono complicare, non è da tutti portarle in fondo. Se non riesci a vincere, magari pareggi. Ci gratifica molto, significa che abbiamo quel valore. Ora bisogna lavorare e pensare a Israele. Noi dalla nostra sappiamo che abbiamo grandi qualità, tecniche e umane, però poi parla il rettangolo verde, va dimostrato sul campo".

Spogliatoio diverso rispetto a quello dell'Europeo

"Sì, è un po' diverso, ma più o meno i giocatori sono gli stessi. Ci sono tanti millennials, ci conoscevamo già prima, ma la cosa importante è stata la parte che hanno quelli più 'vecchi', che si sono sempre comportati benissimo, ci danno una mano e fa la differenza. Possiamo avere delle insicurezze sul campo, come è giusto che sia, però loro ci hanno sempre aiutato ad affrontarle. In allenamento c'è lo spirito giusto, ci alleniamo per migliorare".

Il ruolo in campo

"Devo ancora migliorare su tantissime cose. Ho già fatto il mediano in passato, ma devo migliorare il posizionamento, che fa tantissimo la differenza. Anche con Vanoli lo guardo molto, mi manda dei video".

L'accostamento a Milan e Manchester City

"Sicuramente fa tantissimo piacere, ma ho imparato a conoscere il calcio un po'. Quando le cose vanno bene vieni accostato a questi club e gratifica perché significa che il lavoro è quello giusto, la strada è quella giusta".