Ci sono partite che valgono ben più di tre punti guadagnati in classifica. E il riferimento non è a possibili trofei o a traguardi europei da centrare, bensì a statistiche a cinque stelle. Destinate, forse, a diventare immortali. Il 6-2 con cui ieri la Lazio ha liquidato la pratica Palermo ne ha portate con sé ben tre, equamente divise proprio tra i tre marcatori del match: Keita Balde Diao, Ciro Immobile e Luca Crecco. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.
KEITA BALDE DIAO - E' vero, la difesa rosanero non è di certo tra le più irreprensibili del campionato. Ma un +9 vale sempre +9 e la prima tripletta in carriera in Serie A non può non essere ricordata e celebrata con una dovuta standing ovation. Ma c'è dell'altro: si tratta persino dell'hattrick più rapido nella storia del club biancoceleste. Il gioiello ispanico-senegalese si è inserito nel solco delle leggende: tre gioie in soli sette minuti, esattamente come fecero Van Basten nel 1992 e Shevchenko nel 2000, oltre al Gallo Belotti che ci è riuscito qualche settimana fa contro il Palermo. Inarrivabili Anastasi (5') e Mazzola (120 secondi). La chicca? Il rigore battuto, nonostante in campo ci fossero i "titolari del penalty" Immobile e Biglia. La dinamica che ha preceduto il tiro dagli undici metri, con Keita va a prendersi il pallone per metterlo sul dischetto, senza che qualcuno lo 'ostacoli' né proferisca parola, fa pensare che fosse un qualcosa di prestabilito da Inzaghi. Magari, per dargli un segnale di totale fiducia. Magari, per provare a spingerlo verso un rinnovo del contratto che ad oggi appare quasi come un miraggio. In ogni caso, una mossa intelligente: da grande allenatore.
CIRO IMMOBILE - Più ci si avvicina alla fine del torneo, più mette la palla in fondo al sacco. E ora che è arrivata la fatidica quota di 20 centri, gli elogi e i confronti con il passato si sprecano ancor di più. In primis, il posto che anche lui ha trovato nella storia del club capitolino: l'attaccante partenopeo è infatti il quinto giocatore di sempre a siglare almeno 20 gol in un singolo campionato, dopo gente del calibro di Piola, Chinaglia, Signori e Crespo. Più prosaicamente e allargando il discorso, grazie alla sua doppietta la Serie A 2016/2017 si è confermata tra le più spettacolari degli ultimi 20 anni: con l'ex Torino sono ben sei i calciatori a raggiungere un tale bottino minimo di marcature (gli altri sono Belotti, Dzeko, Icardi, Higuain e Mertens). Non accadeva dal 1997/1998, quando i protagonisti furono Bierhoff, Ronaldo, Baggio, Batistuta, Del Piero e Montella. Solo a leggere i nomi, vengono i brividi.
LUCA CRECCO - Una novità tutta da gustare. L'ennesimo 'ragazzino' (compirà 22 anni a settembre) lanciato quest'anno da Inzaghi, in gol alla sua prima presenza stagionale, la terza all-time con questa maglia. Con tanto di ciliegina sulla torta: il centrocampista romano è il sedicesimo marcatore differente del campionato laziale (dopo Immobile, Keita, Parolo, Milinkovic-Savic, Biglia, Felipe Anderson, Radu, Lulic, Luis Alberto, Hoedt, Lombardi, Murgia, Wallace, Cataldi e De Vrij). Nessuno in Serie A ha fatto meglio (la Juventus è ferma a 15). Aspettando Basta, Bastos, Lukaku, Patric e gli altri giovanissimi Rossi e Tounkara, il dato è già di per sé semplicemente impressionante.