Intervenuto in un evento di Marca, il presidente del campionato spagnolo ha spiegato quali sono le linee guida per il futuro: "Speriamo che Madrid e Barcellona passino alla Fase 2. Ci sono più di 130 persone che stanno lavorando perché tutto possa essere fatto in un modo nuovo. Viaggi, organizzazione, tutto".
Il ritorno del calcio in Spagna avrà anche una valenza economica fondamentale: "È importante che la sventura della pandemia non generi una sventura economica. C'è molta demagogia, non è questione di avere un cuore oppure no. L'industria è importante, generiamo l'1,37% del Pil, oltre 185mila posti di lavoro diretti. Il ritorno del campionato non significa che non avremo perdite milionarie. I nostri club perderanno almeno 700 milioni di euro e dovranno essere recuperati".