Coronavirus, il Premier Conte: "Chiudiamo tutto per ripartire presto"
Le parole di Giuseppe Conte illustrano le nuove disposizioni
sabato, 21 marzo - 23:34
Si è appena concluso l'intervento del Premier Giuseppe Conte sulla propria pagina Facebook, un messaggio chiaro all'Italia e agli italiani: si ferma praticamente tutto nel tentativo di rallentare in maniera decisiva l'epidemia Coronavirus .
Conte agli italiani: "Uniti ce la faremo" Queste le parole di Conte:
"E' la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopo guerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova, decessi che non sono semplici numeri, piangiamo persone e storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, responsabilità e fiducia. Sono misure severe, ma non abbiamo alternative, dobbiamo resistere, solo così possiamo tutelare noi stessi e le persone che amiamo. E' un sacrificio minimo se paragonato ai concittadini impegnati negli ospedali, dove c'è chi rischia molto di più, vedi medici, infermieri e forze dell'ordine, e via via tutti gli operatori in prima linea. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: chiudiamo nell'intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria per garantire beni essenziali. Rimarranno aperti i supermercati e i negozi di genere alimentare e prima necessità, nessuna restrizione sui giorni di queste attività, invito tutti a mantenere la massima calma, non c'è ragione di creare code. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali, ma al di fuori di queste sarà consentito solo l'attività in smart-working. Rallentiamo il motore produttivo del Paese, ma non lo fermiamo: una decisione necessaria oggi per contenere la diffusione dell'epidemia, l'emergenza sanitaria sta tramutando in emergenza economica. Lo Stato, però, c'è, il Governo interverrà con misure straordinarie che ci permetteranno di ripartire quanto prima. Stringiamoci forte come una catena a protezione del bene più importante. Quelle rinunce di oggi ci consentiranno domani di tornare presto nelle nostre piazze, fra le braccia di parenti e amici. E' una rinuncia nel nome dell'amore dell'Italia. Uniti ce la faremo".