Che coss'è l'amor? Chiedilo al vento, che sferza il suo lamento sulla ghiaia del viale del tramonto… [Vinicio Capossela]
Non chiudete subito, per piacere. Non si tratta de “La posta del cuore”, rubrica che, peraltro, vedrei bene anche qui su Fantagazzetta. Abbiamo preso in prestito alcuni versi del sommo Capossela quale spunto per riflettere a voce alta su quello che, a dispetto di una fase infuocata del campionato per la squadra di Spalletti, pare essere diventato l’argomento principale: il triangolo “bollente” fra Wanda Nara, il Real Madrid e l’Inter. Con buona pace di Maxi Lopez, ormai sullo sfondo di queste trilaterazioni.

Partiamo dai numeri del contratto di Icardi: scadenza al 30 giugno 2021, compenso fisso di circa 4,9 milioni di Euro annui (circa 5,5 milioni con i bonus), con il 50% dei diritti d'immagine garantiti al club (fonte: Cds). Questo contratto era stato siglato nel Settembre 2016, a margine di una infuocata sessione di mercato estiva, durante la quale il Napoli ha cercato di strappare il bomber argentino da Milano, per sostituire Higuain. Beneinformati sostengono che la Juve stessa, prima di accaparrarsi il Pipita, abbia cercato qualche abboccamento con Icardi, ma invano.

Fin qui nulla di clamoroso. Se non fosse che il rapporto sottoscritto contenga una clausola –espressamente richiesta da Wanda Nara – che prevede che, qualora un club straniero dovesse presentarsi con 110 milioni (ma solo entro il 15 Luglio di ogni anno), l’Inter non potrebbe opporsi, rimettendosi, di fatto, alla volontà del proprio numero 9, al quale spetterebbe la decisione finale.

È evidente che quella che nel settembre del 2016 poteva sembrare una somma tale da mettere al riparo l’Inter da brutte sorprese, a distanza di poco più di un anno è diventata quasi un’occasione da cogliere al volo per quei 4-5 club in Europa che possono permettersi di mettere sul piatto la classica valigetta col “grano”.

L’estate da poco trascorsa ha ridisegnato il perimetro delle “follie” del mercato e, nel corso di questi primi mesi di campionato, Mauro Icardi non solo si è confermato come bomber implacabile, ma sta completando un lungo percorso, che lo sta finalmente portando a studiare da “leader” di un gruppo che, sotto la guida attenta di mister Spalletti, sta iniziando a ragionare da collettivo. Icardi sta proponendosi come elemento in grado di essere determinante non soltanto negli ultimi 20 metri: un’autentica rivoluzione, rispetto al centravanti d’area di rigore già ampiamente ammirato.

Va da sé, quindi, che già ci fosse poco da stare tranquilli per Ausilio e Sabatini, con una clausola relativamente bassa, in rapporto al valore che il centravanti “rosarino” sta dimostrando, domenica dopo domenica, di valere.
Se
a ciò ci aggiungiamo i rumors provenienti dalla Spagna e le recenti dichiarazioni rilasciate da Wanda Nara al Corriere dello Sport, il quadro inizia ad assumere sfumature destabilizzanti.

Che coss'è l'amor? È un indirizzo sul comò, di un posto d'oltremare che è lontano solo prima d'arrivare…

Che il Real Madrid sia, anche storicamente, un club che se decide di vestire di Blancos un calciatore, alla fine ci riesce sempre, soprattutto quando inizia a far partire il tam-tam mediatico, è cosa ampiamente conosciuta. Ancora non siamo su quei livelli di “fomentazione della tifoseria”, in passato già praticato con successo, con i vari Figo, (i) Ronaldo, Zidane, Kakà, Bale e compagnia cantante, ma è pur vero che qualcosa pare stia iniziando a muoversi.

Che coss'è l'amor? È la Ramona che entra in campo. Ha i tacchi alti e il culo basso, la panza nuda e si dimena, scuote la testa da invasata col consesso dell'amica sua fidata…

A cogliere la palla al balzo, ovviamente c’è lei: Wanda Nara, moglie e procuratore di Icardi, la quale non ha perso occasione per rimettere al centro del dibattito nerazzurro il contratto del proprio assistito, con una intervista che ci restituisce la versione della Nara già “ammirata” durante il tira e molla con il Napoli, nell’estate 2016. Una Wanda che ha mostrato tante sfaccettature. Eccone alcune. Misteriosa: “preferisco non dirvi chi mi telefona”; ciarliera (in senso buono e affettuoso, s'intende): “Non nego però che sono molte le formazioni interessate a lui. Molte più di quelle che si dicono in giro...”; ragioniera del focolare domestico: “Quanto vale? Minimo 200 milioni"; sibillina: “nel calcio non si sa mai quello che può succedere”, e poi anche in versione cinematografica, quando afferma: “l’ultima parola è della società e ci sono offerte che spesso non si possono rifiutare”.

Son monarca e son boemio. Se questa è la miseria mi ci tuffo con dignità da rey…

Al netto dell’ironia, il senso del discorso di Wanda Nara pare improntato ad ottenere una ridiscussione del compenso per Icardi, eventualmente concedendo all’Inter anche di aumentare il valore della clausola rescissoria. Ad oggi sembra poco interessata a rompere con l’Inter.
Ciò che desta non poche perplessità è nella tempistica di queste uscite di Wanda Nara, in un periodo del campionato durante il quale l’Inter potrebbe scoprire per quali obiettivi lotterà nella seconda parte di stagione.
A dire il vero, anche le modalità con cui si è scelto di chiedere un nuovo contratto stonano con buona parte dei concetti che Spalletti va predicando da Luglio. Oltre che con il buonsenso.

Che coss'è l'amor? È un sasso nella scarpa. Che punge il passo lento di bolero con l'amazzone straniera…

È evidente che, con una clausola rescissoria abbastanza accessibile, l’Inter sia costretta a fare i conti con la volontà della Nara.
Se è normale che un procuratore cerchi sempre di far guadagnare il massimo al proprio assistito, la sovraesposizione mediatica cui Wanda Nara si presta rischia di puntare i fari esclusivamente sull’attuale vulnerabilità dell’Inter rispetto al proprio capitano. Si è instaurato un rapporto di forze assolutamente sbilanciato su Icardi, con l’Inter quasi costretta a sperare che nessuno arrivi coi 110 milioni. O che, nel caso accadesse, Icardi rifiuti.
Difficile pensare ad una società importante quale quella nerazzurra in una situazione così scomoda, però. Per molto meno, ai tempi di Ibra, si decise di rompere con Mino Raiola, procuratore al quale la Nara magari guarda anche come modello. 

D’altro canto è evidente che per l’Inter sia impensabile poter perdere Mauro Icardi in questa sua fase storica di “lucidatura” del blasone.
L’occasione fornita da Wanda Nara, pertanto, appare propizia per poter riequilibrare il rapporto di forze fra l’Inter ed il proprio capitano, al quale è anche logico concedere un adeguamento contrattuale, stante la sua evidente crescita tecnica e caratteriale. Questo rappresenta un bel banco di prova sia per la dirigenza societaria (Suning) che per quella sportiva (Ausilio-Sabatini), i quali sono chiamati in questo momento a rendere Icardi un patrimonio della società, di cui solo e soltanto la società possono disporre, evitando di esporsi ad ogni folata di vento, oggi proveniente dalla Spagna, magari domani dall’Inghilterra.
Le modalità con cui ciò potrà accadere sono le più diverse: aumento della clausola a “livello-Messi”, oppure la sua cancellazione.
Quello che sarà scritto sul nuovo contratto ci dirà molto sulle reali intenzioni del gruppo Suning: capiremo se guardano a Icardi come eventuale gallina dalle uova d’oro, oppure se lo si riterrà l’uomo attorno al quale costruire seriamente la squadra vincente dei prossimi anni.
Discorso analogo anche per il duo Ausilio-Sabatini: è giunto il momento che la gestione della “cosa sportiva” venga affrontata senza pastrocchi, indecisioni o tentennamenti che potrebbero dare adito, magari fra qualche tempo, a nuove “telenovela”. 

Che coss'è l'amor? Chiedilo a Wanda… Raiola!