Svegliate i bambini, stappate lo champagne (e che non sia semplice spumante), ballate per le strade, abbracciate ogni sconosciuto. La crisi è passata. Niente più spread, debito pubblico, pensioni ritardate, o fatica di arrivare a fine mese. Tutto passato.

Sì, come d’incanto, la crisi dev’essere passata. Oppure (oppure), dobbiamo esserci persi, in occasione del rilancio dell’Inter nella corsa a Tevez sull’offerta del Milan al City, lo stesso accorato, commovente e disinteressato appello che Massimo Mauro, dalle pagine de La Repubblica, indirizzò a Silvio Berlusconi, quando a fare un’offerta (più bassa di quella dell’Inter, pare) per Tevez fu il Milan.

Allora, come già abbiamo scritto e commentato, per Massimo Mauro (che riportava, per giunta, cifre sbagliate), era assolutamente fuori luogo, in un periodo di crisi economica, che il Milan spendesse così tanto (meno che la somma di Martinez e Krasic) per un giocatore di calcio. In un eccelso pezzo trasudante retorica e qualunquismo, Massimo Mauro, dieci anni tra Ds e Partito Democratico, ed opinionista de La Repubblica, invitava Berlusconi a “dare il buon esempio”.

Figurarsi cosa avrà scritto, il sobrio risparmiatore Mauro, alla notizia che per l’argentino l’Inter offre al City, a differenza dei rossoneri,  25 milioni cash più 5 di bonus in caso scudetto (quindi, 25 milioni). Peccato, un vero peccato essersi persi un pezzo così. Fortuna che, almeno, possiamo consolarci festeggiando l’improvvisa fine della crisi. Assieme all’improvviso dimagrimento di Tevez, e dell’improvvisa sparizione del suo caratterino turbolento, che faceva storcere il naso un po’ a tutti. Prima dell’interessamento dell’Inter, chiaro.

Inter che, grazie al cielo, con la sua manovra di disturbo fuori tempo massimo (quando grosso modo Galliani e l’Apache erano nella fase della digestione dello champagne con cui avevano brindato la chiusura dell’accordo) ha cambiato le opinioni un po’ di tutti.
Già, fuori tempo massimo, anzi, fuori tempo Massimo. A meno che, Silvio non dia il buon esempio. Che vuol dire lasciare Tevez a Moratti, che tanto la crisi è finita. Su Silvio, dai il buon esempio.

Ezio Azzollini