Il ct della Turchia Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia dell'amichevole contro l'Italia.

Sulla partita

"E' sicuramente una partita speciale per me, contro i campioni in carica. Per noi è un test importantissimo, ma la preparazione al torneo passa da qui. Ho scelto partite di test difficili perché credo sia importante abituarsi alle difficoltà dell'Europeo".

Sulla Turchia

"Sarà una partita intensa, tattica. Durante il match mi aspetto che la direzione tattica dell'avversario potrebbe cambiare e mi aspetto che la squadra sia in grado di adattarsi. Dobbiamo provare a trovare la nostra compattezza e quello spirito nazionalistico che abbiamo avuto nella mia prima parte di percorso. Non tutti i giocatori sono arrivati nella medesima forma e non tutti hanno giocato lo stesso numero di partite. In particolare, tranne Calhanoglu che ha giocato praticamente tutte le partite nel Club, i nostri giocatori che hanno giocato all'estero hanno avuto un minutaggio non molto elevato. A parte questo, ho trovato tutti molto motivati e con grandi sogni. Purtroppo dovrò togliere qualche sogno a qualcuno e questo mi dispiace umanamente, ma è un mio dovere".

Sui convocati

"Abbiamo ancora qualche giorno per poter scegliere, ma le idee le ho sempre avute abbastanza chiare. La partita di domani bisogna interpretarla bene. Dovremo fare una partita seria, affrontarla con l'atteggiamento giusto: sarà poi il campo a dare il responso finale".

Sul modulo

"Io non credo che ci sia un modello vincente, come può essere quello di Ancelotti perché ha vinto senza attaccanti. Io da ct della Nazionale devo scegliere i giocatori più forti, anche fisicamente, mentre da allenatore devo trovare le soluzioni migliori per mettere in difficoltà l'avversario: mi da fastidio sentire dire che noi giochiamo senza attaccanti, perché non è vero tanto che in Austria abbiamo giocato con l'attaccante. Ad ogni modo abbiamo diversi giocatori offensivi, anche tra i terzini e i centrocampisti... manca solo il portiere offensivo. Credo che nel calcio moderno sia indispensabile la velocità offensiva, e come ha detto Guardiola 'Il miglior attaccante è lo spazio'".