David Silva lascia ufficialmente il Manchester City. Dopo il saluto del club e la promessa di una statua per omaggiarlo, lo stesso spagnolo ha voluto ringraziare il club che gli ha dato tantissimo in carriera e a cui ha donato tutto il suo talento. Ecco uno stralcio dell'intervista rilasciata al sito della società inglese.
David Silva saluta il Manchester City
"L'arrivo? Mi sono sentito da subito a casa, mi hanno trattato sempre tutti bene, sia a me che alla mia famiglia. Sarò sempre riconoscente al Manchester. Sarò per tutta la vita tifoso del City, e la stessa cosa vale per la mia famiglia. Quando sono arrivato, non pensavo di rimanere così a lungo. È complicato restare per dieci anni nella stessa squadra. Mi sono sentito a mio agio da subito, l'ho detto sempre a tutti. Ecco perché sono rimasto per così tanto tempo. Arrivai in Inghilterra dopo il Mondiale, con pochi giorni di vacanza. È stato complicato. Ho avuto bisogno di qualche mese per adattarmi alla Premier League, soprattutto perché non avevo recuperato completamente le energie dopo l'impegno nel Mondiale. Quando ho raggiunto il massimo della condizione, mi sono adattato a questo calcio. Grazie alla grande squadra in cui giocavo, ho continuato a migliorare e sono arrivato ad essere il calciatore che sono ora".
"Rapporto con Aguero? Giocavamo molto vicini e il Kun è uno che ha bisogno di fare gol, è un attaccante. Io ero lì per aiutarlo, per creargli azioni pericolose. Sono felice, credo di averlo aiutato davvero. I dati lo confermano, gli ho dato tanti assist, con lui era molto semplice. Sa trovare gli spazi giusti, ed è cinico sotto porta. È uno degli attaccanti migliori al mondo? Sì, sicuramente. Da anni è ad alti livelli, facendo sempre tanti gol".
"Abbiamo trasformato il Manchester City in un club vincente. Questa è stata una grande cosa per i nostri fanno che da anni non vedevano la loro squadra alzare trofei. Ed è normale che dopo quanto fatto in questi 10 anni le aspettative siano sempre più alte, ma questa è una squadra che può continuare a crescere anche in futuro".
"I tifosi sono dispiaciuti perché non ho mai vinto titoli individuali… Non è una cosa che mi dà fastidio. Il calcio funziona in questo modo: se vince con il club non è detto che tu vinca anche premi individuali. Ma la cosa importante, alla fine dei conti, è il riconoscimento collettivo, perché è un gioco di squadra. Io sono grato alle persone che si sono divertite a vedermi giocare tutte le settimane. Tifosi, staff, persone con cui ho lavorato, tutti mi hanno apprezzato molto.”
"Sarò sempre grato ai tifosi del City, mi hanno trattato alla grande sin dal mio arrivo a Manchester. Li ringrazio perché mi hanno fatto sentire come se fosse in famiglia, come se fossi a casa mia. Sarò un tifoso del City per tutta la mia vita e così anche la mia famiglia.”
David Silva alla Lazio, cresce il pessimismo
Mentre vanno avanti i saluti e gli addii, resta però da definire quello che sarà il futuro di David Silva. Come vi avevamo anticipato, la Lazio aveva fissato per oggi la deadline per ottenere una risposta dallo spagnolo. Così non è stato: Silva ed il suo entourage continuano a mantenere il riserbo. Silenzio totale: nessuna risposta pervenuta, nonostante il club biancoceleste abbia dato la propria disponibilità ad accontentare le richieste del classe '86.
Il muro innalzato dal giocatore fa crescere il pessimismo e la Lazio - che in realtà attendeva una risposta già lo scorso 10 agosto - comincerà a valutare nuove alternative: l'atteggiamento di David Silva sta, infatti, innervosendo il club di Claudio Lotito, che considera tale silenzio una mancanza di rispetto.